48. Hold Me Tight

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Stringimi forte, abbracciami
Puoi fidarti di me? Puoi fidarti di me?
Ti prego, ti prego, ti prego, afferrami e abbracciami

La giornata finì ed i Bangtan tornarono nel dormitorio con degli occhiali da sole leggermente offerti dall'organizzazione. Ormai l'autunno era arrivato e le foglie degli alberi ornavano le strade di Seoul in un manto giallo e marrone solito di quel periodo. Tra pochi giorni sarebbe stato il compleanno di Jimin, avrebbe compiuto 19 anni, una data importante, la fine dell'adolescenza. Taehyung avrebbe dovuto organizzare qualcosa per l'amico ma riusciva a provare solo rabbia nei suoi confronti per lasciare Jungkook in quel modo. I due non avevano chiarito, anzi, continuavano a non rivolgersi la parola e Jungkook, di conseguenza, non parlava nemmeno con gli altri Bangtan. Si sentiva male ma non voleva che gli altri si sentissero male per lui. Solo Taehyung riusciva a tirargli fuori le parole dalla bocca e, una notte, persino un paio di lacrime.

- Jimin!- Lo richiamò il più piccolo mentre camminavano per una via ornata di negozi di alta moda. I due migliori amici avevano deciso di andare a far shopping quella mattina semplicemente per noia ma Taehyung voleva sapere quali fossero le sue intenzioni con il Maknae.

- Si Tae?- Domandò Jimin risvegliandosi dai suoi pensieri. Non aveva smesso di vedere Hoseok dopo quell'episodio, anzi, tutto il contrario. I due scopavano frequentemente ogni volta che capitava, la maggior parte delle volte in uno studio della BigHit, il Tutto alle spalle di Jungkook e degli altri Bangtan. Non si sentiva in colpa ma gli mancava il corpo del maknae, così soffice, liscio è innocente. Gli mancavano i capelli neri ed i denti da coniglio, gli mancavano quegli occhioni che lo scrutavano con desiderio e innocenza. Gli mancava Jungkook ma Jungkook era troppo complicato e a lui piaceva le cose semplici.

- Posso sapere che cazzo stai facendo?- Domandò il più piccolo guardando davanti a se.- Con Kookie intendo.-

- Ultimamente non parliamo molto, non so il perché...- Rispose Jimin guardando basso. Nonostante Taehyung fosse il suo migliore amico e non si sentiva in colpa per quello che stava facendo non se la sentì lo stesso di dirgli la verità. Non voleva che l'unica persona che gli era rimasta vicina finisse per odiarlo.

- Mi prendi per il culo? Non sai il perché? Pensi che non sappia cosa fai con Hoseok?- Domandò il minore fermandosi in mezzo alla strada per fissare il suo amico negli occhi.

- Cosa sai?- Chiese Jimin.

- So che ti sbatte come se non ci fosse un domani chissà quante volte al giorno, caro Jiminie non sono stupito e nemmeno Kookie lo è!- Sbottò Taehyung accendendosi una sigaretta dal nervosismo causatosi.

- Da quando lo chiami Kookie?- Domandò Jimin mantenendo la testa bassa. Lo Disse quasi in un sussurro e Taehyung non capì bene le sue parole ed il maggiore dovette chiederglielo una seconda volta.- Insomma... tu non sopportavo Jungkook, cosa è successo? Come ha fatto il vostro rapporto a cambiare così drasticamente??-

- Sei stato tu che hai fatto tutto! Non lo capisci? Perché hai tradito Kookie?- Taehyung stava urlando in mezzo a tutte quelle persone ma non gliene importava assolutamente niente. Voleva le sue risposte, le pretendeva.

- Se Kookie aveva problemi con me avrebbe dovuto parlarne con me non con te! Se adesso non parliamo più è anche per colpa tua!! Se adesso mi lascio fottere da Hoseok non è solo per colpa mia!- Gli sguardi incuriositi delle persone iniziavano a posarsi sui due ragazzi. Taehyung se ne accorse e trascinò via il suo amico il più lontano possibile da quegli sguardi estranei.

- Io ti voglio bene, Jiminie. Proprio perché ti voglio bene ho bisogno di dirti questa cosa... sai perché il rapporto fra me e Kookie è cambiato? Perché mi sono innamorato di lui, mi piace assolutamente tutto di quel piccoletto e, credimi, non lascerò mai che possa soffrire, né a causa tua né per qualcun altro!- Gli occhi di Taehyung erano fissi sul maggiore che era rimasto con la bocca aperta per lo stupore, non si sarebbe mai aspettato che il suo migliore si sarebbe preso una cotta per il suo ragazzo, ormai ex ragazzo.

- Quindi hai sempre fatto il doppio gioco Tae?- Domandò Jimin indietreggiando e sentendo le lacrime inondargli gli occhi, ma non avrebbe mai pianto, non davanti a lui.

- Assolutamente no. Sei il mio migliore amico e non avrei mai potuto farti questo.. ma non posso accettare che tu lo faccia soffrire così tanto!- Spiegò Taehyung provando ad assumere un tono convincente.

- Pensa alla tua vita che io penso alla mia!- Rispose tranquillamente Jimin tornandosene al dormitorio da solo. Non voleva parlare o vedere Taehyung per tutto il resto della giornata.

***
Jin e NamJoon erano entrambi sdraiati sul letto di quest'ultimo intenti a coccolarsi un po'. Erano entrambi abbastanza occupati a pensare a tutti i preparativi per la seconda parte del loro tour e non trovavano nemmeno il tempo per stare un po' insieme. Fortunatamente quella mattina trovarono la casa vuota e ne approfittarono. La lingua di NamJoon picchiettava insistentemente sulle labbra di Jin per richiedergli l'accesso che il maggiore consentì senza pensarci troppo. NamJoon aveva pensieri poco casti in quel momento e dovette alzarsi in fretta dal suo letto per evitare di commettere cazzate, sotto lo sguardo interrogatorio di Jin.

- Dove vai?- Domandò mettendosi a sedere assaporando quello che restava del sapore del minore.

- Forse andrò ad organizzare le ultime cose per il tour.- Rispose accarezzando i lineamenti perfetti di Jin a lasciandogli un dolce bacio sulle labbra.

- Perché non resti un po' qui con me? Non c'è nessuno per una volta.-

- Jin... sei troppo innocente per me.- Rispose il minore guardando il pavimento.- Se restassi qui solo un secondo di più non sai cosa sarei in grado di farti.-

- Chi ti dice che io non voglia fare qualcosa?- Domandò il maggiore avvicinandosi pericolosamente a NamJoon.- Nam... ho bisogno di te.-

- Sicuro?- Domandò mentre Jin continuava a baciargli il collo per poi salire fino al suo orecchio. La sua lingua tastava curiosa la pelle limpida del minore e la sua sanità mentale lo stava leggermente abbandonando. Non aspettò risposto e lo afferrò dai glutei per farlo aderire perfettamente al materasso.- Cosa ti farei piccolo.-

- Fallo! Porca puttana, fallo!- Rispose Jin mentre NamJoon gli accarezzava il petto. Gli occhi del minore si incuriosirono e unì le loro labbra in un bacio bramante di desiderio. Lentamente NamJoon sfilò la camicia già aperta di Jin e, successivamente, la maglietta verde acqua che indossava.

- Sei bellissimo Jin!- Disse mettendosi a cavalcioni su di lui mentre il maggiore si mise a sedere.

- Tu invece parli troppo!- Jin gli tolse la maglietta e gli sbottonò i pantaloni mentre lasciava dei segni rossi sul suo collo, segni che sarebbero diventati presto viola.
//Salve popolo di Wattpad

you can smile as long as we're together ~BTS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora