Scaccio via la tua fredda immagine
Come fumo, come il bianco fumoTaehyung tornò nel dormitorio insieme a Jungkook che era davvero distrutto. Doveva parlare con Jimin, doveva chiarire questa faccenda. Sapeva bene quanto Jungkook faticasse per fidarsi di Jimin, perché il suo migliore amico non riusciva a capirlo??
- Jungkookssi io torno subito.- Disse Taehyung sorridendo. Il minore non Rispose e si chiuse nella stanza che condivideva con Jimin. Molto probabilmente l'avrebbe sbattuto fuori lasciandolo dormire sul divano per quella notte. Taehyung di avviò verso la sala prove , convinto che Jimin si trovasse ancora lì, ma, appena aprì la porta, se lo ritrovò di fronte.
- C'è Jungkook?- Domandò senza guardarlo in faccia, non ce la faceva. Se Jungkook aveva dei dubbi sulla fedeltà di Jimin, adesso anche Jimin aveva dubbi sulla fedeltà di Jungkook.
- Dovresti saperlo da te, non dovresti chiedermelo.- Gli fece notare Taehyung.
- Purtroppo non lo so, questo perché sta sempre con te anche se è il mio fidanzato. Ironico eh?- Jimin lo superò e andò verso la cucina per versarsi qualche bicchiere d'acqua, giusto per calmarsi un po'.
- Jiminie.. smettila con questa scenata di gelosia, non ne vale proprio la pena.-
- Non è una scenata. È la verità!! Tu ami il mio ragazzo Tae, dovresti farti da parte dato che è mio!- Urlò Jimin, pensando non ci fosse nessuno nel dormitorio, ma in realtà c'erano ancora Seokjin e NamJoon nella stanza dove, di solito, facevano i video per le loro fan.
- Sei... sei così fottutamente mio.- Ripetè, stando così all'ordine del più piccolo. La sua bocca agiva senza prima chiedere consiglio a chi ne sapeva più di lei: una mente sicuramente poco esperta, ma che avrebbe certamente suggerito azioni più sensate. Eppure, quando si ritrovava in situazioni simili, il suo cervello sembrava prendersi una vacanza.
- Sono tuo... sono davvero tuo...?- Chiese NamJoon, stringendo le mani dell'altro fra le proprie, con cui aveva intrecciato anche le dita delle loro mani. Gli sembrava soltanto un sogno, un pochino diverso da quelli che faceva abitualmente: sogni che potevano fare a gara con i migliori film porno in circolazione. O meglio, quel sogno era diverso in tutto e per tutto, un sogno forse troppo romantico per un tipo come lui. Non che fosse un maniaco di prima categoria, come forse poteva spesso sembrare, anzi, anche lui nascondeva un particolare lato di sé, troppo imbarazzante per essere mostrato ad occhi che non fossero i suoi.
- Sei mio, ogni tua singola cellula che compone il tuo corpo appartiene a me.- affermò il più grande, che ormai era diventato paonazzo per la vergogna. Ma era felice, era finalmente felice di poter dire parole simili di propria volontà. Era abituato a dire, di tanto in tanto, qualche fesseria soltanto per far piacere al biondo è così toglierselo di torno. Ma in quella situazione mia sarebbe stato in grado di mentire. NamJoon poté accorgersene, si accorse come il ragazzo facesse fatica a parlare, ma che, almeno, la sua bocca stesse dando fiato a parole sincere e ricche di significato.
- Ti ringrazio, Jin. Ti ringrazio per essere entrato a far parte della mia vita.- Disse l'altro, concludendo quella piccola conversazione con un bacio che rubò il tempo a Seokjin per poter rispondere. Ma gli andava bene così. Avevano parlato troppo, dopotutto.
- E comunque, sai essere dannatamente carino e sexy allo stesso tempo... mi piacerebbe avere un potere simile.- Aggiunse NamJoon, contro le labbra del maggiore prima di fiondarsi sul suo collo, solo dopo aver calato quel poco che bastasse il colletto della camicia, in modo da far spazio alle sue, di labbra, impazienti più che mai di marchiare il territorio. Liberò nel frattempo le mani del biondo ( che andarono a cingere il suo collo) lasciando scivolare le proprie verso la camicia del più grande. Solo dopo che riuscì a far fuori anche l'ultimo bottone, velocemente gli sfilò la camicia, buttandola al suolo. Quest'ultima cadde accanto alla bottiglia di vino, testimone di ciò che presto sarebbe accaduto all'interno di quelle quattro mura, che quasi fino al suolo a causa dell'oggetto che andò a posizionarsi proprio al suo fianco. Seokjin, che intendo osservava con occhi semiaperti il minore, si morse il labbro, precisamente quello inferiore, cercando disperatamente di mettere fine a tutti quei suoni sicuramente poco casti che volevano prendere il sopravvento sul suo autocontrollo. Era difficile riuscire a star zitto, quando un Dio greco mordeva e succhiava la sua pelle quasi fosse una caramella pronta ad essere gustata. Ma non poteva nascondere la felicità che lo pervase quando ciò che ad un occhio poco attento poteva sembrare un livido, apparve sul suo collo. Un succhiotto poco più evidente dei precedenti che che il ragazzo gli aveva lasciato la sera prima. Amava quando il SUO ragazzo si divertiva a lasciare tracce del suo passaggio sul suo corpo: dal suo collo, al suo petto ( dove NamJoon si prendeva anche il lusso di usare la lingua per giocare con uno dei suoi capezzoli) fino all'addome, per poi concentrarsi sul suo basso ventre, quando anche i pantaloni fecero la loro sparizione.
- Jin succhia.- Esordì il biondo, avvicinando due dita alle labbra dell'altro, che senza perdere tempo iniziò a leccare, facendo così sorridere lo stesso ragazzo che aveva impartito l'ordine. Poteva ancora scorgere dell'imbarazzo nei gesti di Seokjin, ma non era così opprimente come la prima volta.
- Ancora.- Continuò, mentre lentamente si chinava in direzione dei boxer del più grande, che prese a mordere, cercando però di non far del male al suo piccolo e fortunatamente nulla andò contro i suoi piani. Questa volta, però , a differenza della prima in cui si era preso la libertà di stracciare i vestiti del più piccolo come fossero i propri, cercò di limitarsi al mordere il tessuto nero dei boxer, sotto gli ansimi del maggiore, che non era il solo ad essere eccitato; così come il membro dell'ormai fidanzato richiedeva attenzione, anche il suo non era da meno.
- Jin... girati, muoviti.- piagnucolò il più piccolo, al limite della pazienza, calando i boxer di entrambi prima che Seokjin potesse voltarsi: questo terminarono quel via vai di vestiti, seminando finalmente i due fidanzati, ognuno voglioso di esplorare il corpo dell'altro, ancora una volta.
- Se Ti faccio male dimmelo, va bene?- Lo avvertì NamJoon, avvicinando un dito, tra quelle che Seokjin aveva leccato fino a quell'istante, al fondoschiena di quest'ultimo, che non appena venne penetrato si lasciò sfuggire un gemito, che per sua sfortuna non riuscì a trattenere.- S.. Sono pronto...!- Lo informò Seokjin, circa pochi minuti dopo, quando si fu finalmente abituato alla presenza delle dita de minore dentro di se; era soltanto la sua seconda volta, gli era ancora difficile non provare dolore. NamJoon annuì, accennando un sorriso, sostituendo le dita della sua stessa mano con il proprio sesso, iniziando fin da subito a far leggere spinte, senza però esagerare. Aumentò velocità solo quando udì Seokjin supplicarlo stupendo anche il minore.
- Vieni per me, piccolo.- Sussurrò NamJoon, dopo aver fatto aderire il suo petto contro la sua schiena, colpendo con più violenza e soprattutto con maggior precisione: aveva intenzione di colpire un particolare punto che gli avrebbe donato tutti gli urli che desiderava e ciò avvenne, inesorabilmente. Seokjin non fece neanche caso alle parole che uscirono dalla bocca di NamJoon e quasi come un cagnolino obbediente venne, macchiando gran parte del proprio addome e la sedia. Il minore venne a ruota rendendolo quanto più sexy ai suoi occhi. Mossa decisamente sbagliata.
- Oh Jin...-
// Salve popolo di Wattpad
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you can smile as long as we're together ~BTS~
FanfictionUna storia dove ogni membro dei BTS vive una vita che nessuno si sarebbe mai immaginato. Ogni segreto costerà ai membri. Ogni bacio una gelosia. Ogni abbraccio una possessione. Ogni lacrima costerà del sangue.