85. Two! Three!

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It's okay come on when I say one two three forget it
Erase all sad memories
Hold my hand and smile

- Però è stato bello visitare Dubai oggi!- Commentò Jungkook una volta sotto le coperte della loro stanza d'albergo. Lui e Jimin condividevano la camera, NamJoon aveva dato abbastanza libertà sulle stanze e loro avevano deciso di condividerne una, così come NamJoon la condivideva con Seokjin.

- Spero tu ti sia divertito, domani non avremmo tutto questo tempo libero.- Gli ricordò Jimin mentre cercava una presa per la stanza. Aveva già controllato dietro il comodino ma non ne trovò nemmeno una e aveva bisogno del telefono per rispondere ai messaggi dei suoi famigliari.

- Posso mettere un po' di musica?- Chiese Jungkook posizionando già il pollice sul tasto play del telefono.

- Ma è l'una di notte.- Jimin Sorrise davanti la richiesta infantile del suo ragazzo. Gli sarebbe piaciuto sentirlo cantare e vederlo ballare a ritmo di musica ma era davvero troppo tardi e avrebbero rischiato di farsi cacciare dalla loro stanza. Il minore fece un verso dispiaciuto e spense il telefono nascondendo il suo viso fra le coperte.- Ora dormi Kookie, domani avremo una giornata abbastanza impegnativa.-

- Va bene, Eomma!- Scherzò Jungkook appena sentì che il suo ragazzo si stava distendendo affianco a lui.

- Non confondermi con Jin! E, a proposito di Eomma, hai chiamato la tua?- Domandò Jimin mettendosi sotto le coperte.

- La chiamerò domani.- Rispose Jungkook mordendosi il labbro.

- Farai preoccupare quella donna a morte!!-

***

Jungkook Osservò il viso di Jimin, addormentato sulla sua spalla, sentendo un sorriso nascergli sulle labbra. In quei giorni erano stati oltremodo impegnati, tra il i viaggi e le interviste, non avevano avuto il minimo di tregua. Nonostante tutto, però, Jungkook non era mai stato più felice; l'affetto che stavano ricevendo dai fan in quei giorni era incredibile, le soddisfazione che ne derivavano anche di più, ma soprattutto era finalmente con la persona che amava. Sapeva che di quel passo li avrebbero scoperti, lui e Jimin non facevano nulla per nascondere il tipo di affetto che li legava, ma non poteva fare a meno di desiderare di stringerlo tra le braccia ogni volta che lo aveva accanto. Ripensò a tutto ciò che era accaduto in quel breve lasso di tempo, il sorriso dipinto sulle sua labbra si allargò, visto il risvolto che la loro relazione aveva avuto, rivide quando Lee ci provava con lui, le scuse di Jimin, le conversazioni con Yoongi, Seokjin e NamJoon che gli sono sempre rimasti al suo fianco. La loro dichiarazione, il loro primo bacio, le notti passate insieme, la passeggiata mano nella mano come se nulla fosse, le canzoni dedicate nei live, i baci rubati dietro le quinte. Era tutto talmente perfetto, nonostante tutto quel poco di rischio di essere scoperti rendeva la loro storia migliore. Interruppe i suoi pensieri quando sentì Jimin mormorare qualcosa di incomprensibile e muoversi sulla sua spalla. Evidentemente fallì, perché poco dopo aprì le palpebre, sotto l'occhio attento di Jungkook.

- Buongiorno.- Sorrise leggermente con la voce ancora impastata dal sonno.

- Buonasera direi piuttosto.- Ridacchiò il minore. Jimin sembrò perdersi a pensare a qualcosa: indugiava se baciare o no Jungkook. Temeva un rifiuto ma, allo stesso tempo, desiderava le sue labbra. Era vero, era passato un bel po da quando l'aveva tradito, di certo si erano baciati anche altre volte dopo essere tornati insieme, ma erano per lo più piccoli bacetti a stampo: uno per il buongiorno, uno per augurarsi buona fortuna prima di salire sul palco, uno per la buonanotte. Non avevano decisamente il tempo per fermarsi e darsi un bacio come si deve. Probabilmente era rimasto per troppo tempo a fissare uno stesso punto, perché venne richiamato dalla mano di Jungkook che sventolava davanti al suo viso. Si voltò a guardarlo, mentre il più piccolo lo osservava come a chiedersi se ci fosse qualcosa che non andava, allora si decise. Scosse la testa e si allungò verso di lui, posando le proprie labbra sulle sue. Con la mano attirò il collo di Jungkook a sé, per poterlo baciare meglio. Quest'ultimo non perse tempo a ricambiare, intrecciando le dita con i capelli arancioni di Jimin. Muovevano le labbra in sincrono, e il minore era abbastanza sorpreso quando fu il più basso a prendere l'iniziativa premendo la sua lingua contro il suo labbro inferiore. Non esitò a dargli accesso alla sua bocca, avvicinandolo ancora di più al suo viso, se possibile. Le loro lingue si intrecciavano,  giocavano e si inseguivano tra loro. Con un leggero slancio, Jimin si spostò dal letto alle gambe di Jungkook mettendosi a cavalcioni su di lui, in un impeto d'audacia. Il minore era sempre più sorpreso dal comportamento dello hyung, che di solito era il più passivo. Fece scivolare le mani dal viso di Jimin alle sue spalle, fino a raggiungere la vita, i fianchi ed infine le cosce, dove fece una leggera pressione; mentre le loro labbra non accennavano ad allontanarsi le une dalle altre. Il maggiore sentiva il cuore battere, mentre involontariamente si spostava avanti, facendo scontrare il bacino con quello di Jungkook e causando un leggero gemito a entrambi. Avrebbe immaginato qualunque conclusione per quella serata. Qualunque. Ma di certo non quella che li aspettava. Non avrebbe di certo immaginato che dalla loro stanza sarebbe entrato Bang PD, trovandoli li sul letto ancora intenti a baciarsi, Jimin con le braccia strette al collo di Jungkook e quest'ultimo che stringeva le cosce del maggiore. Non appena sentirono la porta aprirsi si staccarono, Jimin saltò in aria incontrando lo sguardo sbalordito del manager, ricadendo sul letto. Non potevano smentire nulla, anche perché le loro condizioni erano abbastanza ovvie e sottolineate dalle loro guance rosse, le labbra gonfie, i capelli spettinati e i respiri affannati. Sempre se non si contava che l'uomo li avesse visti.

- M... managernim.- Balbettò Jimin. Sentiva il suo cuore accelerare i battiti ogni secondo di più, stavolta non era per niente piacevole come sensazione, mentre un lieve sentore di nausea si faceva spazio nella sua bocca e i denti cominciavano a battere tra loro senza un apparente motivo, aveva una bruttissima sensazione. Una paura che lo divorava.

- Cosa diamine... COSA DIAMINE STAVATE FACENDO?- Urlò contro di loro l'uomo, ancora sotto shock. Loro non avevano idea dei guai che quella relazione poteva portare. Stava cercando in tutti i modi di trattenersi e non esplodere. I due ragazzi non risposero. Semplicemente Jungkook afferrò la mano di Jimin e la strinse forte nella sua, mentre lo osservava col capo basso, le lacrime agli occhi. L'avevano fatta grossa, era certo. Bang PDnin era indulgente su ogni cosa, basti pensare alla bravata di qualche settimana prima, ma se c'era una cosa che non tollerava, l'aveva detto, erano le relazioni fra i membri delle sue band. Solo guai definiva quando capitava di parlarne. Jimin non parlava per scaramanzia, ma aveva il presentimento che quella fosse stata l'ultima serata tranquilla insieme a Jungkook. O forse, solo l'ultima serata insieme a lui.
// Salve popolo di Wattpad
Capitolo interamente sui JIKOOK perché mi andava e perché a Natale siamo tutti più buoni ahahaha.

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