83. Am I Wrong

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Ho detto qualcosa che non va?
Ho detto una menzogna?

Le cose non stavano andando così bene però come si pensava. Ultimamente Jimin era strano, ancora più strano del solito. Condivideva la stanza con Jungkook per non c'era mai, diceva di avere le prove con Hoseok ma quest'ultimo si ritirava sempre prima di lui. Jungkook iniziava a farsi due domande ma non poteva indagare più di tanto perché aveva la scuola e doveva concentrarsi a passare questi ultimi mesi.

- Kookie tutto bene?- Domandò NamJoon visibilmente preoccupato per il più piccolo.

- Si, sono solo soprappensiero. Devo recuperare un casino di materie se voglio venire in Giappone con voi.- Disse posando la sua ciotola ormai vuota di cibo. Era vero che doveva studiare per non trovarsi indietro una volta tornato ma la sua mente era piena di Jimin al momento.

- Se vuoi ti posso dare una mano in inglese, sono abbastanza bravo!- Taehyung Sorrise verso Jungkook, il quale gli lanciò un'occhiata fulminante.

***

- Cosa ci fai qui?- Chiese Yoongi appena vide Jimin entrare nella sala di Yoongi del dormitorio. Ormai Yoongi passava quasi tutto il suo tempo lì e dormiva anche poco per questo.

- Non posso starci?- Chiese il minore chiudendo la porta dietro di se.

- L'importante è che non mi disturbi.- Lo liquidò Yoongi rimettendosi le cuffie. Jimin si sedette vicino al maggiore ed Osservò ogni movimento che fece al computer. Nonostante Yoongi fosse davvero bravo ad evitare le persone scoprì che era davvero difficile comporre con Jimin che non la smetteva di fissarlo.

- Perché sei qui?- Domandò dopo essersi tolto le cuffie.

- Ho un progetto.- Disse passandogli un'agenda nera.- Ho trovato questa agenda con su scritto dei versi e mi chiedevo se tu fossi in grado di musicarli.-

- Mi prendi per il culo? C'è scritto proprietà di Justin Seagul!- Disse Yoongi leggendo il nome con l'accento di Jungkook.

- Okay... Jungkook li ha scritti ma sono davvero ottimi.-

- Ci penserò su.- Disse il maggiore posando l'agenda sulla scrivania.

- pensaci adesso!- Urlò Jimin strattonando l'amico al suo fianco.

- Va bene, leggerò qualcosa.- Yoongi iniziò a leggere ad alta voce i versi che non aveva già musicato in precedenza. Non era la prima volta che Jungkook scriveva qualcosa per i BTS, era estremamente bravo e sapeva bene anche quanto fosse timido sotto questo punto di vista.- Una casa fatta di carte, e noi dentro Anche se siamo in grado di vedere la fine, anche se crollerà presto Una casa fatta di carte, con noi come dei pazzi
Anche se è un sogno inutile, resta così un altro po'.-

- Cosa ne pensi?- Chiese Jimin completamente emozionato.

-  È veramente bello.- Commentò Yoongi rileggendolo una seconda volta.- Mi dispiace in ogni caso.- Disse il ragazzo dando una pacca sulla spalla a Jimin.

- Ti dispiace? Di cosa?- Domandò Jimin confuso.

- Ma lo hai letto il testo? È chiaro che Jungkook non si fidi di te.- Spiegò il maggiore.

- Scusami ma non capisco.-

- Sente come se foste in una casa di carte, ovvero un luogo non stabile. Quindi la vostra relazione non è stabile e dice anche che sa che finirà male ma vuole continuare comunque. In pratica sta provando con tutto se stesso a fidarsi nuovamente di te ma non ci riesce. Vorrebbe che durasse ancora un po' ma sa che è un pazzo a pensarlo. Il testo tradotto è questo.- Disse Yoongi restituendo l'agenda al minore.- Riportagliela perché è molto geloso dei suoi versi, quasi quanto lo è con te.-

***

- Per poco le fan non mi hanno ucciso!- Si lamentò Yoongi entrando nel dormitorio. Le army avevano scoperto da poco dove abitavano ed iniziavano ad appostarsi sotto casa loro per sperare in un incontro.

- Ma le hai sentite urlare quando è sceso Tae dalla macchina?- Domandò Jungkook prendendo da bere nel frigo.- Come fai ad essere così popolare con le ragazze? Sei un cazzo di alieno.-

- Non è colpa mia se tu ti intimorisci davanti le ragazze, Kookie.- Lo prese in giro Taehyung accarezzandogli una guancia .

- Non è colpa mi se non ho bisogno di una ragazza.- Jungkook imitò il tono che stava usando Taehyung. Jimin Osservò la scena passando per il salone ma preferì fare finta di niente, almeno per il momento. Stava ancora riflettendo sulle parole di Yoongi, forse veramente Jungkook non si fidava più di lui, preferì annegare tutti i suoi dispiaceri in un lungo sonno piuttosto che passare tutta la notte sveglio.

***

- Amore sei stanco?- Domandò Seokjin quando NamJoon sbadigliò per la terza volta. Purtroppo lui non riusciva a farlo in una maniera silenziosa e ogni volta il suo sbaglio richiamava il suono di un elefante.

- Ho solo sonno. Niente di grave.- NamJoon fece un sorriso verso il suo ragazzo che si preoccupava un po' troppo.
- Perché mi hai copiato la camicia?- Domandò NamJoon notando la somiglianza delle due camice nere.

- Non sono stato io, semmai tu mi hai copiato!- Obiettò Seokjin.

- Ma se tu ti vesti solo di rosa...- Disse NamJoon ironicamente.

- In ogni caso siamo meglio di quei due.- Rise Seokjin indicandogli Jimin e Jungkook mentre indossavano una camicia bianca con sopra dei dirgli neri molto simili, entrambi la indossava dentro un paio di jeans neri.

- Ammettilo che mi hai copiato e finisce lì.- Disse Jungkook scherzando.

- Sei tu quello che vorrebbe avere il mio stile!- Lo prese in giro Jimin.

- Mi tengo il mio.-

- Tanto avete lo stesso stile!!!- Urlò Taehyung spazientito da quella conversazione.
- Vuoi acqua?- Domandò Taehyung al maknae. Jungkook annuì e, una volta finito di bere, passò l'acqua a Jimin.

- Tieni.- Disse consegnandola ed il ragazzo iniziò a bere. Taehyung Provò una fitta di gelosia immensa: mentre lui pensava solamente a Jungkook nei pensieri di Jungkook c'era solamente Jimin. Arrivò un uomo con le cuffie nelle orecchie a richiamare i ragazzi per farli salire sul palco.

- Avanti, Bangtan!! In scena.- Prese Jimin dalle spalle e lo spinse in avanti.
- Forza V andiamo!!-

- Io sono Jimin...- Disse malinconicamente il più basso fra tutti. I ragazzi salirono sul palco e si esibirono tranquillamente come ogni volta. Appena scesero dal palco NamJoon fece i complimenti a tutti quanti.

- Posso parlarti in privato?- Domandò Jungkook tirando leggermente la camicia blu di Taehyung. Il maggiore annuì immediatamente appena realizzò chi avesse pronunciato quelle parole. Seguì Jungkook dietro una quinta e si appoggiò ad una colonna.
- Sbaglio o mi hai toccato il culo sul palco?- Domandò Jungkook quasi divertito, anche io maggiore diede spazio ad un ampio sorriso.

- Mi hai fatto venire qui per chiedermi questo?- Domandò Taehyung continuando a mostrare il suo sorriso.

- Tae... lo sai che sto con Jimin.- Jungkook tornò serio.

- E con questo? Lo sai che mi piaci e non fare finta di non saperlo, sai anche tu che quei baci, almeno per me, hanno significato qualcosa.-
// Salve popolo di Wattpad

you can smile as long as we're together ~BTS~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora