Be Mine - Alpha

capitolo 11

Sono passate ore da quando lui è uscito da quella porta e la mia ansia è salita, sento bussare e corro ad aprire così da poterlo picchiare a sangue《Abel è tornato?》chiede Cristina e io scuoto la testa《Nemmeno mio marito.》dice ed io la guardo con gli occhi gonfi per via del pianto《Di cosa si trattava?》chiedo e lei mi guarda《Abel non vorrebbe che te lo dicessi.》dice《Ti prego Cristina.》dico e lei mi guarda《Rose.》 sento la sua voce e apro del tutto le porta e lo guardo che arriva con suo padre accanto.《Ma che hai combinato.》dico vedendolo con un occhio gonfio, il labbro spaccato e con altro sangue ovunque.《Entra dentro.》dico incazzata, salutiamo i suoi e rientriamo in camera《Come cazzo ti sei ridotto?》gli chiedo quando toglie la maglia《Vai a farti una doccia.》dico《Muoviti.》urlo, lui mi bacia ed entra in bagno. Esce con l'asciugamano ed io gli do i boxer, rientra per qualche minuto in bagno ed esce《Ora sdraiati li e non muoverti.》dico e lui mi guarda《Si riparano da sole, lo sai questo vero?》dice ed io ridacchio《Lo so ma voglio vendicarmi con te stronzo.》dico e lui ride, mi metto a disinfettare le ferite sia sulla schiena che sul petto sorridendogli mentre lui soffre《Vedo che ti diverte.》dice ed io lo guardo annuendo《Si, vederti soffrire un po' mi fa godere.》dico e lui mi guarda《Beh guarda se vuoi ti prendo qualche frusta.》dice ed io rido《Posso usare anche la cintura non disturbarti a tanto.》dico e lui cerca di ridere ma per il dolore non ci riesce tanto e la cosa mi fa ancora più ridere《Grazie.》dice quando finisco《Vuoi che ti porto qualcosa?》chiedo mentre lui mi guarda《No, sto bene così.》dice ed io lo guardo, mi metto accanto a lui sul letto e lo copro《Che hai combinato?》chiedo《Niente di che, c'erano dei vampiri niente di più.》dice ed io annuisco《Se ti fa male qualcosa dimmelo. Così ti spacco il naso.》dico, lui sorride e si gira verso di me《Grazie.》dice ed io lo guardo spegnendo la luce.

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La mattina Abel mi porta la colazione a letto svegliandomi con il profumo del cornetto al cioccolato appena sfornato《Grazie.》dico, vedo che le ferite sono già andate via e che sembra star meglio. Facciamo colazione in silenzio insieme godendoci la vista della nostra camera che da sul mare《Che vuoi fare oggi?》chiede ed io lo guardo《Per ora rimarrò qui.》dico e lui annuisce《Se andiamo sotto al bar?》mi chiede《Okay. Beviamo qualcosa?》chiedo e lui annuisce《Dico alla reception di pulire la stanza mentre stiamo via.》dice ed io annuisco. Mi lavo i denti e metto un vestito nero con bretelle sottili che mi arriva a metà coscia con delle sneaker basse《Secondo me va bene.》dico uscendo dal bagno, i suoi occhi iniziano a squadrarmi il corpo mentre sto in piedi vicino al letto, arrossisco e lui si schiarisce la voce dicendomi《Ti sta molto bene.》continuando a fissarmi《Abel.》mentre lui mi guarda, usciamo fuori e lui chiude la stanza a chiave. Chiamiamo l'ascensore e troviamo una donna che ci sorride《Prendiamo le scale.》dice andando via verso le scale《Scusi.》dico prima che lei chiuda le porte. Lo seguo e gli chiedo《Perché non siamo saliti?》mi guarda e sospiro《Lei è una maga, con cui sono andato a letto.》dice ed io lo guardo《Allora fa bene ad odiarti.》dico scendendo di corsa sotto《Guarda già che mi stava sorridendo in quel modo.》dico e lui mi segue in silenzio. Mi giro e vedo i suoi occhi addosso a me《Smettila di guardarmi, porca puttana. Posso picchiarti?》chiedo piangendo《Sei una testa di cazzo.》dico, mi sistemo i capelli e sospiro《Me ne voglio stare sola al bar. Non parlarmi per niente okay?》dico e lui annuisce. Ci mettiamo a sedere sul bancone e decido di prendere un Gin Tonic per iniziare, me lo gusto lentamente e vedo che vicino ad Abel si è seduta una ragazza《Sono sposato.》sento che gli dice e ridacchioo, per poi ricordarmi che ho quell'anello sull'anulare della mano sinistra.

Lo guardo e penso ma ha un senso questo simbolo? A cosa serve esattamente?

《Rose.》mi chiama ed io lo guardo attraverso lo specchio della parete incazzata e mi giro verso di lui dicendogli《Ho detto che non devi chiamarmi.》mi allunga diversi fazzoletti ed io lo guardo《Ti stanno uscendo lacrime di sangue.》 ed io mi giro a guardarlo, inizio a tamponare e guardo Abel《Andiamo.》dice scendo dalla sedia e lui si mette il sigaro fra le labbra prendendomi in braccio e andiamo con l'ascensore in camera. Entro subito in bagno e cerco di pulirmi《Non mi succede da tanto.》dico mentre lui mi allunga un asciugamano《Forse perché hai pianto?》chiedo ed io lo guardo continuando a piangere《Che brutto essere me.》dico e lui sorride《Non credo. È unico ciò che sei.》dice ed io lo guardo《Quando avrò venticinque anni sarò così saggia come te?》chiedo e lui ride《Non saprei. La vita è diversa per ognuno di noi.》dice con il sigaro《Si.》dico《Ah, ieri Angel ha detto che se ti fa piacere puoi portare questa sera Jane fuori, li sul mercatino serale questa sera.》dice ed io lo guardo《Se sto meglio lo farò.》dico sciacquandomi di nuovo il viso.
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Mi scuso per gli errori grammaticali e per l'incompresione a volte del brano, cercherò di farlo il più professionale possibile. Vorrei aggiungere che non mi aspettavo di ricevere tanti commenti positivi e like da parte vostra, sono davvero contenta di essermi decisa a pubblicare questo libro.
Grazie ancora, sceletor❤️🌸