《Non era così che immaginavo il tuo compleanno.》dico mentre tolgo i tacchi.
Due ore prima....
《Non c'è alcool qua.》mi dice Abel mentre ha un calice di champagne in mano《Per te ho detto di non servirtelo.》dico bevendo il mio
《Perché?》
《Perché prima hai bevuto una bottiglia se ti ricordi.》
《Quindi?》
Lo guardo e sospiro cercando di non spaccargli quella faccia da coglione che si ritrova《Quindi ora non bevi più, ti godi questa festa.》dico e lui mi si allontana sedendosi sulla poltrona in salotto, sospiro e rimango in piedi a parlare con gli ospiti quando vedo Bryan arrivare con in mano un calice di champagne《Ci mancavi solo tu.》dico e lui ridacchia mentre tutti si allontanano spaventati entrando verso casa《Abel, Bryan vuole farti gli auguri.》urlo《Ma io sono qui per te non lo sai?》chiede ridendo, lo guardo e sospiro mentre aspetto che Abel venga vedendolo addormentato sulla poltrona dove era seduto, Keililah e Derrjel si mettono di fianco a me ed io guardo Bryan《Sei venuto solo come mai?》chiedo e lui beve dal suo calice《Te l'ho già detto, per te.》dice ed io sospiro《Non è che puoi ritornare in qualche altro momento?》chiedo e lui ridacchia《Esausta a sopportare quel coglione li?》chiede ed io mi avvicino verso di lui《Non parlare così di Abel, penso tu sappia meglio di me del perché faccia così.》dico e lui mi osserva con un sorriso sulle labbra, mi posa la mano sul viso accarezzandolo incidendo un segno con l'unghia sulla mia pelle ed io lo guardo《Ritornerò piccola Rosally e ti farò mia.》dice leccando il dito sporco di sangue《Vedremo.》dico e lui sorride dandomi un bacio casto sulle labbra per poi andarsene via, sospiro e mi giro andando verso le guardie《Voi dove cazzo eravate?》urlo《Lui non doveva esserci qui.》urlo dando un pugno al muro《Fate il vostro cazzo di lavoro coglioni.》dico. Prima di ritornare alla festa cerco di calmarmi e ritorno con un sorriso sulle labbra《Ora direi che spegniamo le candele.》dico mentre Abel mi guarda《Parleremo dopo.》gli dico e lui annuisce. Abel spegne le candele e per le ore successive rimane vicino a me come una cozza《Per quanto tempo hai intenzione di starmi così attaccato?》chiedo e lui mi guarda《Rose.》dice ed io lo guardo male《Non dirmi nulla, va bene?》dico e vado a bere un altro bicchiere di champagne, vedo che suo padre guarda la madre con aria arrabbiata e cupa verso di lei.《Parla con tuo padre.》sussurro ad Abel e lui annuisce andando da lui, ritorno a parlare con gli ospiti ed alla fine io ed Abel lì salutiamo e finalmente io posso tirare un sospiro di sollievo per aver fatto finire quella festa così stancante e noiosa.《Io ti giuro, non riesco proprio a capirti. Non capisco questo cazzo di paese, quel cazzo di vampiro.》dico sfogandomi mentre mi faccio aiutare da Abel a slacciarmi il vestito abbassando la zip, quando si allontana mi guarda e si sbottona lentamente la camicia facendomi avvampare mentre i suoi occhi mi scrutano con questa sigaretta sigaretta fra le labbra accesa《Non era così che immaginavo il tuo compleanno.》dico mentre tolgo i tacchi《Vado a correre un attimo.》aggiungo mettendo una tuta mentre lui continua a guardarmi, mi trasformo e vado a fare un corsa lungo il bosco trovando un cervo ancora sveglio. Lentamente mi avvicino a lui ma ovviamente mi nota iniziando a correre, lo seguo di corsa quando lo afferro e da umana mordo il suo collo bevendone un po', mi allontano e mi metto seduta a terra a guardare la luna. Mi metto a piangere e cerco di non pensare a quel regno orrendo che dovrei governare, ad una famiglia che si odia, a mia mamma che non sento mai, mio padre che non c'è più. Mi sdraio a terra e continuo a fissare la luna domandandomi cosa mi avrebbe consigliato mio padre, ai suoi caldi abbracci che mi aspettavano ogni volta quando ero triste, ora invece non li ricevevo più dovevo tirare su tutte le mie ossa e camminare da sola con al mio fianco Abel, un lupo che ha mille tormenti e non me ne dice nemmeno uno. Mi alzo andando verso il castello, trovo le guardie che perlustrano la zona fuori e le serve all'interno del palazzo che mettono in ordine. Al piano di sopra nel bagno della nostra stanza Abel si fa una doccia. Mi spoglio e vado in bagno, mi infilo sotto la doccia con lui e appena mi vede mi stringe in un caldo abbraccio.《Stai meglio?》chiede ed io annuisco《Scusa se faccio il coglione.》dice facendomi ridere, lascio che mi abbracci per non so quanto cercando di non piangere dimostrandosi alla fine inutile.《Perché bevi?》chiedo mentre lui mi asciuga le lacrime《Perché c'era mio padre. Sai che per me e mia madre è stato uno stress quando vivevamo insieme. Lui non picchiava solo lei, non stressava solo lei.》dice ed io lo bacio《Mi dispiace.》dico dandogli un altro bacio fra le lacrime, accenna un sorriso e mi bacia dolcemente le labbra.

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Be Mine - Alpha
Manusia Serigala**** AVVISO PER I LETTORI. Se non vi piacciono i generi erotici allora questo libro non è per voi, anche se parla dei wolf ci saranno comunque scene spinte. Perciò non segnalate. Grazie... Questo libro l'ho scritto nel 2017, nonostante lo abbia rinn...