Ed ecco arrivato il momento fatidico《Abel vieni con me.》gli dico e lui si alza e mi segue nella stanza, si veste con l'adeguata attrezzatura e poi viene insieme a me《Non si preoccupi, sentirà solo un leggero fastidio durante la procedura e successivamente potrebbe capitarle di sentire del fastidio e del dolore ma niente di che. Le daremo delle pillole apposite.》dice il dottore ed io annuisco, mi cambio anche io ed andiamo nella sala dove accadrà il tutto. Sento il cuore uscirmi fuori dal petto e Abel sembra anche più agitato di me, mi prende la mano e lui mi guarda <<Starò qui con te tutto il tempo.>> dice ed io annuisco, mi sdraio e l'infermiera mi mette subito il sedativo mentre Abel vicino a me tiene la mia mano fra le sue e mi sorride accarezzandomi i capelli <<Ti amo.>> dice prima che io chiuda gli occhi.
Al mio risveglio mi ritrovo in una barella che si muove e Abel che mi tiene la mano, lo guardo e lui mi sorride, entriamo in una stanza e mi fanno mettere su un altro lettino ed Abel mi copre con un lenzuolo bianco <<È andato tutto bene.>> dice lui ed io lo guardo, mi dà un bacio sulla fronte ed io gli sorrido tenendogli la mano <<Il dottore ha detto che appena ti riprendi possiamo andare a casa.>> dice ed io annuisco guardandolo <<Sei stata coraggiosa.>> dice ed io ridacchio <<Dici?>> chiedo e lui annuisce <<Ti amo Rose.>> dice dandomi un bacio sulle labbra. Sposta la poltrona vicino a me ed io gli tengo la mano guardandolo<<Senti dolore?>> chiede ed io scuoto la testa. Vedo mia madre arrivare di corsa con una borsa ed entra nella stanza nervosa <<Rosally.>> dice ed io la guardo <<Abel aiutami a vestirla.>> dice ed io li guardo <<Così sei venuta eh?>>domando mettendomi lentamente seduta e togliendo il camice insieme alla cuffia in testa <<Lo so che non ti rispondo al telefono e non ti chiamo più al telefono come prima, ti ho voluto lasciare con tuo marito.>> dice ed io la osservo <<Si e quanti anni volevi rimanere senza parlarmi?>> chiedo mentre infilo la felpa <<Rose sai bene che ormai io non faccio più parte della tua vita, sono le regole.>> dice ed io mi alzo <<Tu sei mia madre, come pensi che puoi sparire per delle stupide regole del cazzo.>> dico e lei sospira <<Quando Abel sarà effettivamente re allora potrai rifare delle regole, per ora sono queste Rose.>> dice ed io la guardo male <<Allora vattene.>> dico e lei mi guarda sorpresa. Prende le sue cose e se ne va lasciando me ed Abel da soli, lui mi guarda ed io sospiro, esce dalla stanza seguendo mia madre, mi metto seduta e poco dopo arriva un infermiera a portarmi le medicine e vedermi l'addome <<Come si sente?>> chiede ed io le sorrido <<Bene al momento.>> dico e lei annuisce lasciandomi il foglio per il medico <<Ti sei comportata veramente male con tua madre Rose.>> dice Abel appena entra nella stanza dopo l'infermiera <<Abel ti prego.>> dico e lui sospira e viene accanto a me tenendomi la mano. <<So che sei arrabbiata con lei ma le regole purtroppo glielo impediscono.>> dice lui ed io lo guardo <<C'è qualcuno che gli ha preso il telefono per caso? Qualcuno l'ha minacciata non devi chiamarla? A me non sembra Abel, non credo che qualcuno le ha messo un coltello sulla gola e le abbia detto non devi chiamare tua figlia. Ma a quanto pare è stato un bene per lei liberarsi di me, così non ha niente a che fare con me. Mi sembra giusto.>> dico alzandomi <<Capisco che tu sia arrabbiata ma lei è venuta qui per te.>> dice ed io lo guardo <<Perché tu l'hai chiamata Abel, per questo.>> dico e lui mi guarda imbarazzato <<So che l'hai chiamata tu, perché non sapeva che io avessi un bambino. Dato che mi parla così spesso.>> dico. Andiamo a casa in silenzio con la nostra macchina mentre Abel guida io osservo dal finestrino la nostra città che si accende delle luci notturne invernali quando di fronte a casa ci aspetta Bryan sul cancello d'ingresso <<Non ti muovere Rose.>> dice fermando la macchina e scendendo andando verso di lui. Esco anche io dalla macchina e sento i due che parlano <<Non farle niente.>> dice Abel ed io guardo Bryan che sorride <<Si e tu?>> chiede <<Te la sei scopata alla grande e lei è incinta. Che cazzo di accordi sono?>> chiede ed io la guardo <<Accordi?>> chiedo e Abel si gira a guardarmi <<Gli avevo detto che se non ci fosse successo qualcosa per i primi mesi allora potevi andare da lui.>> dice ed io guardo Abel e Bryan <<Perché?>> chiede ed io li guardo scioccata <<Ma che sono io? Un gioco?>> chiedo e loro mi guardano <<No Rose, certo che no. Ma non sapevamo con chi staresti stata meglio, non sei mai stata dai vampiri e volevamo solo che tu vedessi entrambe le realtà.>> dice ed io mi metto a piangere <<Mi hai usata. Per un'alleanza? Di la verità cazzo!>> urlo e Abel viene verso di me <<Non toccarmi cazzo.>> gli dico fra le lacrime e spingendolo via scaraventandolo a terra, rientro in casa di corsa, mi chiudo in camera a chiave e abbasso le tapparelle rimanendo al buio. Mi metto sotto le coperte e mi metto a piangere pensando a tutto ciò che avevo iniziato a provare verso Abel e che in realtà erano tutte bugie, come quel Bryan.Io ero solo un gioco per loro, ecco cosa ero stata fino ad allora. Un gioco che avevano deciso di fare fra di loro per avere me, il loro giocattolo che gli poteva dare un erede dato che servivo solo a quello. Come una lurida, una puttana mi avevano trattata, avrei preferito morire, seppellirmi viva sotto terra avrebbe fatto meno male.
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Be Mine - Alpha
Hombres Lobo**** AVVISO PER I LETTORI. Se non vi piacciono i generi erotici allora questo libro non è per voi, anche se parla dei wolf ci saranno comunque scene spinte. Perciò non segnalate. Grazie... Questo libro l'ho scritto nel 2017, nonostante lo abbia rinn...