"Sei consapevole della tua reazione a quello che i tuoi occhi hanno visto,vero?" mi domanda Adam torturandosi quel poco di barba che ha.
Se non si considera il suo sguardo troppo serio o la sua mandibola serrata di continuo,allora potrebbe anche essere un uomo affascinante; I ciuffi castani leggermente strapazzati, gli occhi scuri che ti scrutano da capo a piedi,come se stesse analizzando il tuo corpo, e infine quel leggero tocco di barba, gli danno un'aria da uomo di mezz'età che ha passato di tutto,ma che nonostante questo,è ancora qui,più forte di prima.
"Beh,contando che è la prima volta che vedo un demone con i miei occhi.." perché lo so ormai,quello che è entrato nella camera di James ,era un demone.
"Riley, ho deciso di non cancellarti la memoria perché ormai hai 18 anni, pensavo che tu avresti affrontato il tuo destino come una guerriera,non come una ragazza che non appena vede un pericolo,chiama suo padre" si siede sulla sedia e continua il suo discorso da gran filosofo mestruato, "ancora non siamo sicuri di che creatura tu sia,ma sappiamo che sei una di noi, che fai parte della famiglia. Però se scappi, non riuscirai a trovare il giusto equilibrio che serve per arrivare fino alla fine. Crollerai, e quando accadrà, ci sarai dentro fino al collo". Seguono dei minuti si silenzio,e quando la situazione sta diventando troppo imbarazzante,mi decido a rispondere."Io non sono forte come voi" mormoro abbassando il capo.
"Invece lo sei. Devi solo tirare fuori la forza che hai dentro. Falla emergere Riley, lasciala andare." mi incita appoggiando le mani sulle mie spalle."Devi combattere Riley" i suoi occhi luccicano di speranza,come quelli di un bambino, e non riesco a non pensare al fatto che sto dando ad un uomo di circa 30 anni del bambino.
Qua l'unica bambina sono io. Mi manca la mia famiglia. Mi mancano le favole che mia mamma mi raccontava di sera. Mi manca il profumo di caffè appena preparato la mattina da papà. Mi mancano i stupidi giochi che Alec seminava per tutta la casa. Mi manca la mia casa."E tu Adam? Tu combatti?"
"Non lo so più" ed esce dalla stanza.
***
"E questo è quello che mi ha detto" finisco di raccontare tutto a Jenny ed aspetto una sua reazione,che non ci mette molto ad arrivare, " Ma tu lo ascolti anche?! Dai,fa tutto il misterioso,ma alla fine non ha niente da nascondere! Se vedi il suo sguardo che ti scannerizza,è perché sta guardando se sei vestita alla moda! Se il suo sguardo è completamente serio,è perché sta cercando di mantenere la concentrazione per non scoreggiare e infine se il suo sguardo è di ghiaccio è perché si è fatto di qualche sostanza pesante. Non hai nulla di cui preoccuparti." termina il suo discorso insensato e ci basta solo uno scambio di sguardi per scoppiare a ridere come due imbecilli.
Qualcuno bussa alla porta e Jenny va ad aprire.
"Posso entrare?" domanda Wesley. Peccato che lui a me non mi ha ancora visto e più in questo momento noi non siamo nella mia camera,ma bensì in quella di Jennifer.
"Ehm in teoria io no-" ma Wesley la supera ed entra nella camera, "Vedi,volevo parlart-" appena mi vede si blocca sul posto.
"Ehm,ciao Wes" alzo un sopracciglio non capendo il motivo per cui la pelle del mio amico comincia a tingersi lentamente di rosso.
"I-io devo andare,mi sono scordato che devo e-ehm dire a James che non gli ho ridato il suo ehm..Pugnale! Si esatto,il pungale! Ci vediamo ragazze!" e detto questo scappa dalla camera. "Ma che cosa gli prende?" ridacchio mentre mi alzo dal letto, "Beh,voleva dirmi forse qualcosa di importante" ipotizza Jenny grattandosi il mento. È nervosa.
E chi lo dice? Il tuo sesto senso inesistente? Perché sai,tutte le ragazze ne hanno uno,ma tu proprio no. Quando dio ha distribuito l'intelligenza probabilmente eri nel bagno a fare i tuoi bisognini.
Il mio sesto senso funziona benissimo! E Jennifer è la mia migliore amica da quando sono stata messa al mondo,dunque so riconoscere quando è nervosa!
"Io dovrei andare ad allenamento,vieni pure tu?" mi domanda tirando fuori dall'armadio la sua tenuta da maga.
Mi sembra di essere ad Hogwarts, quando dico 'maga' mi viene subito in mente quella bellissima scuola. Ma poi mi ricordo di questa accademia,che ha la vista sull'intera campagna, e non posso fare a meno di sorridere come una babbea.
"No,vai tranquilla. Io devo parlare con una persona" la saluto velocemente e poi mi dirigo verso la camera 156, busso e aspetto che qualcuno apra. Ma non succede nulla. E se non ci fosse? E se fosse all'allenamento? Vorrà dire che gli parlerò piú tardi. Ma i miei pensieri vengono interrotti da un ciuffo nero che fa capolino dalla porta.
Il cuore comincia a battere all'impazzata, le gambe diventano improvvisamente di gelatina e mi appoggio allo stipite della porta per non cascare per terra come un sacco di patate.
"Hei" mormora lui, "Hei" gli rispondo non sapendo cos'altro dire.
Diamine,mi ero preparata il discorso,ma me lo sono scordata.
Seguono minuti imbarazzanti dove nessuno dei due sa cosa dire, e proprio quando sto per aprire bocca,una sagoma appare dietro di lui."Oh,ciao cara" un colpo al cuore. Abbasso lo sguardo e noto che entrambi sono vestiti solo per metà. Un'altro colpo al cuore.
"S-Scusate non era mia intenzione interrompervi" cerco di fermare il tremolio del labbro inferiore e provo a nascondere la delusione dietro alla freddezza della mia voce.
Non voglio crollare.
Non crollerò.
Non oggi.Mi giro e mi allontano velocemente, sperando in un paio di gambe che mi rincorrono, in un paio di mani che mi afferrano e mi fermano, in un paio di occhi che mi guardano pentiti, in un paio di labbra che mi chiedono scusa.
Ma nulla di tutto ciò accade, così ,nonostante il mio umore devastato, mi avvio verso L'Istituto.

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Young Wolf
VârcolaciRiley Jhonson vive con sua madre ad Hollywood, insieme al suo fratellino Alec di 3 anni. Dopo una discussione con la madre, Riley decide di andare a stare per un po da suo padre ad Horizon Valley, una cittadina che dista più o meno 5 ore da Hollywoo...