Siamo arrivati alla stazione da più o meno 15 minuti,ma il treno non è ancora arrivato.
Mia madre ci ha accompagnato,poi senza salutarci è andata a casa, lasciando me e Alec da soli.
Sento un fischio poi il rumore di un treno che passa sulle rotaie "pronto Alec?Si va da papà".***
Il viaggio è durato 4 ore e mezza, in cui Alec ha dormito e io ho ascoltato la musica;
Siamo appena arrivati,ho preso la mia valigia ,il borsone di Alec e mi sono seduta al bar ad aspettare mio padre."Riley!"
Mi giro e vedo mio padre con un sorriso stampato in faccia mentre cerca di scansare tutte le persone che si stanno salutando.
"Papà!"
Mi alzo e con Alec in braccio gli vado in contro; ci abbracciamo e rimaniamo cosi per un tempo indefinito,mentre Alec si lamenta dato che è schiacciato in mezzo a noi due.
"Dai,andiamo a prendere le valigie che ti porto a casa. Sono sicuro che ti piacerà il posto,soprattutto la tua camera!"
Prendiamo le valigie e ci avviamo verso la bellissima Giulietta grigia consumata di mio padre , "papà hai ancora questa macchina?!" gli chiedo sbalordita.
"Si beh,anche se ho molti soldi questo non vuol dire che io debba dire addio al mio tesoro" mi spiega con gli occhi a cuoricino mentre guarda la sua adorata macchina.
"Se lo dici tu!Almeno posso usare quei bellissimi soldi per comprarmi quello che voglio!" ,dico con un ghigno; mio padre si accorge subito di quello che ho detto e con uno sbuffo, apre la macchina e mette Alec sul seggiolino.Dopo 10 minuti di macchina arriviamo al confine di un boschetto dove c'è un piccolo parcheggio pieno di sassolini dove lasciamo la macchina.
Mio padre prende le valigie mentre io prendo in braccio un piccolo Alec assonnato, anche se ha già dormito 5 ore...
Ci avviamo verso un sentiero che attraversa tutto il bosco e arriva di fronte ad una casetta in legno.Cavolo che figata , ed io che pensavo che vivesse in una villa in campagna,ma questo è cento volte meglio.
"Papà è bellissimo qui!"
"Te l'avevo detto Titti che ti sarebbe piaciuto!Ma aspetta di vedere la tua camera !"
"Titti?! Ti ho detto di smettere di chiamarmi così!" gli dico frustrata.
"Ok,ok la smetto Titti"
Dopo una mia occhiataccia, apriamo la porta di casa.
È un posto gigante, il parquet è di legno scuro, appena entri sulla destra c'è un'enorme specchio in cui si può ammirare una me con i capelli legati in una crocchia disordinata e con due occhiaie che fanno invidia ad uno zombie.
La sala da pranzo è un po più piccola,ma la cucina occupa comunque molto spazio.
In salotto c'è un divano abbastanza grande con di fronte un tavolino in vetro sopra cui sono appoggiati dei fogli a cui sicuramente mio padre sta lavorando, appena ti volti noti subito la porta finestra scorrevole che porta ad una veranda che da su un piccolo laghetto.Wow,questo è a dir poco stupendo,e pensare che io volevo rimanere ad Hollywood...un motivo in più per non tornarci!
Salgo le scale con il peso di Alec fra le braccia "Ba'! Dové la stanza di Alec?!"
"Appena sali le scale giri a destra!"
Apro la porta ed entro in una piccola stanza con le pareti gialle e un lettino posto a lato della camera, ci appoggio Alec e poi esco,chiudendomi la porta alle spalle.
Mi soffermo un attimo a guardare il resto della casa e noto con piacere che il bagno è dotato di una vasca abbastanza grande...lo avevo immaginato.
Esco e arrivo alla fine del corridoio, apro l'unica porta che rimane e rimango scioccata.Le pareti sono di un azzurro tendente al verde, di fianco a una piccola finestra è posta la scrivania che io e papà avevamo ordinato quando avevo solo 8 anni.
Ma la parte più bella è la libreria posta di fronte al letto ,dove posso mettere tutti i miei adorati libri.
Immagino che sia questa la mia futura camera.Mi butto sul letto e senza accorgermene sprofondo in un sonno profondo.
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Young Wolf
WerewolfRiley Jhonson vive con sua madre ad Hollywood, insieme al suo fratellino Alec di 3 anni. Dopo una discussione con la madre, Riley decide di andare a stare per un po da suo padre ad Horizon Valley, una cittadina che dista più o meno 5 ore da Hollywoo...