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Parcheggio la moto nel garage e rientro velocemente in casa.

L'hai fatta grossa questa volta

Cosa?

La merda rosa! Sono seria Riley,non fare finta di niente

Ma dai,era solo uno scherzo! Lui ha voluto la guerra,io ho solo accettato la sfida.

Infatti tu sei stupida

No,io sono Riley.

....

Okay,la smetto.

Entro in casa e dopo aver lanciato lo zaino in qualche angolo remoto della casa,corro in camera e mi ci chiudo dentro dato che James a breve dovrebbe arrivare, il tragitto a piedi non è molto lungo.
Resto immobile a fissare la porta per un tempo indefinito, sembro quasi una maniaca...

Infatti lo sei!

Zitta tu, sei peggio di me!

Sento la porta di casa sbattere e la sua voce che mi chiama mi da' una scarica di adrenalina che mi infonde il coraggio necessario per affrontarlo.
Appoggio l'orecchio alla porta ,ma l'unica cosa che sento è il rumore del battito del mio cuore che sta accelerando a causa dell'ansia;
Sento le scale scricchiolare e mi immagino James in fondo alle scale che sale lentamente mentre si guarda attorno per individuarmi.

In preda ad un impeto di coraggio spalanco la porta e me lo ritrovo davanti.

Certo,in fondo alle scale! Ci hai proprio azzeccato!

Ma io ho sentito le scale scricchiolare! Com'è possibile che lui sia qui?!

"Sei stata molto furba, ma hai sbagliato a metterti contro di me" si beffeggia come suo solito.
"Si,si sempre le solite cose, io sono più intelligente ,sono più furbo,hai rischiato grosso e tutte le altre cavolate, scusa ma la vedi la vastità del cazzo che me ne frega?"

"Ma che linguaggio poco femminile che ha utilizzato la signorina!" mi prende in giro entrando in camera.

"Eddai James,esci dalla camera"

"Prima chiedimi scusa!"

Si sta comportando come un bambino!

Un bambino tremendamente figo

No,un bambino rompi scatole che piagnucola tutto il giorno!

"Non ti chiederò mai scusa,quindi esci"

"Lo so che tu non mi chiederai scusa ,ma pretendo che tu ti sforzi e lo faccia"

"So che sai che io so che non ti chiederò scusa,quindi fai il bravo e lasciami studiare"

Studiare forse è una parolona,sarebbe meglio dire 'lasciami guardare serie tv a insaputa di mio babbo'

Non è vero! Quando voglio riesco ad impegnarmi nello studio!

Esatto Riley,quando vuoi, cioè mai

Scusa ma perché sei sempre contro di me?!

"Ehi ragazzi,com'è andata oggi a scuola?" mio padre fa capolino dal corridoio e ci sorride in segno di saluto.

"Bene" rispondo alzando gli occhi al cielo, so già quello che dirà dopo ,ovvero : l'importante è quello!

"L'importante è quello!" come se non lo sapessi..

"Lo so"

"Lo so che lo sai tesoro,ma volevo solo ricordartelo"

Oddio non di nuovo...

"Signor Walker so che lei sa che Riley lo sa, ma penso che non sia necessario ripeterlo ogni volta" Interviene James.

Magari la storia del 'so che sai che io so che lui sa che tu sai' un giorno si interromperà e non continuerà all'infinito..

"Chiamami pure Andrew" gli risponde mio padre.
Ma da dove diavolo viene tutta questa intimità?

Dovrete vivere insieme per un mese, e poi ti ricordo che tuo padre lo conosceva già da un po'

Ogni tanto mi chiedo se la sfiga mi abbia preso di mira..

"Io direi che voi due potete benissimo rimanere qui a scambiare due chiacchiere mentre io vado a fare una bella passeggiata" afferro la felpa che era appoggiata sul letto e prendo il cellulare mettendolo in tasca.

"Ma non dovevi studiare?" mi domanda però James facendo girare mio padre di scatto.
Oddio ,ma quanto può essere stupido?!
"Non provare ad uscire da questa stanza senza aver studiato signorina!" sbraita mio padre cominciando a gesticolare come suo solito.

"Papà, voglio solo andare a fare una passeggiata,sto via per poco"

"Ti do un ora di tempo,dopo torni a casa"

"Perfetto,grazie" gli scocco un sonoro bacio sulla guancia ed esco dalla camera,ma la voce di James mi ferma;
"Vengo anche io! Ci vediamo più tardi Andrew" esce dalla stanza e mi raggiunge sulle scale.

"Andiamo studiosa,abbiamo solo un ora"


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