Capitolo 19

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Avete presente il brano di Max Pezzali ''Hanno ucciso l' uomo ragno''? Ad un certo punto c'è una strofa che fa ' tutto ad un tratto la porta fa 'slam' , ecco la porta della camera di Skyler si aprì con talmente tanta forza da poter essere scardinata.

Skyler e Austin sussultarono mentre quest'ultimo cadeva all'indietro spinto dalla forza delle mani della ragazza che istintivamente l'avevano allontanato.

Daianne entrò come una furia evasa dall'Ade e si piazzò tra lei ed Austin. Piantò una mano su un fianco mentre l'altra stringeva il cellulare carico di brillantini bianchi davanti al viso di Skyler.

Lei rimase un attimo confusa da tutta quella foga e abbassò lo sguardo sul volto di Austin che poteva intravedere oltre la ragazza, si scambiarono uno sguardo complice e allo stesso modo turbato che creò un legame invisibile tra loro.

Era appena scattato qualcosa.

Skyler non se ne rese conto immediatamente e riportò l'attenzione sul cellulare luccicante quasi aderente alla punta del suo naso.

Sgranò gli occhi che divennero ancora più grandi di quanto non fossero già e afferrò il dispositivo.

Impallidì di colpo perdendo ogni traccia di calore dal volto.

Capire il motivo non era impossibile.

Daianne aveva appena ricevuto una minaccia tale e quale a quella fatta a Skyler il giorno in cui era stata ricoverata in ospedale.

Parlatene e la storia di sette anni fa succederà ancora.

Skyler lasciò cadere il telefono colta dal terrore, rimbalzò sul groviglio di coperte e sparì nel suo vortice.

Sentì l'aria bloccarsi nei polmoni e le sue gambe diventare cemento.

Le cose cominciavano a diventare pericolose. Se prima credeva di poter gestire tutto da sola ora non era più sicura. C'erano troppe vite in ballo e troppe domande ancora senza risposta.

Il gruppo si stava allargando a quattro persone, ora anche Daianne era nelle mire del loro nemico sconosciuto.

Era palese il fatto che lei, Austin, Cole e Daianne formavano ormai una squadra e dovevano risolvere quella faccenda insieme.

Ma come era possibile tutto ciò? Perché loro quattro? Perché l'obbiettivo era colpire loro?

Cole li raggiunse varcando la soglia con le mani in tasca, si avvicinò ad Austin e gli porse la mano che l'amico afferrò. Tirò con vigore verso di sé e Austin si tirò in piedi senza sforzo.

I due si sedettero sul bordo della scrivania a braccia conserte e pensierosi mentre Daianne borbottava qualcosa sul fatto che Skyler aveva perso la presa sul telefono ma si sedette ugualmente sul letto vicino a lei.

- Beh, mi sembra ovvio che siamo sulla stessa barca a questo punto. Da dove cominciamo? - disse Cole alzando gli intensi occhi azzurri su Daianne come a voler cogliere la sua reazione a quella affermazione o una risposta.

Skyler notò il suo sguardo e si incuriosì spostando l'attenzione da una all'altro.

Il volto di Daianne però si oscurò e strinse i pugni sulle cosce. Le sopracciglia di Cole guizzarono quasi impercettibilmente ma il suo occhio vigile lo intercetò.

Scambiò un rinnovato sguardo d'intesa con Austin il quale le fece cenno di non fare domande, gesto che accrebbe la sua voglia di sapere.

Tra quei due era successo qualcosa e lei moriva dalla voglia di saperlo per il semplice fatto che dal modo in cui la ragazza si comportava traspariva il fatto che era una storia dal tasto dolente, anche Daianne aveva un punto debole dopo tutto.

Skyler - Una contro la fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora