Austin e Skyler modificarono la rotta dei loro passi e si diressero verso la piazza.
Saltarono da un tetto all'altro e il vestito rosso sembrava una nuvola di sangue che si muoveva nel cielo notturno pronto a far piovere gocce scarlatte se avessero fatto del male a Cole.Non poteva immaginare di vederlo impiccato ad una forca. Quella visione raccapricciante le si parò davanti come un fulmine. Cole penzolava con una corda legata al collo da una trave, oscillava piano, i capelli scuri gli cadevano sulla fronte celando i suoi occhi chiusi, le braccia cadevano inerti lungo i fianchi mentre la luce dell'alba iniziava ad illuminare il suo cadavere. Dal petto di Skyler fuggì un ringhio sommesso di rabbia. Saltò in avanti per raggiungere la sporgenza di un altro tetto. Più pensava a ciò che stava per accadere all'amico più i suoi movimenti si facevano veloci, agili e scaltri. Sembrava che corresse attraverso i tetti delle abitazioni da una vita ma in realtà la sua destrezza era merito degli anni passati ad esercitarsi nel mantenere l'equilibrio, fin da quando aveva appreso quale sarebbe stato il suo compito della vita si era esercitata a camminare sui rami degli alberi, motivo per cui Tennesse spesso era stato costretto a portarla in ospedale. Ad un certo punto le infermiere lanciavano certe occhiate poco amichevoli al suo padrino. Skyler era ancora piccola allora ma capiva già che quelle donne si erano convinte che Tennesse la picchiasse e che le sue contusioni fossero causate da quell'omaccione ma oltre l'aspetto burbero, a volte, era un uomo dal cuore d'oro. Un sentimento di tristezza scosse il cuore di Skyler e dovette prendere un profondo respiro per non cedere ai ricordi e alla consapevolezza che il suo amato tutore non c'era più. Una lacrima però sfuggì sulla sua guancia e la cacciò via con la mano in fretta.
Tennesse le aveva dato la possibilità di sistemare le cose e lei aveva il dovere di riuscirci. L'aria fredda della notte iniziò a pizzicarle la pelle e a pungerle i polmoni come piccoli spilli di ghiaccio, era stanca. Rallentò. Dietro di lei Austin ansimava pesantemente, poteva sentire il respiro affaticato. Una parte di lei soffriva per la malattia che lo stava annientando e avrebbe tanto voluto averla lei al suo posto. La sua voce non tardò a richiamarla.
- Sky... -
Lei si fermò voltandosi.
Respirava forte e il petto si alzava e si abbassava mentre le labbra cercavano di catturare più aria possibile perché quella inalata non era sufficiente. Austin era piegato in avanti con una mano poggiata su un ginocchio e l'altra davanti alla bocca per nascondere il sangue che stava sputando. La tosse convulsa riprese a far scuotere il suo corpo, la presa della dita tremava sui pantaloni e la fronte era cosparsa di gocce di sudore freddo. Dovette inginocchiarsi sulla passerella quando una fitta all'addome gli diede una stilettata cui non poté resistere. Appoggiò un palmo sul passaggio per sostenersi mentre l'altra mano rimaneva ferma sulle labbra ma anche se tentava di nasconderlo tra le dita passavano delle piccole strisce di sangue. Ne stava perdendo tanto.
Skyler lo raggiunse allarmata e cercò il suo viso.
- Non riesco a proseguire. Devi andare avanti da sola. - continuò spostando le dita dalle labbra e i denti rossi.
Era completamente imbrattato di sangue dalla punta del naso fin sotto il mento, improvvise occhiaie erano apparse a circondargli gli occhi e il respiro si era fatto corto. La guardò negli occhi dicendole chiaramente cosa sarebbe successo ma Skyler non riuscì a leggere le sue iridi. Gli prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo.
- No, non ti lascio qui. Ti porterò in un posto sicuro e poi tornerò a liberare Cole. Tu . . .tu starai bene. Vedrai . . . io . . . -
Austin scosse la testa per zittirla e posò il palmo pulito sul dorso di una mano, le accarezzò la pelle mentre chiudeva gli occhi e tentava di recuperare il controllo dell'andamento respiratorio. Appoggiò la fronte umida alla sua e si prese un attimo per godersi quel momento. L'aria asciugava lentamente il sudore della sua pelle facendogli venire la pelle d'oca, ormai si era abituato alla sensazione di freddo che lo accompagnava da giorni. Sollevò le ciglia e guardò le iridi grige che lo osservavano angosciate. Raddrizzò la schiena e si schiarì la voce assumendo un' espressione tranquilla.
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Skyler - Una contro la fine
Science FictionSkyler Shane è una ragazza che fa di tutto per allontanare le persone e passare inosservata,soprattutto tra i suoi coetanei. È orfana di entrambi i genitori e l'unica famiglia che ha,è costituita dai suoi fratelli gemelli più piccoli e il suo padrin...