Capitolo 39

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Skyler stava ancora dormendo quando avvertì qualcosa solleticarle la pelle della fronte, si grattò infastidita con le sopracciglia agrottate.

Poi aprì gli occhi quando sollevando la mano sfiorò un corpo caldo. Riabbassò la mano lentamente e sollevò il mento per capire chi avesse accanto.

Cole si era girato nel sonno al suo fianco e il suo fiato le arrivava dritto in mezzo alla fronte, era talmente vicino che poteva vedere le lunghe ciglia gettare un ombra sugli zigomi.

Skyler si spostò un po' più indietro così da lasciargli più spazio. Lo scrutò per qualche istante, seguiva il ritmo del suo respiro tenendo il conto di quanti secondi passavano nel lasso di tempo in cui lui sollevava e abbassava il petto.

Dormiva tenendo un braccio steso davanti a sé in una posizione assai scomoda e l'altro piegato su un fianco come se non avesse voluto toccarla per sbaglio.

Lo vide schiudere le labbra e accigliarsi, grugnì e il respiro divenne affannoso. Stava sognando. Osservò il suo viso tirando a indovinare quale fosse il sogno che lo stava tormentando.

Poi d'improvviso i suoi occhi si spalancarono investendola con uno sguardo intenso come un faro azzurro al centro di un mare nero.

Skyler arrossì di colpo sentendo il sangue scaldarle le guance e il cuore rimbombarle nelle orecchie.

Cole aveva ancora il fiato grosso e la guardava ma non riusciva a capire se fosse cosciente, poi lui si girò di nuovo dandole la schiena e lentamente il respiro tornò regolare.

Skyler portò una mano al petto cercando di calmarsi, deglutì ed espirò tutto il fiato che aveva trattenuto.

Si tranquillizzò e chiuse di nuovo gli occhi.

Un paio d'ore più tardi si radunarono intorno ad un tavolo con una tazza di caffè fumante tra le mani e una scodella di biscotti al centro, un vassoio di donuts dalla glassa variopinta e due caraffe di succo differente.

Il pinguino reale aveva offerto ai suoi ospiti una copiosa colazione e li guardava compiaciuto.

Skyler aveva mangiato un paio di biscotti e addentato un donut, erano molto buoni e soffici, sembravano fossero stati appena fatti ma nonostante l'ottima qualità, era stata costretta a smettere di mangiare perché ogni volta che staccava un boccone dai biscotti e dalle ciambelle scaturivano note musicali enfatizzate dalla comparsa di chiavi di violino e spartiti sopra la sua testa, esattamente come era successo il giorno prima quando accanto all'espressione di King Dedede era apparso un enorme punto interrogativo.

Posò il donut sul tavolo e sorseggiò il caffè, si guardò intorno senza farsi notare dal pinguino in cerca di qualche immagine fluttuante sopra la testa per aver bevuto del caffè. Non vide nulla di bizzarro e potè almeno bere dalla tazza senza sorprese snervanti.

King e i suoi amici discutevano attingendo parole da un alfabeto fatto di Crii! e Scrii! e altri versi incomprensibili.

- Secondo voi cosa si stanno dicendo? - domandò Cole con un pezzo di toast in mano.

Masticava un boccone e intanto osservava i pinguini interrogativo.

Skyler lo studiava da quando si erano alzati aspettandosi di sentirsi dire qualcosa a proposito del fatto che l'aveva sorpresa a fissarlo mentre dormiva ma lui non aveva ancora detto nulla perciò si stava convincendo del fatto che lui stesse ancora dormendo.

- Spero non stiano cambiando idea. - borbottò Austin tingendo un biscotto canterino nel caffè non senza provocare una certa irritazione.

Da quanto non facevano una colazione decente seduti ad un tavolo?

Skyler - Una contro la fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora