Skyler si era immaginata mille modi diversi per uccidere Tennesse o quanto meno fargli del male per quello che stava facendo ma tutti i suoi piani si trasformarono in fumo quando si rese conto di averlo accanto a sé.
Osservò il profilo del suo naso allungato, la barba ispida e gli occhi penetranti. Le braccia muscolose erano tese verso il volante e le dita serrate sulla sua superficie nera. Lo sguardo accigliato e severo lo faceva apparire più terribile di quanto non fosse. In questo si assomigliavano.
Guardò l'uomo che l'aveva cresciuta chiedendosi cosa lo avesse spinto a volerla uccidere.
In quel momento le tornò alla mente un brano di Fabrizio DeAndrè dove cantava di come un soldato incontra un altro dello schieramento opposto e si sofferma a pensare su di lui, se ucciderlo o meno ma mentre lo fa il nemico non gli ricambia la cortesia e spara uccidendolo.
Lei era il soldato che si stava fatalmente soffermando a riflettere. Tuttavia, nel guardarsi intorno, comprese che non aveva alcuna via di fuga perché confinata nelle braccia metalliche della BMW quindi non le sarebbe servito a nulla aggredire il suo padrino, se così poteva ancora definirlo.
Uccidendo Tennesse avrebbe ucciso anche se stessa perché l'auto non avrebbe più avuto nessuno a controllarla e si sarebbero schiantati da qualche parte. L'unico vantaggio era la salvezza dei gemelli.
Guardò la strada dinnanzi a sé e si disse si, posso farlo. Posso rinunciare alla mia vita per la loro.
Prese un respiro e si preparò a commettere una delle cose peggiori che abbia mai fatto in vita sua prima però voleva delle risposte. Sosteneva di meritare delle spiegazioni, non credete?
Deglutì e raccolse le ultime briciole di coraggio che le restavano.
- Dove mi stai portando? - chiese pensando a quale dei tanti luoghi conosciuti da Tennesse potesse essere condotta per incontrare la dama vestita di nero con una falce in mano.
- Andiamo da Blake e i tuoi nuovi amici. - rispose con non chalance.
Skyler voltò il capo con gli occhi sbarrati. Avrebbe dovuto immaginare che Tennesse non si sarebbe accontentato di eliminare solo lei ma anche i ragazzi e Blake perché conoscevano la verità.
- Come sei arrivato a conoscenza di Austin? - domandò sperando che il padrino non sapesse anche di Cole e Daianne.
- Blake e io saremo anche vecchi ma non stupidi. Ma è comprensibile che tu non abbia sospettato niente. Voi giovani credete di sapere tutto, di avere il mondo in mano. - rispose l'uomo con un accenno di fastidio.
Fastidio?Perché mai doveva essere infastidito se ne aveva tratto vantaggio? E Blake? Era coinvolto anche lui a quanto sostenevano le sue parole perciò Austin e Cole dovevano trovarsi nella sua stessa situazione. Traditi da colui che credevano potesse proteggerli.- Comunque abbiamo notato comportamenti strani sia in te che in Austin, inizialmente solo in lui e abbiamo cominciato a indagare fino a scoprire che avevate un intrallazzo. Poi abbiamo eseguito delle ricerche nei database di tutta la CIA e abbiamo scoperto di lui e Cole e del lavoro che svolgevano... -
- E a quel punto ne hai approfittato per utilizzare il loro nome virtuale e minacciare di uccidere tutti e tre! - concluse Skyler sbottando acida.
Tennesse trasalì preso alla sprovvista. Non si aspettava che la ragazza fosse giunta ad una conclusione così in fretta.
Accelerò e svoltò verso il confine della città.
Ovviamente aveva pensato di ammazzarla nella terra del nulla così le unità poliziesche non potevano intervenire in alcun modo. Chissà se avrebbe incontrato i due ragazzi nel suo ultimo attimo di vita.
STAI LEGGENDO
Skyler - Una contro la fine
Science FictionSkyler Shane è una ragazza che fa di tutto per allontanare le persone e passare inosservata,soprattutto tra i suoi coetanei. È orfana di entrambi i genitori e l'unica famiglia che ha,è costituita dai suoi fratelli gemelli più piccoli e il suo padrin...