Liberato il pitbull della casa patronale, Skyler e Austin si erano diretti verso il luogo d'impatto della nave.
Non fu difficile arrivarci, bastò seguire la folla di donne e uomini che si affrettavano nel raggiungere i detriti tra sussurri allarmati e sguardi incuriositi.
Skyler osservò con discrezione gli abiti che indossavano, c'erano diversi tipi di lunghi vestiti con gonna e maniche lunghe che si alternavano nel colore man mano che la folla aumentava, alcuni sembravano talmente ingombranti che si chiese come facessero quelle donne a camminarci.
Oppure pantaloni su cui era evidente il passaggio della mano di una sarta prestigiosa accompagnati da eleganti ridingoti o semplici giacche a seconda del rango sociale.
Quando raggiunsero i resti dell' Astrobarca rimasero scioccati. I danni causati erano innumerevoli. Una quarantina di case popolari erano state abbattute, rase al suolo o trasformate in frammenti. Dalle macerie salivano rivolsi di fumo grigio misto a polvere. I tetti erano crollati e le pareti si aprivano come petali di fiori rivolti verso il basso. I vetri delle finestre costellavano la strada come la Via Lattea e le persone rallentavano la loro corsa per paura di tagliarsi. Si riconoscevano resti di mobilia e tendaggi semplici qua e là. Tutti erano scossi e silenziosi di fronte a quello spettacolo. Skyler continuava a camminare malvagiamente incantata da ciò che vedeva finché con le gambe non urtò qualcosa. Era vicina ai resti di un condominio che doveva essere stato piuttosto imponente data la sua circonferenza, pensò automaticamente che si trattava di una di quelle enormi abitazioni i cui inquilini erano costituiti da diversi nuclei familiari stipati in stanze striminzite. Abbassò lo sguardo sui sampietrini della via e sbiancò. Da un ammasso indistinto di legname bruciacchiato spuntava un braccio con il palmo della mano volta verso l'alto. Skyler si rese conto che erano andate perdute numerosissime vite. Indietreggiò come se potesse avesse potuto scappare dalla consapevolezza di essere stata lei la causa di quell' incidente.
Urtò il petto di Austin in piedi dietro di lei e lo sentì stringere le mani intorno alle sue braccia. In quella stretta avvertì che, come lei, si sentiva responsabile per quelle vite e nei confronti di quella città che chiedeva risposte. Intanto il comune si stava attrezzando per sgomberare l'area e prelevare i detriti, una squadra di uomini si era fatta largo tra la folla sbraitando ordini per poter riuscire a trovare un varco tra le persone e raggiungere il luogo dello schianto. Sfilarono accanto a loro distraendo l'attenzione di Skyler sui secchi d'acqua e le pale che tenevano in mano per liberare la via dai detriti e scavare tra le macerie. Accorsero verso i resti della nave e lei notò con occhio più attento che il mezzo stava continuando a dissolversi in un'atmosfera diversa da quella di Halcandra. Di nuovo percepì la stretta delle mani calde di Austin sulle sue spalle e il suo fiato caldo farsi più vicino per sfiorarle la pelle mentre le parlava all'orecchio.
- Dobbiamo trovare Cole e allontanarci da qui. Non impiegheranno molto tempo ad accorgersi che siamo forestieri. -
Skyler sapeva che aveva ragione e annuì. Austin abbassò le braccia e la mano di Skyler cercò la sua istintivamente, le loro dita si allacciarono come se fossero state lavorate da un fornaio alle prese con la realizzazione di una treccia di pane. Sentì la pelle scivolare contro la sua in perfetta simbiosi, le loro mani avevano imparato a riconoscersi e non potevano evitare di unirsi quando erano attratti da un forte magnetismo come il loro. Poi tornarono sui loro passi allontanandosi il più in fretta possibile e con discrezione, senza correre e apparire nervosi.
- Cosa facciamo ora? - domandò marciando dietro ad Austin. - Cole potrebbe essere ovunque e non penso che sia saggio andare in giro a chiedere se l'hanno visto, considerando che siamo apparsi dal nulla come la nave. -
- No,non lo è infatti. Ho un'idea però. Se rifletti sulla posizione dei detriti, siamo precipitati tracciando una diagonale perciò se Cole ha saltato per primo, dovrebbe essere atterrato nel vicolo dietro a quello in cui siamo finiti noi. Dobbiamo tornare lì. - spiegò rallentando alla fine della via che stavamo percorrendo. Ne incrociarono un altra e si guardarono a destra e a sinistra senza sapere dove dirigersi.
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Skyler - Una contro la fine
Science FictionSkyler Shane è una ragazza che fa di tutto per allontanare le persone e passare inosservata,soprattutto tra i suoi coetanei. È orfana di entrambi i genitori e l'unica famiglia che ha,è costituita dai suoi fratelli gemelli più piccoli e il suo padrin...