Quando tornò nella Sala, dopo essersi accertato di aver acquistato una buona cera, sorrise e si sedette di nuovo, non degnando nemmeno di uno sguardo Jungkook, che si pavoneggiava su quanto fosse bravo a scuola e su quanto quella fosse prestigiosa.
Con tutto quello che pagavano all'anno...
«E invece tu? Che scuola fai?»
«Uhm, la sua stessa scuola, Signora» rispose sorridendo, forse un po' gli piaceva fingere di avere una vita perfetta, come quella del Signorino.«Non chiamarmi, Signora, mi fai sentire anziana, chia-»
«Certo che deve chiamarti Signora, cara. È buona educazione. Non può dare del tu ad una dei tuoi livelli, non è quello che insegnamo noi» La Signora Jeon sorrise gelidamente, e Taehyung volle sprofondare e sparire.Si sentiva umiliato e preso in giro, e avrebbe preferito ogni posto, tranne quello. Restò a testa bassa rifiutando cordialmente ogni portata che la cameriera portava loro.
Ogni tanto percepiva gli sguardi di scherno di Jungkook che ogni tanto allontanava la sedia, come se fosse stato uno schifoso insetto.
Era una persona così sgradevole? Lui si impegnava in tutti i modi di essere carino e gentile con tutti, il personale dell'intero castello lo adorava, lo definivano un biscotto al miele, data la sua dolcezza.
Quando la cena finì e i Signori Park se ne andarono, tutto ritornò alla normalità. Arie fredde e sguardi di ghiaccio rivolti a lui.
«Togliti il mio abito e pulisci la Sala» Jungkook afferrò per il polso Taehyung e lo fece entrare nella sua camera. Cominciava a nausearlo, l'aveva vista troppo spesso.
Sbottonò con cura i bottoni e ripiegò la camicia, con un lieve imbarazzo nello stare così scoperto davanti al moro. Fece lo stesso con i pantaloni e, solo dopo, si rese conto di non aver preso il pigiama.
«Per Dio, non ti azzardare a girare per i corridoi del castello mezzo nudo, faresti prendere un colpo a tutti» Il Signorino Jeon aprì un cassetto e ne fece uscire una T-Shirt bianca e dei pantaloncini. «Tieni questi»
«La ringrazio» Jungkook sorrise compiaciuto e senza troppe cerimonie, tolse la giacca e cominciò a sbottonare la camicia nera facendola cadere per terra.
«Mi consumi se continui a guardarmi così» ribattè con una nota sarcastica nella voce, sarcasmo che Taehyung non fu in grado di cogliere.
Prese un pigiama, il suo, e lo indossò, poi gli fece cenno con la mano di uscire.
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Fanfictionᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴀ ❝dove alla morte del padre, taehyung viene accolto nella casa jeon, dove il signor kim lavorava come giardiniere❞ 【kookv】 #978 FANFICTION 26/04/2018 #688 FANFICTION 02/05/2018 #580 FANFICTION 10/05/2018 #365 FANFICTION 27/05/2018 #273 FANFI...