t h r e e

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«Avanti»

Come un dejavu, Taehyung entrò di nuovo nella stanza, con l'unica differenza che quella volta non c'era la parrucchiera o qualcun'altro, e ciò fece sentire il ragazzo così tanto vulnerabile sotto lo sguardo del Signorino Jeon.

«Che vuoi?»
«La Signora mi ha... uhm»

«Sei noioso quando balbetti, per Dio» sbuffò spazientito il castano e si alzò dalla poltrona guardandolo dall'alto in basso. «Che vuoi?»

«La Signora mi ha detto che lei mi avrebbe potuto prestare un abito per la cena di stasera» inghiottì il groppo alla gola, e tenne gli occhi fissi su Jungkook, che completamente in disaccordo, lo oltrepassò con uno strattone.

«Mia madre ha detto questo?»
«Sì»

«Vorrà dire che dovrò dare qualcosa di mio, che ha sfiorato il mio prezioso e perfetto corpo a te» lo guardò disgustato, cercando nell'armadio prima di estrarre due capi d'abbigliamento, di un valore esorbitante solo a guardarli.

«La ringrazio, Signorino Jeon» si inchinò prendendoli con cura dalle mani fredde del suo padrone, che lo bloccò con un sorriso perfido.

«Dove pensi di andare con i miei vestiti? Tu ti cambierai qui» scandì bene la frase, e lasciando Taehyung con le guance notevolmente rosse.

«Ma Signor-»
«Cos'è, ti vergogni perché il tuo fisico non è perfetto quanto il mio?»

«No Signorino» abbassò gli occhi ormai colmi di lacrime che aveva paura di far scendere.

E niente fu mai così umiliante nel cambiarsi davanti al castano: la pelle pallida, segnata da qualche cicatrice, le costole che si intravedevano.

Strinse le labbra per non piangere e abbattonò la camicia bordeaux, alzando il viso per guardare Jungkook, che aveva un sorriso perfido a contornargli il volto.

Procedette con i pantaloni, cercando di fare il più in fretta possibile, e li abbottonò mettendosi poi la giacca e la cravatta allo specchio, con qualche difficoltà a fare il nodo.

«Come temevo, il mio bellissimo completo sfigura su di te, ma puoi andare» gli fece cenno di uscire dalla stanza, e una volta fuori da quelle quattro mura tanto grandi quanto soffocanti, si abbandonò ad un pianto silenzioso, mentre si dirigeva verso la stanza del personale, sperando di trovare aiuto nella parrucchiera, che gli avrebbe sistemato i capelli.

how are you [kth,,jjk]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora