how are you [kth,,jjk]

s e v e n t e e n

«Jungkook, è più grave di quanto pensassi» Yoongi sussurrò davanti alla bottiglia della birra bevendone un sorso, con un sorrisetto che spuntava ai lati della bocca.

«Non poi così tanto, ha paura di me, ed io voglio fargli capire che non sono cattivo come pensa» spiegò il castano sistemandosi la camicia sulle maniche.

«Perché vuoi che si ricreda?»
«Perché avevi ragione»
«E...?» il platinato aspettava soltanto che lo ammettesse ad alta voce, e il castano roteò gli occhi

«...e mi piace un po'» cedette e sorrise, portandosi le mani davanti al viso «Solo esteriormente però»

«Perché ancora non lo conosci»
«Yoongi, sbaglio o stai programmando il matrimonio? Ti ricordo che anche se mi piacesse, non potremmo stare insieme, i miei genitori-»

Il biondo sbuffò e ruotò gli occhi al cielo «Sempre la stessa storia, Jungkook, le storie d'amore segrete sono sempre le più belle»

Il castano si torturò il labbro inferiore guardando altrove: gli sembrava impossibile che gli potesse piacere lo schiavo della sua famiglia che in quegli anni di permanenza non aveva fatto che deridere e far soffrire.

E di punto in bianco lo trovava bello: nemmeno lui a volte si capiva, anzi, non si capiva quasi mai.

«Allora vai, cosa aspetti?» Yoongi gli diede una pacca sulla spalla incoraggiandolo, e Jungkook si alzò in piedi, e con ampie falcate fu davanti alla porta di Taehyung in pochi secondi. Bussò per poi ritrovarsi davanti il biondo, con i capelli un po' arruffati e la maglia sgualcita.

«Buongiorno Signorino Jeon»
«Vestiti, voglio portarti in un posto»