Luke
«Cavolo! Una giornata... come dire... impegnativa!» esclamò il mio amico, al termine del mio racconto.
Scesi dalla scala su cui mi ero issato per appendere uno striscione rosso con al centro la scritta dorata del nuovo anno che stava per arrivare. «Già... e in realtà non è finita qui!»
«Davvero? E che altro è successo?» chiese, muovendosi sullo sgabello per l'impazienza.
Stavo per rispondergli, quando una voce alla mia destra si frappose tra di noi. «Ehi, Luke, ti serve una mano? Ho finito ora di sistemare le casse audio con Alessio.»
Voltandomi incrociai le iridi verdi di Daphne. «No, tranquilla, ce la faccio da solo. Tu torna pure dalle altre a provare, altrimenti Veve sicuramente ti rimprovererà», la tranquillizzai, sorridendole affabile.
«Ok, allora io vado, tanto sono arrivati i tuoi amici», mi informò, prima di fare dietrofront e tornare verso la sua band.
Guardai in direzione della porta d'ingresso, ritrovandomi davanti effettivamente Andrew seguito da Ry e Trisha che si tenevano per mano.
«Ma Matt vi ha contagiati tutti e avete preso questo posto per un ospedale? Ragazzi, apriamo tra sei ore, cavolo!» li rimproverai bonariamente, ottenendo in risposta un'alzata di spalle da tutti e tre.
«Ci stavamo annoiando e abbiamo pensato di venirti a rompere un po'», spiegò tranquillamente Andrew, tirando giù la cerniera del suo piumino, seguendo l'esempio degli altri due suoi compari.
«Tranquillo, Luke, non ti daremo fastidio! Al più ti diamo una mano con gli addobbi», mi rincuorò Patrizia, togliendosi il suo cappottino grigio in feltro, rivelando il vestito di velluto bordeaux con la gonna ampia e dei ricami neri in pizzo sulle spalline, che aveva scelto per quella serata.
Alzai gli occhi al cielo, immaginando quanto sarebbero stati buoni, conoscendoli. «Andatevi a sedere a quel tavolo vicino al palco che ancora non ho apparecchiato, vi porto tra poco qualcosa da bere, così almeno state tranquilli per davvero», gli intimai, ricevendo un sorriso a trentadue denti da parte di tutti.
Mi misi all'opera, afferrando tre bicchieri e iniziandoli a riempire di birra, accelerando i tempi a causa di quella interruzione inaspettata.
«E quindi? Che è successo dopo?» mi ero del tutto dimenticato per un attimo della conversazione che stavo avendo con Matt, ma lui non tardò a farmelo notare.
Abbassai la leva dello spillatore con il primo bicchiere di vetro in mano, prima di rispondergli. «Beh... come dire... quel giorno ho conosciuto anche quelli che un tempo avrei potuto definire i miei suoceri... »
5 giorni prima...
«Vuoi tornare a casa adesso?»
Eravamo rimasti in silenzio per buona parte del tragitto di ritorno, poiché la tempesta emotiva di cui ero caduto preda poco prima mi aveva reso più taciturno del solito. Ma ormai mancavano una decina di minuti per raggiungere la sua città e io stavo pregando in venti mila lingue diverse che a quella mia domanda lei rispondesse di no, perché avevo un bisogno morboso di passare altro tempo in sua compagnia in quel momento.
Si picchiettò un dito sul mento, arricciando le labbra con fare pensoso. «No, lasciamogli un altro po' di tempo a quei due. Se tutto è andata bene, come mi auguro, vorranno stare un altro po' per conto loro. Che ne dici se ci andiamo a mangiare una fetta di pizza al centro commerciale qui vicino? Anche se è il ventisei dovrebbe essere aperto, sempre se te non hai da fare», suggerì, scrutandomi da sotto le sue folte ciglia.
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RICOMINCIAMO/INIZIAMO (VOL.3 - COMPLETATA)
Chick-LitMatt & Meg - Ollie & Luke: due storie, completamente diverse, che si andranno ad intrecciare. Matt & Meg: una storia ancora mai davvero iniziata la loro, con alle spalle un rapporto di amore ed odio a legarli. Amano stuzzicarsi, insultarsi, prevaler...