CAPITOLO EXTRA 5 - PENSIERI (PRT.2)

2.4K 173 142
                                    

Ollie

Non lo so da dove cominciare questa storia. Vi dovrei raccontare di quando mi sono innamorata di lui, ma non credo ci sia stato un momento esatto in cui è successo. I sentimenti, a mio avviso, scorrono sul letto di un fiume di emozioni: acque impetuose che si muovono sotto correnti di sensazioni e che ti portano a sfociare nel mare dell'amore senza rendertene conto. Vi dovrei dire che mi sono innamorata dei suoi sorrisi la mattina quando mi svegliavo tra le sue braccia come in ogni storia d'amore che si rispetti, ma siamo seri: io appena sveglia a malapena so chi sono e dove mi trovo e le mie facoltà di pensiero sono ridotte al minimo indispensabile, figuriamoci se mi posso innamorare di un sorriso che neppure riesco a vedere! O vi dovrei parlare delle fantomatiche farfalle nello stomaco, che francamente se le avessi mai sentite sarei corsa al pronto soccorso per farmi visitare o avrei chiamato un disinfestatore.

No, non vi posso parlare di tutto questo. Ma vi posso raccontare di come lui abbia stravolto il mio mondo con un semplice salto giù dalle scale, strappandomi di dosso un'apatia in cui avevo voluto incastrarmi per forza pur di non sentire quel senso di inadeguatezza che la mia famiglia mi aveva cucito addosso. O vi potrei raccontare di come mi abbia insegnato a sognare volando sul dorso di un aeroplanino di carta, solcando acque scure la cui strada era rischiarata dalla sua mano intrecciata alla mia. Vi potrei parlare di come mi abbia fatto tornare a vedere il mondo con occhi diversi dalla sommità di un tetto, dove ho raccolto con gli occhi entusiasti di una bambina i miei desideri sotto forma di cristalli di ghiaccio, che sembravano fare sempre la loro comparsa quando i nostri mondi tornavano a collimare tra versi incompleti e scatti non stampati.

Ma vi dovrei raccontare anche di come ci siamo feriti. Eh sì, perché io e Luke ci siamo feriti tanto da fare male respirare. Se chiudo gli occhi e mi lascio andare ai ricordi le sento ancora le lacrime amare della sua assenza asciugarsi su di un cuscino senza sogni, quando la sua mano era troppo lontana dalla mia per potermi cullare e dirmi che sarebbe andato tutto bene. E l'ho ferito tanto anche io, non lasciandolo spiegare, non concedendomi di ascoltare. Ma è andata bene così... era giusto così. Perché per quanto possa suonare strano: abbiamo dovuto farci male per capire il giusto modo di amare. E di pugni di parole sbagliare, di schiaffi di incomprensioni mai spiegate ce ne siamo dati tanti, rischiando che i fotogrammi del nostro amore finissero per bruciare per mezzo di frasi non completate o di risposte mai date. Ma poi è tornata è scendere la notte su di noi, quella meravigliosa notte che sembrava essere stata creata principalmente per dire cose che non si direbbero il giorno dopo, quella notte in cui ci svestivamo delle nostre certezze restando nudi nelle nostre insicurezze. E come le ho amate le sue fragilità di bambino troppo spavento di restare solo in una casa vuota. Quanto le ho amate le sue rime sbagliate e le sue allitterazioni stentate. Già, io di Luke ho amato tutti i suoi pregi ma ancora di più tutti i suoi difetti.

Mi sono innamorata della sua mente, di certo non del suo aspetto, ma mi sono perdutamente innamorata di quello splendido universo costellato di metafore ed allegorie in cui raramente concedeva di entrare. Ed è stato quello che mi ha fregata dal primo momento, perché quando ti innamori di un corpo il suo calore lo puoi facilmente sostituire con quello di un altro, ma se ti infatui di un pensiero allora sei affettivamente fottuta per sempre. Perché un pensiero non può essere rimpiazzato, un mondo interiore non può essere cancellato. Attecchisce in te lentamente, mettendo radici nel tuo inconscio alimentandosi da solo senza che tu te ne renda conto attraverso i battiti del tuo cuore, che lo nutre ogni giorno fino a farlo sbocciare.

Ci sono amori che vengono urlati a squarciagola, quelli fatti per essere espressi con pathos ed enfasi, ma il nostro è stato solo un amore sussurrato tra mura che abbiamo riempito di parole e immagini del passato. Non ci ho mai creduto a quei "ti amo" ripetuti troppo spesso, banalizzandone il concetto. E non ci ho mai creduto a quegli amori raccontati con dramma ed esagerazione. Tutti fanno dell'amore un concetto astratto e di difficile comprensione con parole arzigogolate, quando invece per me non esiste nulla di più concreto come ormai sapete, perché Luke è e per sempre rimarrà la mia seconda tazzina di caffè: un'abitudine di cui però non mi stanco mai.

 Tutti fanno dell'amore un concetto astratto e di difficile comprensione con parole arzigogolate, quando invece per me non esiste nulla di più concreto come ormai sapete, perché Luke è e per sempre rimarrà la mia seconda tazzina di caffè: un'abitu...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Come avete già visto da voi non era il classico extra. Come per Luke ho avuto voglia di scrivere dei semplici pensieri di Ollie, ma prometto di tornare presto con i classici capitoli in cui succede effettivamente qualcosa. Mi auguro vi sia piaciuto ugualmente. Vi auguro a tutti una buona serata.

AL PROSSIMO PIGIAMA/MARIANGELO!

RICOMINCIAMO/INIZIAMO (VOL.3 - COMPLETATA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora