Prologo

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Skyler's POV

La vita è davvero imprevedibile. Può accaderti di tutto e tu puoi solo subire. Non puoi fare niente per scappare al tuo destino perché quando sei predestinato a certi eventi,puoi anche nasconderti,ma ti troverà. La maggior parte delle persone subisce con facilità perché sono forti,l'altra parte subisce con difficoltà perché sono deboli e io faccio parte di questa parte,quella debole. Ci sono anche persone che si trovano all'estremità tra le due parti perché riescono a essere forti e deboli insieme. Ho provato a raggiungere quell'estremità,ma più avanzavo verso essa più la terra mi risucchiava e così non c'è l'ho fatta. È fatta così la mia vita. Più cerco di essere forte più divento debole,schiacciata da tutto e da tutti...

L'incessante rumore della sveglia rimbomba nelle mie orecchie obbligandomi a coprirle con un cuscino. Le lamentele vicine mi avvisano che qualcuno non ha gradito il fatto che il suo adorato cuscino stia comprendo le mie povere orecchie. Infatti,mister lamento mi prende il cuscino dalla testa borbottando qualcosa di incomprensibile. Apro gli occhi e mi accorgo di avere la testa appoggiata al materasso con le coperte che mi coprono fino allo stomaco e i miei piedi sono imprigionati da altri. Un gomito si muove sulla mia schiena in modo frenetico obbligandomi a sollevarvi sui gomiti e solo ora mi accorgo di essere all'estremità del letto in pancia in sotto e che mio fratello mi sta appiccicato lasciando la sua parte di letto vuota,occupando quindi la mia. Alexander apre gli occhi e poi li richiude mettendosi più comodo,anche lui in pancia in sotto. Sposto il suo braccio e con i piedi i suoi. Mi metto dritta con la pancia in sopra e scalcio la coperta scoprendo anche lui. Mi guardo intorno e osservo l'armadio aperto e privo di vestiti. Il comodino al mio fianco continua a fare rumore e mi accorgo che è la sveglia. Allungo il braccio e schiaccio il pulsante che fa cessare quell'assordante rumore. Mi volto verso la parte di mio fratello e mi accorgo che il comò è spoglio e lo specchio che si trovava sopra di esso è sparito. Alla fine realizzo. Oggi è il giorno del trasloco. Scuoto Alec per svegliarlo,ma in risposta mi colpisce con il cuscino che gli avevo preso per coprirmi le orecchie. Sbuffando prendo il suo braccio e lo appoggio sulla sua schiena con il gomito. Prendo l'avambraccio e gli faccio fare un giro di 360°. Lo sento muoversi e vedo i suoi occhi spalancati.

-Ma sei impazzita?!- chiede alzando la voce di un tono.

-Ci sento,tranquillo- dico baciandogli la guancia -Muoviti,dobbiamo traslocare-

-E dovevi svegliarmi così? Sai che ho avuto un incidente a questo braccio- dice indicandolo con il mento

-Lo so,mi dispiace ma...a mali estremi estremi rimedi,no?- dico alzandomi dal letto e andando vicino alla porta dove c'è la mia valigia piena di vestiti.

-Si,ma non su di me- dice raggiumgemdomi e prendendo una maglia e un jeans dalla sua valigia.

-Come vuoi- dico andando in bagno.

Chiudo la porta alle mie spalle e inizio a vestirmi con il jeans e la maglia bianca presi dalla valigia. Papà purtroppo ha portato tutti i mobili delle nostre stanze nelle casa della sua fidanzata e quindi siamo stati costretti a mettere i nostri vestiti nelle valigie e a condividere il letto matrimoniale di papà. Ogni mattina è la stessa storia,non si cambia mai la routine.

-Muoviti Miss Arcobaleno- dice mio fratello da fuori la porta.

Mi prende sempre in giro per i miei capelli dalle punte colorate di molti colori,tipo l'arcobaleno,solo che quello splende di più e io no. Lego i capelli in una coda alta e pettino la frangetta. Il colore naturale dei capelli è biondo platino,ma gli ho colorati per vari motivi. Sospiro guardando la mia immagine riflessa allo specchio,poi apro la porta e prendo le scarpe,lasciando il bagno libero a mio fratello. Alexander è più grande di me di due anni e fa il suo lavoro da fratello maggiore alla perfezione. È sempre premuroso e se ho bisogno di lui c'è sempre,come dimostratosi in passato.

La porta del bagno si apre,mostrando Alec intento a pettinarsi,mi fa l'occhiolino,posa la spazzola e va in camera per chiudere le valigie. Facciamo il resoconto degli oggetti da prendere e alla fine prendiamo dei borsoni che riempiamo con altre cose lasciate in giro per casa. Ci infiliamo le giacche e usciamo di casa con tutte le valigie e i borsoni aspettando papà.

Finalmente arriva e ci aiuta a caricare le ultime cose in macchina. Mettiamo le valige e i borsoni nel bagagliaio e ci sediamo sui sedili posteriori. Papà si siede al posto del guidatore e,dopo aver chiuso lo sportello,parte accendendo la radio. Le note di Stiches partono e mio padre alza il volume sapendo che è una delle canzoni che preferisco. Viaggiamo verso la nuova casa così,con le note della mia canzone preferita,che alle volte sembra essere stata scritta per me,e con gli sbuffi di Alec,che preferisce ascoltare un altro tipo di musica.

Spazio autrice
Come vi sembra questo inizio? Questa è una delle mie nuove storie e ci tengo molto,quindi spero che la apprezzate veramente e che le visualizzazioni e i voti siano reali e non per farmi un piacere. Presto caricherò il primo capitolo perché questo era il prologo. Quindi tenetevi aggiornati. Ci vediamo nei commenti,bye bye!💕

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