Capitolo 39

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Skyler's POV

-Ho...ho paura,Brett- confesso. Forse più a me stessa che a lui.

-Non ti preoccupare,farò qualsiasi cosa per proteggerti- dice attirandomi a sé per la seconda volta. Cerco di ribellarmi,ma è inutile -Quanto mi sei mancata-

-Brett...-

In un secondo le sue labbra sono sulle mie. Cerco di allontanarlo,ma non ci riesco,è troppo forte per me.

Sento un rumore strano,ma nonostante questo lui non si allontana. Poi una voce molto familiare.

-Oh-

Finalmente Brett si scosta,mi volto e il mondo mi cade addosso.

-Jacob...- sono senza parole,è venuto.

Mi alzo e corro verso di lui. Circondo la sua schiena con le mie braccia e lo stringo. Titubante,mi stringe anche lui.

-Non...non è come sembra- cerco di spiegare. Lui annusice semplicemente,senza darmi una risposta.

-Hey- sussurra una voce.

Mi separo da Jacob e noto alle sue spalle Alec. Corro ad abbracciare anche lui che subito mi stringe fra le sue braccia.

-Che ci fate qui?- chiedo stupita e preoccupata.

-Siamo venuti a salvarti!- esclama sussurrando mio fratello.

-No,dovete andare via- dico

-Ma perché? Abbiamo fatto una faticaccia per venire qui! E ora ci vuoi cacciare via? Te lo scordi-

-Ma...-

-Ha ragione lei. Vi conviene andare,mia sorella non avrà pietà di nessuno. È pazza di vendetta e non esiterà a farvi del male se la intralcerete- spiega Brett alzandosi.

-Brett...che ci fai qui? Non eri...- dice mio fratello.

-Nell'ospedale psichitrico? Si,ma mia sorella mi ha sequestrato contro la mia volontà...è bello rivederti,comunque-

-Per me no,è colpa tua se...-

-La smettiamo per favore? La situazione è seria. Nonostante lui abbia fatto delle cose davvero orribili,adesso...dobbiamo cercare di andarcene e chiamare la polizia- dice Jacob con una strana calma. Si nota che si sta trattenendo.

-Non credo che ci riuscirete...Jim!- urla Adelaide sorprendendo tutti. Jim appare nella stanza con in mano delle corde -Legali!-

L'uomo avanza e in quell'esatto momento Brett fulmineo avanza e pugnala Adelaide con un coltello che non avevo visto tra le sue mani. Lo conficca nel fianco della sorella che urla di dolore e cade a terra.

-Adesso mi sono stufato,falla finita- dice abbassandosi alla sua altezza -Adelaide...questa non sei tu,la vendetta ti ha accecato. Ora devi finirla o lo farò io-

Adelaide cerca di respirare come se le mancasse il respiro,l'aria. Presto si sentono delle sirene. La polizia è arrivata. Sentiamo dei rumori e poi alcuni poliziotti entrano dentro. Sei di loro portano via Jim,Adelaide e Brett,mentre altri quattro scortano fuori me,Jacob e Alexander. Usciamo fuori e troviamo le macchine della polizia,i nostri genitori e i nostri amici. Riesco a vedere mio padre che appena ci vede fa segno a Veronica che si gira a guardarci preoccupata con le lacrime agli occhi. Aaron è vicino a Martin che sta abbracciando Twyla,sembra che stia piangendo. Ci sono anche Tylar ed Eleonor anche loro preoccupati.

-Skyler!- esclama mio padre avvicinandosi -State bene?- chiede preoccupato.

-Si- dico e lo abbraccio fortemente sentendo le lacrime scorrere silenziose.

-Venite,dobbiamo farvi delle domande- dice uno dei poliziotti.

Andiamo in questura dove ci sottopongono a un interrogatorio che dura ore. Quando il mio turno è finito,fuori vedo Brett. Solo lui. Si avvicina,tra le mani ha quello che sembra un diario,forse il suo.

-Skyler mi dispiace davvero tanto. Sia per quello che è successo in passato sia per quello che è successo in questi giorni. Per questo...voglio che tu prenda il mio diario. C'è scritto tutto,quello che ho fatto,quello che è successo...alla prima pagina c'è il mio numero di telefono,in caso tu voglia restituirmeo. Non esiterò a riprendermelo,se è questo che tu vorrai. Però voglio che tu...lo prenda e lo legga- dice porgendomelo.

-Non so che dire...- dico rigirandomelo lentamente tra le mani.

-Grazie e arrivederci?-

-Okay...grazie e arrivederci-

Mi sorride,ricambio. Ci salutiamo così e devo ammettere che sono sicura che mi mancherà almeno un pochino.

Una volta a casa,mi faccio una doccia fresca e mi infilo sotto le coperte. Qualcuno bussa alla porta.

-Avanti- dico. Dalla porta entra mio padre. Si siede sul bordo e mi guarda con occhi tristi.

-Mi dispiace Skyler...avrei dovuto esserci di più per te,invece sono stato impegnato con il lavoro e vi ho trascurato. Sono così dispiaciuto- dice triste e vedo una lacrima solcargli il viso. Prima che lui possa asciugarla,lo faccio io.

-No...sono io che avrei dovuto confidarmi con te,però non lo fatto per non preoccuparti. Sai,io ti vorrò sempre bene- dico sentendo una lacrima bagnare anche il mio viso.

-Anche io-

Ci abbracciamo e riesco a sentire la libertà. Perché si,siamo liberi adesso.


~~Spazio autrice~~
Manca il prologo e la storia sarà finita!😭😭

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