Capitolo 28

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Jacob's POV

Entriamo in un aula ancora libera. Mi siedo su un banco e aspetto che parli.

Quando non lo fa,incalzo -Allora?-

-Io...volevo...io vorrei scoprire chi siano i miei veri genitori- dice torcendosi le mani in grembo.

-E perché lo dici a me?- chiedo confuso.

-Ho pensato che...ho chiesto ad Adam e Madyson se sapessero qualcosa,ma mi hanno detto di no...e se volevo trovare qualcosa non potevo perché è impossibile e loro non possono aiutarmi. Adam deve lavorare e Madyson deve aiutare Violet per la recita scolastica- dice pronunciando il nome della sua sorellina con acidità. Da quando è nata prestano più attenzione a lei che a Eleonor.

-Va bene,ho capito...ti aiuterò io- dico scendendo dal banco.

-Grazie!- esclama slanciandosi in avanti.

Allaccia le sue braccia intorno al collo e affonda la testa nel suo incavo. A disagio la abbraccio dandole delle pacche sulla schiena. Sono a conoscenza dei suoi sentimenti per me e non voglio che si illuda,anche perché tra di noi non ci potrà essere niente se non semplice amicizia.

Aspetto che si scosti,ma quando non accenna a farlo,la sposto io. Lei si scusa e poi esce dalla classe. Io mi dirigo nell'aula di matematica e mi siedo nell'ultima fila aspettando Twyla. Dopo alcuni minuti mi raggiunge.

-Hey...di cosa stavi parlando con Eleonor?- chiede prestandomi la sua totale attenzione. Che impicciona.

-Niente di ché...problemi famigliari-

Lei annuisce. La professoressa entra in classe e inizia a spiegare un nuovo argomento. Mentre prendo degli "appunti",Twyla mi da una gomitata.

-Jacob- mi richiama sussurando.

-Che c'è?- chiedo con il suo stesso tono di voce

-Se fossi una ragazza,come chiederesti a un ragazzo di uscire?-

-Dipende dal tipo di ragazzo. Se mi dici chi vuoi invitare ad uscire,posso dirti come farlo-

-Topo da biblioteca- si limita a dire facendo spallucce.

-Beh...portagli un libro e accetterà-

-No,è un modo orribile di fare una proposta. Ti prego,sono seria.-

-Vai da lui e chiedigli se gli va di uscire,poi ondeggi la tua chioma e vai via-

-Ancora peggio. Quale parola della frase "sono seria" non hai capito?-

-La parola "seria"...e comunque non dovresti arrabbiarti,sai che sono negato in queste cose. Forse so a chi potresti chiedere. Vieni a casa mia questo pomeriggio-

Lei mi guarda confusa,ma annuisce.

~~~~~~~~~

Verso le quattro e mezza,Twyla si presenta a casa. Le apro la porta e lei entra dirigendosi in sala. Si siede sul divano e poco dopo scende Skyler.

-Perché mi hai chiamato?- mi chiede incrociando le braccia al petto.

-Allora...devi aiutare Twyla-

-In cosa?-

-Cose tra ragazze-

-E perché hai chiamato me?- chiede confusa. Ma ci è o ci fa?

-Ti sembro forse una ragazza?- chiedo irritato e indicandomi con cenno della mano che punto dalla testa ai piedi.

Lei sbuffa e va in sala. La sento salutare la castana e poi si siede. Le ragazze iniziano a parlare così vado in camera mia. Dal corridoio sento una voce.

-Non chiamarmi più,capito? Altrimenti la prossima volta chiamerò la polizia!- esclama Alec irritato.

-Tutto bene?- chiedo entrando nella sua stanza. Sussulta.

-Da quanto sei qui?- chiede portandosi una mano al petto,all'altezza del cuore.

-Da un minuto...con chi stavi parlando?-

-Con nessuno- dice sedendosi sul bordo del letto,poggiando i gomiti sulle ginocchia e nascondendo il viso tra le mani.

-Puoi dirmelo,siamo...siamo fratelli ormai- dico avvicinandomi a lui

-Certo...fratelli...- dice sbuffando.

-Dai,Alec- dico sedendomi al suo fianco.

-E che...non so...- dico affondando le dita tra i capelli e strattonandoli

-Se continui così,diventerai pelato- dico per smorzare la situazione. Lo vedo sorridere mentre gira il viso dall'altra parte e strofina le mani sui suoi jeans.

-Qualche sera fa sono andato a correre,mi aiuta a rilassarmi,e per la stanchezza sono entrato in un bar. Mi sono seduto al bancone e ho ordinato dell'acqua. Mentro aspettavo mi si è avvicinato un ragazzo e mi ha chiesto il numero di telefono. Io gli ho detto di no,ho preso la mia acqua e me ne sono andato. Sono uscito fuori e mi ha seguito. Allora ho iniziato a correre e nel mentre mi è caduto il cellulare,lui l'ha raccolto e si è segnato il mio numero sul suo cellulare e da quella sera continua a tormentarmi-

-Lo hai detto a tuo padre o a Skyler?-

-No...Jacob,io...ho paura di...di essere...hai capito,no?-

-Si,ho capito. Alec non è una cosa orribile- cerco di consolarlo

-Si,invece-

-Alec...tu sei la persona più intelligente che io conosca,sempre pronto ad aiutare il prossimo nonostante le tue insicurezze. Questo conta,non chi ami-

-Grazie- dice dopo vari attimi di silenzio.

-E di ché-

Quando sto per alzarmi,mi richiama.

-Jacob...cosa fate di solito tu e Skyler?- mi chiede. Lo guardo dritto negli occhi. Si sente escluso...

-Ultimamente ho avuto problemi con la mia ex ragazza e Skyler mi stava aiutando,niente di ché-

Lui annuisce e decido di lasciarlo da solo. Entro un camera mia e noto una piccola scatola bianca in contrasto con le lenzuola blu notte. Mi avvicino e la apro. Spalanco gli occhi e mi guardo intorno. Chi può essere stato?





~Spazio autrice~
Ecco un nuovo capitolo. Lo so che non è un granché,ma viene comunque narrato una cosa molto importante...

Chi avrà messo la scatola sul letto di Jacob? E che cosa continene?

Al prossimo capitolo,bye💜💜💜

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PS:la storia è di nuovo in classifica! Spero che mi aiuterete a scalare,è a #723 in Storie d'amore.

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