Skyler's POV
Salgo velocemente le scale e corro in camera mia. Riesco a sentire i passi di Jacob che presto si fanno più vicini e sento le sue mani sui miei fianchi e poi la morbidezza del mio letto e il peso del suo corpo sul mio. Inizio a ridere,ma mi fermo appena mi rendo conto della vicinanza. I nostri nasi si sfiorano quasi e basterebbe un minimo movimento per farli toccare e far toccare anche altro...
Jacob si sdraia al mio fianco e osserviamo il soffitto bianco come se fosse la cosa più interessante che ci sia. All'improvviso un paio di occhi verdi si fanno spazio nella mia mente.
-Jacob...sicuro che la ragazza dai capelli rossi fosse solo un'amica? Quando parli di lei riesco a vedere il dolore nei tuoi occhi- chiede continuando a guardare il soffitto.
-In effetti...non era solo un'amica,era la mia ragazza...ed è morta,purtroppo-
-Oh...mi dispiace- dico girando la testa nella sua direzione per guardarlo negli occhi,ma lui evita il mio sguardo e questo mi ferisce molto.
-Non ti dispiacere,ormai è...acqua passata...si- dice l'ultima parola quasi in un sussurro e sembra che stia cercando di convincere prima lui.
Annuisco e mi alzo dal letto andando a sedermi alla scrivania. Prendo il libro di matematica dallo zaino e lo appoggio sulla scrivania,poi mi giro a guardarlo.
-Allora...vuoi continuare a stare sdraiato sul mio letto o vieni qui e mi aiuti con i compiti?- chiedo cercando di metterlo su di morale.
In risposta mi sorride e si alza,esce dalla stanza e quando ritorna ha tra le mani la sedia della sua scrivania che mette affianco alla mia,sedendosi vicino a me. Apro il libro e inizia a spiegarmi un nuovo argomento.
___________
Il giorno seguente sono costretta a svegliarmi con non molta calma. Purtroppo non ho sentito la sveglia. Esco dal letto con un balzo e mi fiondo sull'armadio. Prendo un jeans bianco,un maglioncino nero e la mia giacca di pelle nera. Sapevo di averla da qualche parte,io non sbaglio quasi mai. Infilo le scarpe mentre vado verso la scrivania e prende lo zaino. Esco di corsa dalla mia camera e trovo sull'uscio della porta d'ingresso Jacob. Nella mente galleggiano le sue parole:"non voglio avere più a che fare con te". Ma le avrà dette in preda alla rabbia.
-Buongiorno piccolo pony. Come mai sei così in ritardo?- chiede divertito
-Non ho sentito la sveglia...ed è strano dirlo,visto il rumore che fa di solito- dico sconcertata
Lui fa un sorrisetto divertito e esce di casa. Lo seguo con la fronte aggrottata. Dove sarà Alec? Come se avesse letto nella mia mente,sorride.
-Ha un'ora di buco questa mattina,entra dopo- mi spiega.
Lo ringrazio e iniziamo a camminare verso la scuola. Una volta arrivati intravedo Martin e Aaron parlare seduti su un muretto. Saluto Jacob e mi avvicino a loro.
-Buongiorno ragazzi- dico sedendomi vicino ad Aaron.
-Buongiorno bellissima,come stai? Alec?- chiede non vedendolo
-Entra fra un'ora- spiego
Mi sorride e si alza dal muretto a causa del cellullare che ha iniziato a vibrare nella tasca della sua giacca. Si allontana facendomi rimanere da sola con Martin. Mi giro a guardarlo e noto gli occhiali dalla montatura nera calcati sul naso,in contrasto con i suoi capelli biondi.
-Da quando porti gli occhiali?- chiedo
-Da un paio di anni. Solo che non mi piace portarli e uso spesso le lenti a contatto,ma questa mattina mi sono reso conto che le avevo finite-
-Ecco perché non li portavi ieri...comunque sei molto adorabile così- dico sorridendogli
Lui mi restituisce il sorriso e inizia a guardare dall'altra parte. Seguo il suo sguardo e vedo Twyla camminare nella direzione di Jacob,che sta parlando con un suo compagno di corsi,presumo. Con la coda dell'occhio lo vedo sorridere malinconicamente e così chiedo la prima cosa che mi passa per la testa.
-Perché la chiami bambolina?- chiedo continuando a guardare Twyla.
-Devi sapere che quando eravamo piccoli,io e lei andavamo all'asilo insieme. Era una bambina bassa e un po' paffutella,ma era molto carina,oltre che dolce. Andava sempre in giro con in mano una bambola che stringeva sempre al petto. Un giorno la perse e la ritrovai vicino alla porta del bagno delle bambine,così la presi e incominciai a cercarla per restituiglierla,ma mi trovò prima lei e iniziò a dire che ero un bambino cattivo perché gliela aveva rubata. Dal quel giorno ha incominciato ad odiarmi e io ad odiare lei,anche se mi piaceva. Sembra stupido,ma mi piace chiamarla in questo modo come se facendolo possa restituirmi la bambina che mi aveva fatto sentire le farfalle nello stomaco a soli tre anni,però a lei piacciono sempre altri ragazzi e ogni volta devo farmi da parte. Ho cercato di farla ingelosire e mi dispiace se ti ho dato l'impressione di essere innamorato di te,ma...perché far ingelosire una persona che non ti calcola e che ti odia soltanto?...comunque non devi preoccuparti,tengo davvero alla nostra amicizia- conclude guardandomi verso l'ultima frase.
Lo guardo mentre osserva imbarazzato le punte delle sue scarpe con in volto un piccolo sorriso e poi guardo lei che parla animatamente con Jacob. Aaron ci raggiunge e insieme a lui ci avviamo verso l'entrata e poi ci separiamo per andare ognuno al proprio corso. Mentre sto per scendere una rapa di scale sento una voce ridere alle mie spalle. Mi giro e vedo Eleonor che lentamente mi raggiunge.
-Come va,Sky?- chiede facendomi irritare
-Non credo che ti interessi- dico scendendo di qualche gradino,ma poi mi volto -Tu...tu conoscevi la...fidanzata di Jacob?- chiedo insicura. Forse non avrei dovuto farle questa domanda.
-Quindi te ne ha parlato...e presumo che ti abbia detto anche come sia morta- dice osservandosi le unghie smaltate di rosa shocking.
-Si,ma...-
-E ti ha detto com'è morta?- dice interrompendomi.
Sto per risponderle quando sento le sue mani sul mio braccio e l'unica cosa che vedo sono solo dei gradini e poi il buio.
Spazio autrice
Ecco un nuovo capitolo. Presto andremo a conoscere il passato di Jacob che ormai sta bussando alla porta e sembra che Skyler sia intenzionata ad aprirla. Con questo al prossimo capitolo,bye bye💖Instagram:_cerisechannelwattpad_
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Prisoners
RomanceSkyler Jones è una ragazza comune,ma con un passato indelebile alle spalle. La dimostrazione sono i suoi capelli,dalle punte colorate in modi diversi in base al suo dolore. Un giorno suo padre decide di sposarsi con la sua fidanzata e sarà costretta...