Miss Fortune Pov
Nel volto di Gangplank vedo la sua totale soddisfazione per avermi piegato.
Prende altro alcool e me lo versa di nuovo sulla gamba e sul braccio facendomi urlare a scarciagola.
Lo sento ridere.
"Musica per le mie orecchie e per tutta la ciurma.
Ora hai capito chi comanda?".
"Si" rispondo a denti stretti.
Egli versa ancora l'alcool e io urlo di nuovo ringhiando.
"Si cosa?".
Stringo i pugni muovendo le catene.
Maledetto bastardo.
"Si capitano".
Il moro sorride e si avvicina a me prendendo il mio mento tra le dita.
"Non proverai più a scappare e ad uccidermi vero Sarah?" Mi chiede con tono compiaciuto.
Digrigno i denti e scuoto la testa.
"Non lo faró più".
Rilasso il corpo.
Lui annuisce e mi libera dalle cinghie.
"Alzati" ordina.
Stringo i denti e faccio quello che mi è stato ordinato.
Fa male, ma non li do ulteriori soddisfazioni.
Gangplank si muove senza degnarmi di uno sguardo e io sono costretta a seguirlo.
Di sopra è radunata tutta la ciurma.
I nuovi arrivati e gli uomini di Gangplank guardano il simbolo del capitano su tuta la gamba sinistra e le varie decorazioni marine sul mio braccio destro.
Io mi tengo il braccio da cui scola ancora sangue e non mi lascio intimidire da nessuno.
Nel momento stesso in cui GP mi ha sfiorato la pelle con il coltello ho capito che non avevo possibilità di vittoria.
Lo guardo mentre lui mi guarda con un sorriso gelido.
Lui ha il potere in mano.
Anche quando non aveva niente è stato capace di soprafarmi.
Ha sempre avuto lui tutto in pugno, tutto il potere.
Il mio cuore batte forte e il mio corpo si muove da solo.
Come faccio a oppormi a qualcosa di molto simile a un Dio?
Senza accorgermente sono in ginocchio davanti a lui.
So che lo vuole, tutti se lo aspettano, gli ho dato quello che vuole.
Egli si avvicina e mi sposta i capelli dietro all'orecchio avvicinandosi.
"Non tradirmi o giuro che la prossima volta non avrò pietà.
Ti ucciderò" sussurra.
Il mio cuore batte ancora più forte e annuisco.
"Non succederà" rispondo.
Si sposta e mi fa segno di alzarmi.
Ubbidisco.
"Benvenuta nella mia ciurma Miss Fortune".***
Dopo essermi fatto un bagno vado nella stanza di Gangplank.
Lui mi sta aspettando e io ho il cuore in gola.
Non mi sono mai sentita così sottomessa.
Ho dei vestiti nuovi che ho trovato vicino alla vasca.
Busso alla porta e quando lui mi da il permesso entro e chiudo la porta alle mie spalle.
È una stanza enorme, prima che lui prendesse il comando era la mia camera.
Basta Sarah dacci un taglio.
Gangplank sta segnando delle coordinate su una mappa di Bilgewater.
È concentrato.
Ammetto che è un bell'uomo.
Alto, possente e forte.
Ha ancora le maniche arrotolate, anche se fino al gomito si notano i muscoli.
La barba non è eccessivamente lunga è quella che fa impazzire le donne e anche me, i capelli sono spettinati, sembra strano vederlo senza cappello.
Il suo braccio sinistro(?) era fatto come quello di un automa (s.a. Si sti cazzi sono l'autrice e decido io com'è fatto anche se dovrebbe essere fatto di legno).
Aspetto che dica qualcosa e quando finalmente alza lo sguardo su di me mi sento un po intimorita.
Mi fa segno di raggiungerlo e così faccio.
Mi chiede un paio di pareri su cose che so perfettamente, lui sembra soddisfatto dalle mie risposte.
Ma non sono quì per aiutarlo, in questo sono brava ne sono sicura.
Mi siedo sulla scrivania ed esibisco uno sguardo languido.
Slaccio piano il mio corsetto facendo vedere sempre di più il mio seno prosperoso.
Lui non mi ferma, al contrario sembra interessato e ora non riesce più a distogliere lo sguardo su di me.
Gioco con uno dei fili sorridendo maliziosamente e il capitano capisce al volo.
Sono quì per questo d'altronde.
Se no perchè mi avrebbe chiamato?
Egli mi prende per il culo e mi tira su facendo scontrare la sua intimità con la mia coperta dai vestiti e poco dopo le nostre labbra.
Sento il sapore di sangue sulle sue labbra anche se non c'è, anche quando approfondiamo il bacio lo sento moltissimo.
Gangplank mi trasporta fino al letto e poi mi lascia andare facendomi rimbalzare sopra.
Sorrido maliziosamente e mi avvicino per spogliarlo.
Lo faccio piano facendo sentire il mio tocco sul suo corpo.
Deve sentire e vedere quanto sono brava.
Al contrario lui mi strappa i vestiti di dosso e poco dopo sono sotto di lui.
Ora è lui che vuole giocare un po con me, prima di farlo entrare mi stuzzica il clitoride sfregandoci su il pene.
Gemo, mi piace e lui lo sa.
Solo quando decide che non è più tempo di giocare mi penetra facendolo entrare fino in fondo.
Sento qualcosa ma credo sia solo
L'eccitazione.
Da subito lui da stoccate veloci e forti mentre continuiamo a baciarci.
Stringo la sua pelle graffiandola mentre gemo sulla sue labbra e fa lo stesso con me.
La sua mano umana mi tocca il corpo posandosi sopratutto sui miei seni.
Si stacca dalla mia bocca per mordere e succhiare i miei capezzoli.
C'è qualcosa che questo uomo non sa fare?
È qualcosa di assolutamente strabiliante.
Mentre l'altra sua mano metallica mi fa venire i brividi essendo gelida.
GP va sempre più veloce facendomi gemere sempre più forte.
Sono sempre più sincronizzata a lui e non so come puó essere, siamo entrambi molto bravi e questo ci da un senso di piacere assoluto.
Io gemo il suo nome mentre lui il mio fino a venire.
Si sposta da me spronandomi a fare qualcosa.
Quella cosa che ogni uomo ama da morire, quello in cui si sentono tanto potenti e credono di avere il controllo ma che in realtà noi donne deteniamo il controllo.
Sorrido di nuovo in modo malizioso e gli bacio le labbra per poi finire sulla mandibola, sul petto.
Deve guadagnarselo e lui lo sa.
Non do niente gratis io.
E in questo momento voglio divertirmi.
Bacio e mordicchio tutto quello che mi pare fino ad arrivare al basso ventre.
Il suo pene è di nuovo duro.
Sogghigno mettendomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio e lo prendo in bocca.
Inizio a darmi da fare e lui mi lascia fare.
Tengo una mano alla fine del suo pene per avere il pieno controllo e intanto massaggio le palle.
Ora io ho il controllo.
È troppo facile.
Gangplank cerca di trattenere i gemiti ma non ce la fa.
Sto dando il meglio, gli sto dando quello che vuole quindi è meglio che mi dia soddisfazioni.
Facendo su e giù il suo pene tocca la mia gola, ma non mi da fastidio so che quando inizio a sentire il senso di vomito mi basta amdare più piano o leccare la sua cappella per poi tornare a fare quello che stavo facendo.
Inghiotto quando mi viene in bocca.
Egli ha il respiro corto e non posso fare a meno di sogghignare per questo.
Andiamo sono una bomba e lui lo sa, per questo mi vuole tanto.
Egli si stende sul letto osservandomi mentre io aspetto un suo ordine.
"Posso andare capitano?" Li chiedo con la stessa voce di prima.
Lui mi osserva per un'attimo, in modo strano e poi dice che posso andare.
Mi inizio a rivestire quando mi chiama.
"Miss Fortune".
"Si?".
"È stato solo sesso" mi dice serio.
Ridacchio divertita.
"Anche per me, ma sappi che non sono una puttana, sono Miss Fortune" dico con tono altrettando serio prima di uscire con il suo permesso.
Raggiungo la mia stanza, la chiudo a chiave, mi svesto e mi stendo.
Prima di addormentando penso se è stato davvero solo sesso.
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Revenge
FantasyMiss Fortune e Gangplank. Chi conosce la storia di questi due personaggi di League of Legends sa che Gangplank uccise i genitori di Sarah ovvero Miss Fortune per un paio di pistole. Tentó di uccidere anche la giovane ragazza dai capelli rossi ma lei...