Capitolo 25

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Miss Fortune Pov

La mattina seguente dopo aver fatto colazione ci mettiamo in cammino.
Le cose di certo non si sono sbloccate ma ogni tanto vedo Katarina lanciare delle occhiate a Garen mentre lui sta guardando qualcos'altro.
Lui fa lo stesso mentre lei è impegnata a guardare qualcos'altro.
È Kata a cacciare nei tre giorni seguenti.
Garen sembra colpito dalle sue abilità ogni volta.
Finalmente hanno iniziato a parlare.
Forse durante la notte mentre dormivo e uno dei faceva il turno di guardia hanno chiarito, chissà.
La situazione sembra davvero migliorata, è un buon inizio.
Arriviamo a Piltover il giorno dopo.
Ci sarà da divertirsi, questa città racchiude un mucchio di problemi che anche se vengono gestiti da Caitlyn e Vi rispuntano sempre come funghi.
È ormai sera quindi cerchiamo una locanda e dopo aver parlato con il proprietario ci da le tre chiavi delle stanze.
Ci chiede se vogliamo mangiare nelle nostre stanze o se vogliamo mangiare nella sala.
Decidiamo di andare nella sala.
Ci sediamo e prendiamo in mano i menù plastificati e comincio a pensare a cosa ordinare.
Appena ho deciso mi guardo intorno,
La gente intorno a noi non sembrano esserai accorti che sotto il mantello si nasconda il principe di Demacia.
Solo il proprietario l'ha scoperto ma ci ha promesso di non dire una parola se lo pagavamo.
Ovviamente Garen ha sborsato 10 monete d'oro per cucirli la bocca.
Abbiamo scelto una bella locanda, è costosa ma il servizio sembra buono.
Il loro cibo e la carne sembra davvero buono.
Spero che anche la mia camera si intoni con il resto che vedo.
È da più di una settimana che non dormo in un letto, ne necessito.
Finito di mangiare chiacchierando di tanto in tanto ognuno va' nella sua stanza.
Mi chiudo a chiave e mi vado subito a fare un bagno rilassante.
Con Garen attorno non potevo nemmeno tuffarmi nel fiume nuda o cambiarmi indisturbatamente.
Avere un uomo di un'altra nel gruppo è dura e snervante.
Mi chiedo se stanotte succederà qualcosa tra quei due.
Stasera Garen ha persino pagato la cena alla rossa a sua insaputa e non credo sarà l'ultima volta che lo farà.
Quando lei lo scoprirà ci sarà da divertirsi.
Dopo il bagno rilassante crollo sul letto matrimoniale e anche se tengo le pistole accanto a me prima di addormentarmi ho uno strano brivido, una strana sensazione.

Katarina Pov

Dopo la cena che ci hanno servito mi sento finalmente piena e soddisfatta.
Mi piace cacciare ma farsi servire senza faticare è tutta un'altra cosa.
Dopo aver fatto un bagno veloce mi metto a pulire e ad affilare le mie daghe.
Sono quasi le due ma non mi è ancora venuto sonno.
Siamo arrivate tardi alla locanda e c'erano poche persone in giro spero che nessuno ci abbia seguito, voglio passare una notte tranquilla a dormire.
Sento bussare alla porta.
"Posso entrare?" Sento bisbigliare.
È Garen.
Mi alzo e apro la porta.
Il principe di Demacia indossa ancora il mantello e i suoi vestiti.
"Entra".
Non se lo fa ripetere e sguscia dentro.
Chiudo a chiave e lo guardo alzando un sopraciglio.
"Che cosa ci fai quí?" Chiedo.
Egli si toglie il cappuccio e sorride.
Quel sorriso dolce che mi ha fatto innamorare di lui.
"Mi mancavi" esclama tranquillamente.
Che dovrei dire ora?
Anche tu? Tu no?
Durante i miei turni di guardia negli ultimi sei giorni lui è restato sveglio con me.
Il primo giorno senza dire una parola, il secondo abbiamo scambiato qualche parola, il terzo abbiamo iniziato a parlare, il quarto abbiamo chiarito.
Gli altri due giorni ci siamo per come dire normalizzati.
Non mi fido ancora di lui ma provare a essere amici per ora non mi sembra una brutta idea.
"Mi ero abituato a parlare con te durante la notte, sembra strano ora" dice avvicinandosi.
Già, anche a me pare cosí.
Forse dovrei dire anche io qualcosa?
Si, sarebbe decisamente meglio.
"Quindi in poche parole ti mancavo e ti sei intrufolato nella mia stanza per parlare tutta la notte?" Dico ruotando gli occhi sorridendo.
Egli sorride e scuote la testa divertito.
"Non pensare male, non ho intenzione di fare cose con te.
A meno che tu voglia".
Ridacchio.
Li piacerebbe glielo leggo in faccia.
Perchè non stuzzicarlo allora?
"D'accordo allora, sdraiati signorina e parliamo".
Il castano sembra divertito dalla mia esclamazione.
Si leva il mantello e si sdraia sul letto appoggiando la schiena al muro.
Mi levo i vestiti rimandendo in intimo e mi siedo riprendendo le daghe per affilarle.
Con la coda dell'occhio vedo gli occhi sbarrati del principe di Demacia.
Avevo detto che sono una tipa vendicativa?
Mi ha dato l'occasione per stuzzicarlo, non potevo non coglierla.
"Allora? Non volevi chiacchierare?" Chiedo guardandolo fintamente perplessa.
"Ecco... tu vuoi restare... cosí?" Mormora appena.
"Beh certo.
Se hai qualcosa in contrario quella è la porta" dico tranquillamente.
Il castano sospira, sembra nervoso, sono contenta.
"No, no è solo che sei...
Beh mi stai distraendo" le ultime parole le ha dette con tono decisamente seccato.
Scoppio a ridere, mi sto divertendo un mondo a vederlo in difficoltà.
"Guarda da un'altra parte allora".
Egli mi fulmina con lo sguardo, ha capito che mi sto solo divertendo.
"Sei impossibile Katarina" esclama con tono offeso.
Mi sdraio lasciando le daghe accanto a me e mi metto sotto le coperte accanto a lui.
"Sai che sono molto vendicativa e tu l'hai fatta bella grossa" mormoro.
Egli annuisce.
"D'accordo.
Stuzzicami quanto vuoi, non ti toccherò finchè non me lo dirai tu".
Sorrido e sento le guance scaldarsi.
Mi piace, sono pazza di lui ma non sarà questa la notte in cui faremo davvero pace.
Parliamo davvero.
Di tutto come le scorse notti finchè non ci addormentiamo l'uno accanto all'altra.

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