Revenge

Capitolo 24

Miss Fortune

Per ore ed ore rimaniamo in silenzio.
Resto vigile ascoltando i rumori della foresta nient'altro.
Viaggio tra Kata che è in teta al gruppo e Garen in fondo.
Anche se non ci siamo mai fermati Garen non si è mai lamentato, ha sempre avuto lo sguardo fisso su Katarina.
La guardava con timore e con rimorso.
Katarina del resto aveva avuto lo sguardo duro per tutto il tempo.
Alla fine del pomeriggio abbiamo superato il serpentine river.
Ci stiamo dirigendo verso Piltover ma ancora Garen non lo sa, lui non sa niente.
Continuamo il nostro cammino fino a che diventa impossibile camminare con il buio.
Quindi ci sistemiamo e accendiamo un fuoco.
Mangiamo qualcosa mentre restiamo in silenzio.
Sta diventando insopportabile, possibile che nessuno dei due vuole fare la prima mossa?
"Faccio io il primo turno di guardia" esclama il castano appoggiando la schiena sul tronco dell'albero vicino.
La rossa sembra avere da ridire.
"Chi ci dice che appena ci addormenteremo non arriveranno Noxiani per ucciderci?
Sai mentire bene da quello che ho visto" sbotta in modo velenoso.
Garen incassa il colpo.
"Non ho chiesto il tuo permesso e se vuoi stare quì a sorvegliarmi fai pure" dice con tono fermo il principe.
La donna dagli occhi verdi sembra ancora infastidita.
"Fa un po' come ti pare.
Tanto l'hai sempre vinta in qualche modo principino".
Non lo lascia ribattere che sale su un albero e si sdraia su un ramo spesso insieme alle sue daghe.
Alzo gli occhi al cielo divertita.
Voglio vedere per quanto andrà avanti questo rapporto di confittualità e odio tra i due.
"Bene, svegliatemi quando ricominciate a scannarvi" dico sarcasticamente mettendomi comoda per dormire.
Sento un rumore infastidito proprio dal ramo in cui sta Kata e sorrido di nuovo divertita mentre vedo Garen ruotare gli occhi alla mia battuta.
"Il secondo turno è mio Demaciano" dico concludendo la conversazione.

***

Non ci vuole molto per svegliarmi, appena sento una mano sulla spalla apro gli occhi e stringo il braccio del principe guardandolo in modo truce per poi rilassarmi.
"Tocca a te" mormora.
Annuisco.
"Tutto apposto?" Chiedo mentre Garen torna al suo posto.
Lui annuisce.
"Dove siamo diretti?".
"Piltover" rispondo "Ogni volta che ci vado trovo sempre qualche lavoretto".
Egli annuisce.
"Conosci Caitlyn quindi?".
"Leggermente si e tu?".
"Un po'" risponde con sguardo assente.
Passano i minuti e Garen sembra intenzionato a restare sveglio.
"Perchè lo hai fatto?
Perchè le hai mentito?" Mormoro guardandolo negli occhi.
Sembra che la domanda non lo sorprenda.
"Perchè eravamo nemici, ho deciso che era sbagliato, ho deciso che mia sorella aveva ragione.
Ho seguito la mia testa lasciando perdere il cuore.
Mi ha straziato il cuore dirle quelle cose, lei è tutto per me.
Il periodo in cui siamo stati insieme è stato il più bello della mia vita.
Quello più reale, quello lontano dalla mia realtà da principe" mormora sincero.
Sospiro.
"Lei ti ama così tanto...
Forse come tu ami lei.
Ma ci vorrà del tempo.
Ha perso tutto per te e tu le hai voltato le spalle.
Le avresti ferita di meno uccidendola" dico con tono duro.
Sembra che le mie parole l'abbiano toccato profondamente, sa che sto dicendo la verità, una pugnalata sarebbe stata meno dolorosa.
"Per questo sono quì con voi, voglio farmi perdonare.
Non approvo quello che fate ma vi guadagnate così da vivere.
In un certo senso vi ammiro.
Conosco la tua storia e la sua, vi state riprendendo il rispetto della gente e vi state facendo un nuovo nome, sopratutto tu".
Annuisco guardando l'erba e penso a Gangplank.
Chissà cosa starà facendo...
"Perchè ti ha lasciato andare Gangplank?".
Alzo di nuovo lo sguardo e sospiro.
"Mi ha detto che mi amava, mi ha detto che non sopportava più questa situazione"mormoro piano.
Ci ho pensato tanto in questi mesi ma non ho mai pensato che fosse la verità, non ho mai pensato di tornare da lui.
"È quello che dicono in giro.
Intendo che ti ama.
Avete passato tanto tempo insieme, anche quando non ti faceva del male passavate del tempo insieme.
Avete instaurato un rapporto odio e amore secondo me e secondo me lo pensa anche Katarina" esclama bevendo poi dalla borraccia.
Sospiro.
"Come posso fidarmi di lui?
È l'uomo più spietato e infido che abbia mai conosciuto.
Come posso pensare che non sia un'altro dei suoi giochetti?
Anche se provassi qualcosa sarebbe impossibile per me accettarlo o fare qualcosa al riguardo perchè lui è Gangplank, il pirata più temuto di Runeterra" dico gelida.
"Al cuore non si comanda ricordalo.
Arriverà un momento in cui vi ritroverete schiena contro schiena a combattere tu per difendere lui e lui per difendere te.
Noi uomini siamo stupidi, siamo stronzi e insensibili ma quando arriva la donna che riesce a stregarci tutto cambia.
Buonanotte Sarah" dice chiudendo la questione.
Si appoggia contro il tronco dell'albero e chiude gli occhi.
Dopo qualche minuto sembra si sia addormentato.
Penso alla nostra conversazione e penso che almeno il 10% sia vero.
Ho il terrore che abbia ragione.
Vago tra i miei pensieri fino a quando vedo che è il turno di Kata di fare la guardia.
Salgo sull'albero e la chiamo piano.
Lei si mette subito a sedere e annuisce scendendo dal ramo atterrando come un felino.
Scendo anche io e mi sdraio guardando il cielo ancora stellato.
"Ho sentito tutto" la sento mormorare.
Mi giro e la guardo.
Ha le guance leggermente rosse e un piccolo sorriso fra le labbra.
Sorrido, Katarina che arrossisce per un uomo, questo si che è divertente, ma anche dolce.
"Lo perdonerai?" Chiedo rigirandomi.
La sento ridacchiare.
"Chissà.
Ma sicuramente mi vendicheró per bene e se ci sarà ancora dopo tutto saró felice".
Scoppio a ridere.
"Non possiamo permetterci di essere dolci e comprensive io e te eh?" Dico ironicamente.
"Esattamente.
Siamo donne forti sopravissute a troppe cose per farci abbattere da qualcosa così stupido chiamato amore".
È vero, non è ammissibile da parte nostra.
"Andrà bene vedrai" dico riferendomi a lei.
"Anche per te" mormora.
Rimango immobile scettica e infastidita dai miei pensieri.
Alla fine il sonno prevale e mi addormento.