Capitolo 27

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Miss Fortune Pov

Non riuscivo a dormire.
Da settimane pensavo a Gangplank, pensavo a cosa stesse escogitanto.
Tutto questo senza informarmi.
Non potevo e non dovevo.
Dovevo fare quello in cui ero più brava:
Nascondere i miei sentimenti.
Ma questa notte era diversa, diversa dalle altre.
Uno stato di angoscia non mi faceva riposare e anche se avevo bisogno di parlare potevo solo uscire e stare con me stessa.
Avevo sentito i gemiti di Katarina e Garen appena uscita dalla mia stanza.
Anche se si sentivano pochissimo li sentivo e anche se mi trovavo in questo stato non potevo non essere felice che finalmente la Noxiana si fosse sciolta.
Che avesse perdonato il principe di Demacia.
Porto le mie pistole nella cintura, non esco mai senza.
Queste settimane sono state difficili.
Caitlyn e Vi sono difficili da gestire e siamo incappate in molti litigi.
Ma sono brave persone, niente a che vedere con la gente di Bilgewater.
C'è davvero poca gente in quell'isola di cui ci si puó davvero fidare.
Chiudo la mia stanza a chiave ed esco dalla locanda passeggiando per la città.
Anche se è notte la città non sembra accorgersene.
Inconsciamente ascolto le notizie dei forestieri.
Ne ascolto molte e ascolto anche quelle di Gangplank.
Non riesco a fare un passo prima di sentire tutto.
È frustrante ma sapere è importante.
Devo, è una necessitá.
Rimango sconvolta quando sento qualcuno dire che Gangplank è stato sconfitto da Pyke.
Che quest'ultimo abbia fatto a pezzi lui e la sua ciurma.
Sento tremare le ginocchia e subito dopo ho attaccato il corpo dello straniero sulla colonna di una casa.
Il suo amico rimane fermo quando gli punto la pistola al cranio.
"È vero quello che hai detto?!
Gangplank è stato sconfitto? Lui è morto?!" Sibilo.
Egli annuisce freneticamente.
"Ne stanno parlando tutti da giorni.
Pyke sembra essere stato più furbo di lui, è cosí che lo ha sconfitto".
Sono arrabbiata, anzi furibonda.
"Dimmi come è morto.
Non mi stai dicendo niente" sbotto.
"Sappiamo solo questo, te lo giuriamo.
È tutto vero.
Il re dei pirati è stato sconfitto" dice l'altro.
Capisco che stanno dicendo la verità ovvero che non sanno altro.
Devo scoprire se è la verità cosí li lascio andare e mi dirigo alla centrale di polizia dove Caitlyn stasera è di turno.
Spalanco le porte della centrale e mi dirigo verso il suo ufficio non ascoltando nessuno.
La trovo fuori a parlare con un suo collaboratore.
"Caitlyn è vero?
Gangplank è stato ucciso?!" Sbotto incurante di quanto casino sto facendo.
Ella per un secondo mi guarda confusa, poi mi fa un cenno di entrare nel suo ufficio ed entra scusandosi con il tizio di cui non so il nome.
"Allora è vero?" Ripeto con tono gelido.
"Si, è vero" risponde.
"È stato ucciso da Pyke".
Non ci posso e non ci voglio credere.
Lui è invincibile, lui non può essere stato sconfitto.
Caitlyn mi spiega quello che è successo e mi vengono i brividi a sentire una storia cosí sanguinosa.
"Mi dispiace Sarah.
So che lo amavi" mi dice alla fine.
Io non lo amavo, io lo odiavo talmente tanto da amarlo.
"Lui... lui è morto" dico più a me stessa anche se sto parlando ad alta voce.
Sono sconvolta.
Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato.
"Non c'è tempo per pensare a questo ora.
È stato meglio cosí.
Era un uomo terribile, non ha mai avuto pietà di nessuno".
Si, lo era.
Ha avuto pietà per me.
Si lui l'ha avuta.
"Darius sta marciando verso la mia città per uccidere Katarina.
Dovete andarvene, la mia città non sarà il campo di battaglia di due Noxiani che vogliono farsi la guerra".
"Siamo solo in tre, dovremmo scappare?" Chiedo ancora in stato di shock.
Ella scuote la testa.
"Garen lo sa già da qualche giorno e fuori dalla città c'è il suo esercito pronto ad aspettarvi.
Lui vi fornirà tutto quello che vi serve.
Io e Vi non possiamo aiutarvi.
Vorremmo ma abbiamo già questa città da gestire.
Non possiamo permetterci di morire" dice con tono duro.
Annuisco, lo capisco benissimo.
"Combatterò con lei.
È giusto che io lo faccia".
Cait sorride soddisfatta.
"È stato un piacere avervi quí.
Spero che sopraviverete alla battaglia".
Ci stringiamo la mano.
"È quello che spero".
Esco dal suo ufficio e mi dirigo verso la locanda.
Garen forse sa che è l'ultima notte che passerà con Katarina in pace.
Lei domani scoprirà tutto e non ci sarà spazio per il loro amore, solo per la battaglia che verrà.
L'esercito di Darius non è cosí vicino a Piltover.
Darius vuole fare sapere a tutti che ucciderà la donna che ha ucciso suo fratello.
Non ci saranno imboscate solo uno scontro sanguinoso in cui rimarrà solo uno dei due.
Non so se lui sappia che abbiamo Garen dalla nostra parte, ma i Noxiani non sono cosí stupidi.
Metto da parte Gangplank e la battaglia quando arrivo nella mia stanza.
Devo solo riposarmi.

Miss Fortune

Apro gli occhi e Garen non c'è.
Ci sono solo io sola in questo letto che abbiamo condiviso questa notte.
I ricordi mi sommergono e finisco per sorridere come un ebete.
Ma ora Garen dov'è?
Mi guardo intorno.
I suoi vestiti sono spariti e sento l'ansia iniziare a divorarmi.
Mi alzo di scatto e comincio a vestirmi, radunando le mie cose.
Non ci posso credere, me l'ha fatta un'altra volta.
Sono una vera idiota.
Sento aprirsi la porta e vedo Garen entrare con un vassoio pieno di cibo.
Sospiro e quasi non li salto addosso per prenderlo a pugni.
"Hey non volevo svegliarti, volevo portarti la colazione a letto" dice dolcemente.
Annuisco e mi siedo sul letto.
Egli mi raggiunge appoggiando il vassoio vicino a lui.
"Che ti succede?" Mi chiede preoccupato.
"Pensavo che tu te ne fossi andato" do sfogo ai miei pensieri e cosí glielo dico.
Alzo lo sguardo che poco prima avevo abbassato e sento le sue labbra sulle mie.
"Ti avevo promesso che non me ne sarei più andato".
Annuisco.
"Scusa".
Sospiro.
"È che non ti ho visto, e... e ho pensato al peggio" mormoro.
Capisce la mia preoccupazione, glielo leggo nel suo sguardo, lui capisce perchè l'ho pensato.
"Mi dispiace, avrei dovuto lasciarti un biglietto.
Sono un vero idiota".
Faccio un bel respiro e sorrido leggermente.
"Non importa.
Sei rimasto".
È questo che importa.
Un'altro bacio, non ne ho mai abbastanza.
Mangiamo parlando di tanto finchè non finiamo e Garen si avvicina a me.
"C'è una cosa che devo dirti.
Ricordi che ieri sera ti avevo detto di Darius?".
Annuisco.
"Lui sta arrivando.
Sta arrivando con il suo esercito.
Viene a vendicarsi e abbiamo solo due giorni per prepararci allo scontro".

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