Capitolo 16

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Miss Fortune Pov.

Torniamo sulla nostra nave e festeggiamo.
Quella più contenta è Katarina che si da alla pazza gioia.
Ci finisco di nuovo a letto e mi va bene cosí visto che anche io sono ubriaca.
Tanto non è importante, è solo divertimento.
Stiamo festeggiando.
Questa volta Gangplank non c'è, è restato al timone.
Dovevamo assolutamente allontanarci da quella zona, se i Noxiani avessero saputo la verità sarebbe scoppiato un grande casino.

***

Il nostro risveglio è un po' strano, o forse strano è un eufenismo perchè quando saliamo sul ponte è pomeriggio tardo.
Ma questa non è la cosa più strana.
È trovare Garen che parla con Gangplank a rendere strana la situazione.
Katarina sembra che voglia scendere dalla nave il più fretta possibile.
Ci troviamo a Ionia a quanto pare.
"Che cosa ci fai tu quì" domanda la rossa.
Gangplank e Garen si girano verso di noi.
"Ciao Katarina" saluta il principe demaciano alla rossa con tono serio.
La Noxiana serra la mascella.
"Ho chiesto cosa ci fai quì" dice gelida.
"Che cos'hai nel cervello? Perchè ti sei messa a fare tutto questo casino?".
Kata fa qualche passo in avanti.
"Non credi che questi sono fatti miei?
Stai perdendo il tuo tempo quì, ho fatto quello che mi andava di fare e così farò quando scenderò da questa dannata nave" sibila.
Uh, la situazione si sta scaldando.
"Quanto pensi ci vorrà prima che tutta Noxus venga a sapere quello che hai fatto? Sarai ricercata dalla tua gente anche peggio di ora!
Lo sai che mi importa di te!".
Ella conficca i suoi pugnali sul pavimento di legno, ha gli occhi inniettati di sangue.
"Sono stata esiliata per essere stata con te! È tutta colpa tua! Non posso tornare a casa mia a causa tua.
Era tutto perfetto prima che arrivassi tu.
A te non importa nulla di me lo comferma il tuo comportamento!" Sbotta furiosa.
Garen rimane di stucco dalle sue parole.
Spero che capisca che Kata ha ragione.
È rimasta con niente a causa sua.
"Lo sai che non è vero.
Sai che non posso portarti con me.
Rimani una Noxiana il mio popolo non approverebbe".
Vorrei dire qualcosa ma so che Kata non vorrebbe che mi mettessi in mezzo.
Guardo Gangplank, non mi ero accorta che mi stesse guardando.
Gli lancio uno sguardo di rimprovero per quello che ha fatto ma lui alza gli occhi al cielo.
Mimo con le labbra tali parole "non dovevi metterti in mezzo sei proprio uno stronzo".
Lui mi ignora e torna a guardare la scena.
Così faccio io.
"Rimango una criminale giusto, una taglia gole.
Eppure ti sei fatta questa Noxiana e sembra che non ti sia dispiaciuto per niente!
Ti ho già detto come la penso, hai sbagliato a venire quì, non voglio avere niente a che fare con te" dice con sarcasmo e rabbia.
Tradotto mi hai spezzato il cuore.
Lui è il principe di Demacia se solo volesse potrebbe rendere Katarina la sua regina.
Ma non lo fa perchè Garen si preoccupa troppo delle regole e del suo popolo.
Reprime i suoi sentimenti per qualcosa di più grande.
"Sei stata una mia amante te l'ho già detto.
Niente di più.
Sono quì per caso.
Avevo degli affari da sistemare a Ionia.
Chi se lo sarebbe aspettato di trovare la nave di Gangplank con Katarina sopra?".
Allora quì l'unico stronzo senza cuore non è solo Gangplank, anche Garen non scherza.
Vorrei spaccarli la faccia perchè ormai Kata è diventata un amica ma so che lo farà lei.
Riesco a vedere che si sta trattanendo a fatica.
Ella riprende i pugnali che aveva conficcato a terra e li rimette nella cintura con calma.
"Siamo apposto così allora".
Va a prendere le sue cose e dopo qualche minuto torna su.
"Tu hai avuto il tuo compenso" si rivolge al capitano.
Lui annuisce.
"Dimentica quello che ti ho detto, stammi bene Miss Fortune" mi dice con voce leggermente tremante.
Annuisco.
"Anche tu..."
Senza dire altro scende dalla nave e la vedo allontanarsi.
Ha il cuore spezzato e ha avuto il coraggio di uscire a testa alta da questa situazione.
L'ammiro.
Al posto suo avrei fatto un gran casino.
"Complimenti ad entrambi.
Siete dei grandissimi figli di puttana" sibilo a quei due.
"Prova a ripeterlo" dice il capitano.
"Davvero vuoi che lo faccia? Perchè devi essere sempre così malvagio?
Lei non centrava nulla, hai avuto quello che ti spettava e ora lui è quì" guardo Garen "e tu... Dici di essere uno dei buoni.
Ma non è affatto così.
Non so se lo hai fatto apposta a comportarti così o se la ami davvero ma in ogni caso dovresti essere preso a pugni.
Ha rischiato tutto per te e te ne esci che era solo un amante.
Cos'è stata per te? Una puttana?
Sei imperdonabile.
Spero davvero che la tua nave affonda mentre torni nella tua bella città luccicante e angelica" sbotto furiosa.
Lo sguardo di Garen è severo.
"Non sono affari tuoi Miss Fortune.
Sempre meglio di quello che sei tu ora.
Quanto è bello essere sottomessa ogni giorno dal tuo nemico numero uno?
Dimmelo perchè tutta Runeterra ride di te".
Sono fuori di me.
Le mie parole hanno avuto effetto ma le sue sono state molto peggio.
Calma devo stare calma.
Me lo ripeto ma il coltello nella mia cintura è così vicino e Garen lo è altrettanto.
"Sempre meglio che essere un vigliacco" sibilo.
Egli ride.
Le mie gambe si muovono da sole, scatto verso il moro e gli punto il coltello alla gola.
Non ha neanche il tempo di estrarre la spada.
"Sarah" sibila il capitano.
"Ma guardati, non meriti quello che hai.
Questa bella armatura, il tuo ruolo.
Sei a dir poco indecente.
Non sei nella posizione di giudicare nessuno".
Mi allontano.
"Gangplank sarà malvagio ma lui mostra il vero se stesso a tutti.
Mentre solo noi quattro sappiamo chi sei davvero.
Non meriti di diventare re".
Mi sono sfogata sono soddisfatta.
Garen sa che ho ragione.
"Ora sai cosa ti aspetta" sibila il capitano.
Annuisco.
Le mie parole hanno avuto un peso.
Garen avrebbe potuto farmi giustiziare volendo.
L'ho attaccato.
Può ancora succedere ma questo dipenderà da Gangplank.
"Si capitano".
Mi allontano lanciando un ultima occhiataccia a Garen.
Scendo le scale e mi dirigo verso l'ufficio di Gangplank.
L'ho presa sul personale ma non potevo starmene zitta.

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