I sette membri del gruppo, ormai famoso in quasi tutto il mondo, convivevano da tre anni ed erano come una grande famiglia in senso letterale del termine:
Namjoon e Seokjin erano considerati i genitori di quelle cinque piccole pesti, il primo per la carica da leader andando sempre a ristabilire l'ordine in tensioni interne, il secondo, invece, essendo il maggiore tra tutti badava loro come fa una mamma con i suoi cuccioli.
Poi vi era il "figlio maggiore", Yoongi, apparentemente calmo e disinteressato, ma che in realtà guardava tutto e tutti sott'occhio, analizzando e, qualora fosse necessario, sghignazzando di gusto per le strane teorie che elaborava e riferiva solo ad Hoseok e Jimin.
Hoseok, invece, rappresentava il sole del gruppo. Era la luce, l'energia, la fiamma che faceva ardere i cuori degli altri membri solo attraverso dei passi di danza.
Jimin era la classe, l'eleganza, l'amore che univa le sette anime diverse. Jimin avrebbe messo sempre loro al primo posto, avrebbe dato tutto se stesso: era l'emotività fatta a persona.
Taehyung invece era il più stralunato di tutti. Può sembrare un controsenso ma, anche se aveva sempre la testa tra le nuvole, i suoi piedi erano ben saldi al suolo.
Era il caos in senso buono: lui spezzava la monotonia con i suoi scherzi, la sua risata, i suoi giochi, la sua fantasia. Sapeva sempre trovare il buono in ogni cosa ed era una pila elettrica, sempre in movimento, sempre alla ricerca di avventure e di cose da fare.
Non ammetteva la noia.
Riusciva in qualche modo ad evitare che la routine quotidiana prendesse il sopravvento e facesse impazzire gli altri.
Ed infine vi era il più piccolo, Jungkook "il Maknae d'oro": così venne soprannominato per la sua capacità di essere perfetto in tutto. Sapeva davvero fare qualsiasi cosa, aveva coraggio da vendere e forze nascoste dentro il suo corpo, fragile solo all'apparenza.
Lo consideravano il migliore in qualsiasi campo ma lui non ci credeva, troppo preso a pensare di dover migliorare ancora, ancora e ancora. Il perfezionismo di Jungkook lo stava lentamente divorando ed esaurendo.
Il gruppo era affiatato e non solo artisticamente.
Erano tutti uniti tra loro in egual misura, salvo qualche rapporto un po' più stretto tra i cosiddetti "vicini di età". In ogni caso alla base della loro amicizia vi era il rispetto reciproco, cosa che apprezzava molto Jungkook ritenendola l'arma segreta per il successo.---------------------------------------------------------------
Poiché è un capitolo di passaggio a breve pubblico anche il 5° capitolo! L'ho voluto abbellire con le gif 💟
Inoltre volevo ringraziarvi per star leggendo e volevo dirvi di non smettere perché vi assicuro che tra qualche capitolo inizia a farsi più interessante, abbiate pazienza :(
Scrivendo questa storia mi sono accorta che avrei potuto far di meglio, per questo le prossime storie che scriverò saranno più curate (almeno ci provo) . Si, sono molto autocritica non so se lo avete notato ahahaha
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"You made me again." |VKOOK/KOOKV|
FanfictionJungkook deve scrivere un pezzo per il nuovo album ma è in totale crisi e confusione. Sentirsi "anormale" è ciò che ha sempre terrorizzato il membro più piccolo dei BTS, a differenza invece di Taehyung, il quale sembra essere sempre in pace con se s...