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<<Bene Jungkook, o la va o la spacca>> si disse allo specchio il maknae sistemandosi la camicia nuova che aveva comprato apposta per la serata a venire.

Il suo riflesso ormai era completamente cambiato: non era più quel ragazzino impaurito, ossessionato dal giudizio degli altri e in perenne crisi con la sua stessa personalità. Più si guardava e più si sentiva diverso, rilassato e, sorprendentemente, sicuro della propria immagine.

Poi sciolse le bende che ancora ricoprivano la sua mano destra ed osservò le ferite rosse sulle proprie nocche "I segni della lotta, i segni della vittoria."

I suoi pensieri vennero interrotti dal leader che lo invitava a raggiungere gli altri poiché il pulmino era già arrivato sotto casa loro: mancava meno di un'ora alla loro prima esibizione del nuovo album.

Quel giorno Jungkook era stato tutto il tempo fuori per scaricare l'ansia e l'adrenalina: era andato a correre, poi a mangiare in una trattoria ed infine era ritornato a casa e, con tutta calma, si era andato a fare una doccia lunga e rilassante dove i pensieri scivolarono via come l'acqua bollente che gli scorreva sul corpo: il maknae si era prefissato di riconquistare definitivamente il cuore di Taehyung quella sera.

In contrapposizione a Jungkook vi era Taehyung il quale, invece, era rimasto tutto il giorno a casa sotto le lenzuola: non solo aveva la preoccupazione dell'operazione della madre, ma il maknae non era più al suo fianco per dargli quella forza che, mai come quel giorno, gli serviva, almeno per alzarsi dal letto. Così trascorse la giornata tra incubi e risvegli bruschi dati dalla sete e dal bisogno di andare in bagno. Solo verso le 18:00 decise di alzarsi e di darsi una sistemata per non apparire "troppo morto" alla serata imminente, la quale doveva essere motivo di festa.

Il primo contatto visivo, ma anche fisico, che ebbero i due maknae quel giorno, avvenne solo quando si ritrovarono seduti vicini in macchina: Jungkook prese la mano dell'altro e la strinse forte, incurante della reazione che avrebbe potuto avere il biondo. Taehyung, però, non oppose resistenza, anzi, lasciò che quella stretta gli desse tutta la forza di cui aveva tanto bisogno mentre continuava a guardare il cielo che si stava schiarendo a poco poco: si sentiva proprio come il tempo in quel momento, era quasi in procinto di piovere ma, poi, le nuvole avevano deciso di lasciar posto al chiarore della luna e delle stelle, e di rimandare quello che sarebbe stato uno degli ultimi temporali prima dell'arrivo dell'estate. Era questo l'effetto di Jungkook: con una sola mano aveva mandato via il grigiore di quella giornata, ma non poteva, - e non voleva, - farglielo capire.

Arrivarono a destinazione quindici minuti prima dell'inizio dove le truccatrici diedero un'ultima ritoccata ai ragazzi, soprattutto a Yoongi e al suo livido sospetto, e a Jungkook e alle sue nocche arrossate. Fortunatamente le varie estetiste erano esperte e fecero un lavoro coi fiocchi riuscendo ad evitare possibili domande scomode dei giornalisti.

Anche se si erano tenuti per mano, i due ragazzi non si scambiarono nemmeno una parola, nemmeno all'inizio della serata dove i vari membri si incoraggiavano a vicenda.

<<Finalmente l'album "Wings" è uscito! Avete già visto il loro nuovo video?>> parlò il presentatore al pubblico che acclamava i ragazzi già da qualche ora.

<<Stasera avrete l'opportunità di vederli dal vivo proprio nella coreografia "Blood, Sweat and Tears"! Ecco a voi i B-T-S>>

A quelle parole i ragazzi uscirono da dietro le quinte ed iniziarono subito a cantare e ballare sotto i cori delle Army impazzite: ne avevano passate così tante in quel periodo che quella coreografia si stava trasformando in una sorta di sfogo a tutte le ansie e le preoccupazioni accumulate.

&quot;You made me again.&quot; |VKOOK/KOOKV|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora