<<Siamo in arrivo a "Seoul". Termine corsa del treno.>>
La voce meccanica dell'altoparlante svegliò di soprassalto il piccolo Jungkook il quale, poi, stiracchiando gambe e braccia prese un respiro profondo. "Ok Jungkook, ora non si torna più indietro!"
Nel frattempo gli altri membri si erano già tutti svegliati e si ritrovarono attorno il tavolo della cucina per fare colazione: i loro visi erano cupi, i piatti pieni..solo Jimin sembrava essere l'unico ottimista.
<<Ragazzi sono sicuro che tornerà! Si, tornerà!>> lo ripeteva ogni giorno per sostenere il gruppo ma, in realtà, non voleva credere che uno dei suoi amici più cari abbandonasse la famiglia che, ormai, costituivano. E allora continuava a dirlo, più a se stesso che agli altri: <<Vedete che torna!>>
In quei giorni, fortunatamente, erano in pausa "pre-debutto" così riuscirono a non farsi vedere in giro con un membro mancante e avere il tempo per trovare una soluzione ed una spiegazione.
Yoongi era distrutto. Non dormiva più, le sue occhiaie, ormai, avevano preso il colore del livido sullo zigomo che non decideva a guarire; era questo il peso della colpa: non riuscire più a riposare sereni e perdere ciò che aveva di più prezioso al mondo, il sonno.
Hoseok, invece, non indossava più il solito sorriso coinvolgente, la sua caratteristica, la sua personalità..si era spento completamente.
E Taehyung? Lui non usciva dalla propria stanza da due giorni. Se ne stava lì a giocare alla playstation con le cuffie a palla nelle orecchie per zittire i pensieri ma questi, purtroppo, erano troppo forti: egli si ritrovava sempre a lacrimare di fronte il televisore mentre premeva i tasti sul Joystick e vinceva un'altra partita ad Overwatch. Ormai aveva superato qualsiasi record, anche quello di Jungkook, per il tempo infinito che trascorreva avanti quel videogioco.
Quando sentirono la porta di casa aprirsi, i ragazzi attorno al tavolo sbandarono: era tornato davvero? Si precipitarono all'ingresso e trovarono Jungkook, lì, avanti la porta e sembrava diverso..cresciuto? Non ebbe nemmeno il tempo di dire "ciao" che Jimin gli saltò addosso e iniziò a piangere sulla sua spalla. <<Sei tornato, sei tornato, lo sapevo che tornavi! Lo sapevo! Lo sapevo!>> e intanto singhiozzava e lo stringeva sempre più forte con la paura di poterlo perdere ancora.
<<Si, Jimin sono qui..mi stai s-s-sof-soffoc-ando!>> rispose il maknae mentre lo accarezzava con una mano e lo reggeva con l'altra.
Gli altri non potevano credere ai loro occhi: Jungkook era lì, di fronte a loro, ed era tornato!
Anche Hoseok iniziò a piangere e, spingendo un po' Jimin, lo fece scendere dalle braccia del maknae e lo abbracciò anch'egli con tutta la forza che aveva. <<Scusa amico, scusa. Non farlo più capito?>>
Nel frattempo Seokjin diede una pacca al leader e gli disse sottovoce <<Il tuo intuito non sbaglia mai Joonie, sei il numero uno!>>
<<Io non ho fatto nulla>> rispose Namjoon ma l'altro si limitò a guardarlo negli occhi infondendogli tutta la sua gratitudine per aver salvato il gruppo: era solo merito suo se gli altri gli avevano lasciato il tempo di pensare. Poi si dileguò verso il fuggitivo appena tornato <<Vieni qua amore della mamma e fatti abbracciare. Non fare più una cosa del genere, altrimenti ti metto in punizione per un mese!>> il piccolo rise e si lasciò avvolgere dall'enorme schiena del suo hyung: in questo non avrebbe mai potuto batterlo, Seokjin sembrava fosse davvero un armadio.
STAI LEGGENDO
"You made me again." |VKOOK/KOOKV|
FanfictionJungkook deve scrivere un pezzo per il nuovo album ma è in totale crisi e confusione. Sentirsi "anormale" è ciò che ha sempre terrorizzato il membro più piccolo dei BTS, a differenza invece di Taehyung, il quale sembra essere sempre in pace con se s...