13.

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>>ATTENZIONE: riferimenti sessuali espliciti<<

Jungkook restò perplesso per tutto il viaggio di ritorno: che cosa voleva dimostragli la Dottoressa? Di sicuro lui non poteva essere gay. Al solo pensiero rabbrividì: sarebbe stata un'altra cosa anormale in lui, e non poteva accettarlo!

Aveva lasciato lo studio della Psicologa con tanti interrogativi senza ricevere però alcuna risposta. Perché doveva essere tutto così complicato?

Arrivato a casa si sentì un po' depresso: quell'erezione rimasta insoddisfatta lo fece rattristire così decise di finire il lavoro, iniziato mentalmente un'oretta prima, con un bel video porno.

Accese il portatile e si sistemò sul letto. Cliccò su una donna prosperosa, che gli sembrava al caso suo, e iniziò a masturbarsi lentamente mentre osservava la ragazza che si stava toccando a sua volta.

Ma il suo "amichetto" sembrava non volesse collaborare.

Così cambiò video, e poi un altro e un altro ancora fin quando, spazientito, non scaraventò il pc sul tappeto di fianco al letto e si distese frustrato.

Che cosa gli stava succedendo? Perché non si sentiva eccitato? O meglio, perché non riusciva a sentirsi come quando aveva immaginato Taehyung?

"Dovrei pensare a lui?" - "No, no, no. Ma cosa ti viene in mente?"

Stava lottando con i suoi stessi pensieri finché non decise di dar retta alla voce del vero cuore dei ragazzi: il cazzo. E il suo cuore gli diceva Taehyung.

Inquadrò bene nella sua mente l'immagine del biondo con indosso solo un paio di jeans strappati: gli bastò questo per fargli continuare la sua fantasia.
Iniziò subito a toccargli i capelli, - aveva una strana ossessione per quelle ciocche morbide che emanavano sempre un profumo di vaniglia, - per poi spingergli la testa sempre più giù, fino alla sua erezione.

Nel momento in cui Taehyung, nella sua testa, iniziò a leccargli tutta la sua lunghezza, Jungkook, nella realtà, afferrò il suo pene sul letto e cominciò a pomparlo con decisione.

Immaginò, poi, il più grande sfregare la lingua sulla sua punta e di riflesso il piccolo fece passare il suo pollice sul glande facendo dei movimenti circolari: la sua eccitazione stava aumentando sempre più.

Non resistendo più decise di cambiare lo scenario del suo film mentale e si ritrovò un Taehyung nudo a carponi sul suo letto che non aspettava altro che essere penetrato.

Jungkook, ancora una volta, passò le sue dita tra i suoi capelli che ricoprivano il cuzzetto ma questa volta con più forza facendogli alzare la testa e mugolare versi di piacere.

Poi si abbassò per baciargli tutta la schiena e sentì l'impulso di essere implorato dal più grande.
<<Ti prego Jungkook, ti voglio>>

La voce profonda del biondo era uno dei suoi punti deboli e anche solo immaginarla lo fece fremere ancora di più su quel letto tremante di passione.

Proprio mentre si accingeva ad inserire il suo membro, venne a schizzi sul suo petto come non aveva mai fatto in vita sua e passò dal provare piacere, gioia e soddisfazione a rabbia, paura ed inquietudine.

Si sentì triste e più confuso che mai.

Si buttò sotto la doccia con un nodo in gola che presto tramutò in un pianto.

Le lacrime si confondevano con il getto dell'acqua e si sentì solo. 

"Non sono normale e forse non lo sarò mai".

&quot;You made me again.&quot; |VKOOK/KOOKV|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora