15.

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In soli quindici minuti Jungkook arrivò a destinazione e si fermò per riprendere fiato poco distante da Taehyung, il quale intanto se ne stava seduto con le ginocchia al petto e lo sguardo rivolto verso la distesa d'acqua.

Osservò a lungo le spalle e la schiena del più grande: gli si strinse il cuore quando immaginò che delle ali potessero letteralmente fuoriuscire dalle sue scapole per poi spiccare il volo senza di lui.

Avrebbe dovuto proteggerlo di più in quel periodo e invece non aveva fatto altro che pensare a se stesso. Non voleva che se ne andasse via da lui.

Si avvicinò di soppiatto dietro di lui e coprendogli gli occhi con le mani avvertì un senso di umido: il suo viso era ricoperto di lacrime.

Subito si inginocchiò di fronte al più grande e guardandolo negli occhi iniziò a piangere anche lui.

Piansero insieme, in silenzio, l'uno negli occhi dell'altro mentre il più piccolo reggeva la guancia del maggiore cercando di asciugargli le lacrime invano.

Non si sentirono più persi: si ritrovarono entrambi nel riflesso dell'altro. Quel pianto sigillò il loro amore inespresso.

"형이 아프면 내가 아픈 것보다 아파

Brother let's cry cry 울고 말자

슬픔은 잘 모르지만 그냥 울래"

"Quando soffri fa più male di quando soffro io stesso

Fratello piangi, piangiamo

Non conosco bene la tristezza, ma voglio solo piangere"

Quando finirono le loro lacrime Jungkook aveva ancora il viso del più grande tra le mani.
Continuò a guardarlo intensamente negli occhi fin quando non si avvicinò a lui posando le labbra sulle sue lasciandogli un bacio romantico da cui non avrebbe mai voluto staccarsi.

Taehyung rimase spiazzato. Stava accadendo davvero?

Non si mosse di un millimetro mentre seguiva con gli occhi i movimenti del più piccolo che lo stava in qualche modo proteggendo, accudendo, sostenendo..

Jungkook si lasciò guidare dal suo istinto: al tocco delle sue labbra si sentì, nonostante il caos che continuava a tormentare la sua mente, in pace. Era questo che doveva capire? Era questo che lo tormentava? Era questo che non voleva accettare?

Solo quando si staccò dal più grande capì appieno cosa aveva fatto e subito si apprestò a scusarsi:

<<Tae oddio scu..>> ma venne interrotto dal biondo che unì di nuovo le loro labbra approfondendo il bacio di prima.

Taehyung non ci credeva, pensava di star vivendo un sogno. Jungkook lo stesso. E continuarono ad assaporarsi a vicenda, in maniera quasi disperata col timore di risvegliarsi e perdere per sempre quell'attimo di pura felicità.

<<Jungkook io...>> disse il più grande staccandosi per riprendere fiato

<<No Tae aspetta, devo parlare prima io. Non sono stato bene con me stesso in questo periodo e anche ora non so come sto.. non ci sto capendo niente. So solo che ci sto provando, ci sto provando con tutto me stesso e quando penso a te, a quello che abbiamo costruito insieme, al modo in cui mi guardi, mi parli, mi ascolti, io mi sento meglio.>> la sua voce era spezzata ma prese un respiro profondo e continuò 

<<Forse non volevo accettare questo: di star bene con te e di conseguenza con me stesso. Non ti sono stato accanto e mi sento un mostro..io ho problemi immaginari tu reali e non ho saputo starti vicino.. se non mi accetterai, beh, io lo capirò!>> Jungkook aveva il cuore in gola, gli occhi lucidi e le mani tremanti. Era la prima volta che stava provando ad esprimere, anche a se stesso, ciò che sentiva.

<<Non è certo questo quello che voglio dirti! Voglio stare con te da sempre Kookie ma come potevo farmi avanti in un mondo omofobo come il nostro? Avevo paura della tua reazione..se non avessi ricambiato? Come avrei potuto vivere senza di te?>> iniziò a tormentarsi le mani nervosamente <<Io sto così anche per te..vedo quanto stai male e non so come aiutarti, come starti vicino. Jungkook quando non sorridi il cuore mi fa male, la testa inizia a pesare e lo stomaco non vuol mangiare>>.

Jungkook rimase di stucco al sentirsi dire tutte quelle belle parole che alle sue orecchie risuonavano come una poesia, una poesia solo per lui. Una poesia detta dal suo Taehyung.

Il suo cuore si riempì di gioia e lo abbracciò forte a sé.

<<Sto meglio Tae davvero, non devi preoccuparti per me!>> disse con un sorriso che diventava sempre più smagliante <<Devi sapere che sono riuscito a iniziare la canzone ed è solo merito tuo. Io non so cosa avrei fatto senza te>>.

"You make me begin"

I due restarono al fiume ancora qualche ora parlando di tutto: dalla madre di Taehyung alla canzone di Jungkook, dalle sue "strambe" sedute dalla psicologa ai loro sentimenti tenuti nascosti, - anche a loro stessi, - per troppo tempo.

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Godiamoci la trasformazione di Tae 

Godiamoci la trasformazione di Tae 

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&quot;You made me again.&quot; |VKOOK/KOOKV|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora