EPILOGO

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Jungkook si svegliò solo con la luce del sole che penetrava dalla finestra della camera d'albergo e si ritrovò Taehyung già in piedi che si stava preparando.

<<Buongiorno dormiglione, sai che ore sono?>> il biondo gli fece il suo solito sorriso quadrato: non era per niente cambiato col passare degli anni. Beh, in effetti, anche il più piccolo  persisteva nelle sue abitudini, tanto che erano già le dodici e lui non aveva ancora intenzione di alzarsi.

<<Si, è l'ora di sistemarti nel letto con me e di farti scopare>>  rispose lui ricambiando il sorriso.

<<Ah Jungkookie, sei dolce già appena sveglio>>

<<E dai Tae vieni qui, fallo per il tuo maritino>> gli fece gli occhi dolci Jungkook.

<<Abbiamo passato ventiquattro ore a fare sesso in questa stanza d'albergo e ci siamo sposati da appena quarantotto!>> il tono del biondo era un misto tra la rabbia e la sofferenza per il suo povero fondo-schiena, che in quel momento stava accarezzando dolcemente.

<<Che ci posso fare, sei una delizia>> a quel punto Jungkook si mise in ginocchio sul letto e si allungò un po' per poter afferrare il polso dell'altro e trascinarlo con sé nel suo habitat delle ultime ore.

Si ritrovò così sopra di lui e, imprigionandolo con le gambe intorno alla vita, lo contemplò dall'alto carezzandogli i capelli lentamente e, di tanto in tanto, si leccava maliziosamente le labbra. Taehyung non poteva resistergli: era la sua malattia e allo stesso tempo la cura, non riusciva a dire basta, era insaziabile nella stessa misura del più piccolo. Entrambi non avrebbero potuto opporre resistenze, non ne avevano la forza e nemmeno la voglia.

Erano due scariche elettriche che al mero contatto esplodevano dando vita ad un'energia inesauribile.

Jungkook gli mise una mano sotto la maglietta per tastare ed esplorare il suo petto magro di cui non ne aveva mai abbastanza ed arrivò poi al capezzolo sinistro per stuzzicarlo dolcemente. Nel frattempo Taehyung mise le mani sulle natiche dell'altro per testarne la morbidezza e si beò di quel contatto fin quando poté: sapeva che presto Jungkook sarebbe passato all'azione e non gli avrebbe permesso di giocare secondo regole che non erano sue.

Il più piccolo iniziò a strusciare il bacino su quello dell'altro facendo scontrare le proprie intimità che diventavano man mano sempre più dure, e si fiondò sul suo collo per potergli dare piacere in più punti possibili.

<<Mmh, Kook>> Taehyung chiuse gli occhi mentre cercava di controllarsi, senza però troppo successo.

Jungkook, fiero del suo lavoro, portò le mani sul basso ventre dell'altro e gli slacciò i pantaloni. In un secondo il più grande si ritrovò in mutande e con il cuore a mille: anche se erano passati dieci anni, non si era ancora abituato ai modi di fare del più piccolo, lui era sempre una scoperta, non annoiava mai, soprattutto nel campo sessuale.

Il maknae iniziò a baciargli l'interno coscia con una lentezza straziante per l'erezione, quasi dolorosa, di Taehyung che non aspettava altro di essere toccata e soddisfatta da quella bocca invitante.

Gemiti continuavano ad uscire dalle labbra del maggiore che bramava sempre più la lingua dell'altro sul suo pene. <<Mmh, dai..succhiamelo>>  

Jungkook non se lo fece ripetere due volte: gli abbassò leggermente le mutande ed iniziò a leccargli la punta facendolo fremere sempre più. Poi, con anche l'aiuto della mano di Taehyung, lo inglobò totalmente e iniziò a salire e scendere con la testa senza mai distogliere lo sguardo da quello di suo marito.

&quot;You made me again.&quot; |VKOOK/KOOKV|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora