Capitolo 29
NYCO'S POV.
Siamo tutti pronti per partire. Beh... più o meno. Credo che non serva avere i poteri di Marta per rendersi conto di quanta tensione circola nell'aria: Sem si mangia le unghie da almeno mezz'ora e credo proprio le abbia finite, Chiara al suo fianco ha lo sguardo perso nel vuoto, Aurora cammina avanti e indietro per cercare di scacciare i brutti ricordi, ed io sento uno strano dolore alla pancia oltre al fatto che credo mi stia per venire il raffreddore, tossisco ogni secindo -sarà il nervosismo-. Rych non mi importa più di tanto, ad essere sincero, non dopo quello che è successo al lago con Marta. Finalmente sto riacquistano i ricordi di quando Claus è morto. Finalmente il peso e l'oppressione nel sentirmi un assassino sono volati via, permettendomi di sorridere, respirare, vivere per davvero. Non sono come ho fatto, eppure in quel momento, seduti vicini alla riva del lago con Marta, i ricordi sono sbocciati, talmente spontanei da non essere nemmeno riconosciuti. Se lei non me lo avesse fatto notare, io non me ne sarei accorto. Ripensare a quella tenebra che gli attraversa il corpo col suo arto di aura oscura, che risucchia la sua essenza vitale goccia per goccia, senza neanche conceregli il tempo di dire addio a chi più amava, se da un lato mi ha tolto un peso, dall'altro ha fatto nascere dentro di me una furia inarrestabile ed una semplice domanda: perché non sono interventuo? D'accordo, ero sicuramente in difficoltà se dopo tutto quello che è successo non ricordavo nulla, eppure... posso sempre sentirmo in colpa? No. Invecchieró prima del tempo. L'unica consolazione ,adesso, è che saprò cosa mi ha detto prima di morire e potremo rispondere ad altre delle tante domande per le quali non troviamo risposta. Stare al lago con Marta, nella pace più assoluta mi ha stimolato a ricordare, e potevo anche pensare a qualcosa in più ma l'arrivo di Rych ha come rotto il legame che era nato tra me e lei in quel momento... sembrerebbe proprio il suo lavoro farlo. Ma non posso certo far finta di nulla dopo ciò che è successo. Marta è la sua ragazza oormai devo farmene una ragione. Qualsiasi ragazzo di sarebbe innervosito nel vedere la propria fidanzata tra le braccia di un altro, figuriamoci il mio amato cugino. Mio malgrado, so di dovermi scusare, così comincio a cercarlo. Sem dice di averlo visto entrare in tenda e non so perché l'idea di trovarlo da solo mi innervosisce un po'. Con Marta riusciamo a contenerci ... soli,non credo proprio. Prima di entrare faccio un profondo respiro, consapevole del fatto che se sarà arrabbiato ha la piena raguone, purtroppo. Basta perdere tempo. Entro nella tenda e senza neanche osservare l'interno comincio a parlare. "Ei, Rych scusa ti... ti potrei parlare un attimo? Sai per la storia di..." mi intetrompo nel vedere che si stringe forte lo stomaco e che fatica a respirare ,mentre gocce di sudore scendono lungo il suo viso. "Rych stai bene?!" "S...si... vattene." Lo sussurra appena. Tossisco di nuovo ed inizio ad esserne stufo. "No,non stai bene. Dai fatti aiutare" cerco di poggiare un suo braccio sulle mie spalle ,ma lui si raddrizza di colpo spingendomi lievemente. Si vede che finge di star bene. "Visto? Sto bene." !annuisco poco convinto. "Ne sono felice.Comunque , sono qui perché volevo chiederti scusa per stamattina... per sbaglio l'ho fatta cadere e per prenderla sono caduto anch'io. È stato soltanto un malinteso." "Tutto passato, davvero" lo guardo appoggiarsi al palo in legno che sorregge la tenda, gemendo per il dolrore. Contagiato, tossisco anch'io. No,non sta bene. È Rych quello che ho davanti? "Sul serio? Acqua passata?" Annuisce frettoloso. Sembra quasi che vuole chiuderla qui. "Nessun rimprovero o qualcosa da rinfacciarmi? Niente di niente?" "Ma si può sapere che vuoi?Ho detto che è acqua passata, cosa non capisci?" Alzo le mani come segno di arresa. "D'accordo, d'accordo... scusa." Sto per uscire dalla tenda ma... "Però non puoi negare che è stato piacevole" menomale che era acqua passata.... e comunque,piacevole? No non direi... più che altro fantastico... stop. Lo è stato solo perché ho riacquistato la memoria. Punto. "Beh, sì . Ho riacquistato la memoria, e poi sono il suo migliore amico ed era da tanto che non rideva... e con te?" "Con me cosa?" Sembra più dolorante di prima. Io mi trattengo dal tossire. Sento pure freddo. Credo che stia per arrivare la febbre. "E' felice?" sono più serio che mai adesso. Tutte queste accuse nei miei confronti per paura che potessi fare del male a Marta o agli altri. Ma lui, è davvero il leader o il bravo ragazzo che crede di essere? Lo spero per Marta. Si raddrizza e a fatica sta in piedi. "Senti Nyco, sì, lei è felice e lo sono anch'io. Insieme lo siamo. Marta sta bene con me, magari tu no ma non tutti possono pensarla come te ok?" "Non voglio che Marta lo pensi." Affermo deciso. "Bene così, allora. Sappi che farò di tutto per difenderla da.." "Da me." Sbotto acido. " Perché non lo vuoi capire?Io non le farei mai del male." "Io ti credo, ma ti ricordo che spesso non puoi controllare te stesso." detto questo esce. Mi da sui nervi, è estenuante. Io cerco di andare d'accordo con lui ma è come se ce l'avessi nel sangue. Tossico ancora e ringhio stufo. Questa giornata era iniziata bene. Era.
"Nyco siamo tutti pronti! Aspettiamo solo te perciò muovi le chiappe!» è la voce di Sem. Cerco di dimenticare tutto. Come sempre, poi prendo il libro ed esco fuori dalla tenda raggiungendo gli altri. "Siamo tutti pronti?" Chiede Marta per sicurezza "SÌ, chiediamo al libro cosa fare." lo apro e porgo la mia domanda "Come facciamo a teletrasportarci nei luoghi dei popoli dell'unione? E con quale iniziamo?" spunta una scritta
la forza del pensiero vi aiuterà se pensate alla flora. "Creo che il primo popolo sia proprio il mio!" Chiara è abbastanza eccitata all'ideac Come biasimarla? "Allora mettiamoci in cerchio e teniamoci per mano .Pensiamo intensamente alla natura" suggerisce Aurora, così ci posizioniamo e iniziamo: io personalmente penso ad un'area piena di cervi, scogliattoli, uccellini e in mezzo Chiara, mentre petali di fiori cadono delicate sulle testa di tutte le creature... ok, è abbastanza strano e inusuale. Inizio a sentirmi debole fin quando perdo il fiato per circa tre secondi di panico. Quando si fionda nei miei polmoni , le gambe mi cedono e cado a terra malamente. "Amico.ma quanto diamine pesi?" Dice Sem senza fiato sotto di me. Mi sposto da lui scusandomi, ma rimango ancora a terra. Mi guardo poi attorno: siamo davanti all'entrata di una specie labirinto di siepi, pieno di rose, che diffondono il loro profumo. Siamo tutti a terra tranne Chiara. "Ragazzi perché siete ancora a terra?" "E' il tuo popolo e forse qui sei più potente." Spiega Rych "Ma,nel nostro caso, il teletrasporto ci ha stremato" ci rialziamo tutti a fatica. Mi gira la testa e non vi nego che deglutisco un colpo di acido. "Adesso?" Chiede Aurora un po' spaesata e accarezzando una rosa, che si nasconde subito dopo. Aurora ride si se stessa per aver sobbalzato per una sciocchezza simile. "Beh, dovremmo..." Rych inizia di nuovo a tremare e a tenersi lo stomaco. "Rych che ti prende?!" Marta lo aiuta ed ecco che ho una specie di visione : una spalla destra nuda con una voglia dalla forma strana. Sembra la testa di un lupo, o forse sono io ad avere fin troppa fantasia. Una voce cupa ed inquietante continua a dire "Due bambini... un discendente oscuro" stonandomi le orecchie insieme al pianto di due bambini.
STAI LEGGENDO
Unione di elementi -il destino di un Daimio-
FantasyMarta era arrivata al punto di non chiedersi più cosa avesse che non andava. A parte gli occhi rossi, va bene, era un mostro solitario che aveva perso tutto. Eppure non pensava che qualcos'altro , qualcun altro,potesse sembrarle tanto familiare. Nyc...