Capitolo 36
NYCO'S POV.
Credendo che l'abbraccio di Marta abbia eliminato la probabilità di avere incubi, costringo poi la mia mente ad addormentarsi per almeno un paio d'ore, ma me ne pento quasi subito. Quel lupo bianco tormenta ancora una volta il mio sogno:
Uno strano desiderio sfrenato mi spinge ad inseguirlo per il bosco ,ma per quanto io possa correre velocemente non riesco a raggiungerlo, nonostante lui cammini con tranquillità. Sento il cuore battere talmente forte da farmi male al petto, ho la voglia matta di accarezzarlo, come se se non lo facessi ne morirei. Inciampo su qualcosa, cado e precipito nel buio più totale,mentre una strana e potente forza mi soffoca.
Incontrerai la morte...
Sussurra una voce roca e graffiata.
E con te,molti altri a causa tua e della tua incapacità...
Atterro in acqua ed è come se non riuscissi a muovermi. Galleggio e mi sollevo al di sopra della superfice dell'acqua. Un'acqua sporca, che sembra essere miscelata col sangue.
Mi ritrovo poi in una stanza, assordato e stordito da grida di terrore e rumori di distruzione. Sollevo lo sguardo nel sentire un ululato: il lupo bianco mi osserva con i suoi occhi limpidi e celestiali, ma la sua attenzione è attratta da due culle,in cui due bambini piangono affamati e terrorizzati dai rumori esterni. Lui sale cone le zampe su una delle due. "No fermo!" Non riesco ad intervenire. Mi ritrovo a terra, schiacciato dal peso di un lupo nero, dagli occhi rosso sangue desiderosi di colmarsi anche del mio. Cerco di usare i miei poteri,ma è come se mi avessere volutamente abbandonato. I suoi denti affondano nella carne della mia spalla facendomi gridare dal dolore. Qualcuno ride,la stessa voce di prima.
Oh,discendebte bianco: questo è solo l'inizio...Mi sveglio ansimando in cerca d'aria e madido di sudore, stringendo fortemente la spalla morsa ancora tormentata dal dolore. Facendo attenzione a non svegliare Sem, corro in bagno,mi tolgo la maglietta e mi guardo allo specchio, rimanendo ancora più sconvolto di quanto non lo fossi già. Non c'è alcuna ferita,ma non è questo ciò che mi preoccupa: la spalla morsa è quella in cui ho la voglia bianca per la quale stavo per perdere la fiducia di tutti. La sfioro tremante e deglutisco pensando a quelle zanne che l'addentavano furiosamente mentre il lupo bianco che una volta mi ha salvato la vita stava lì,immobile ad osservarmi. Faccio dei respiri profondi per cercare di mantenere la calma, lavandomi poi la faccia e tastandomi il viso, come se non lo riconoscessi. Non posso fare a meno di vedere la mia espressione straziante insieme a quella che avevo da bambino ogni volta che mi risvegliavo tra le braccia della mia responsabile, Nensi, terrorizzato dal lupo cattivo che voleva mangiarmi. Deve esserci per forza un legame. Fuggo letteralmente dal bagno e mi corico di nuovo, stavolta con alcuna intenzione di addormentarmi e nessuna magloetta da rovinare col sudore. C'è fresco,ma quasi non lo sento.
Perché faccio questi terribili incubi? Perché io? All'orfano trofio era una delle prime cause per le quali venivo rifiutato da praticamente tutte le coppie che cercavano un bimbo allegro e spensierato. Come potevo esserlo? La mia vita era tormentata dagli incubi e dallo psicologo che vedevo ogni giorno, dai bulli che mi consideravano pazzo e dal fatto che nessuno ha mai capito che fine avessero fatto i miei genitori. Grazie, nemmeno io l'avrei mai capito. Mi hanno trovato tra gli scogli, quasi finivo in acqua senza sapere nemmeno perché il destino ce l'avesse tanto con me. Io ero il bambino senza cognome, trovato con solo un biglietto con su scritto Nyco. Gli unici ad aver mai avuto a cuore la mia slaute sono state Nensi e Marta... già,Marta. Decido di dimenticare il mio incubo -come sempre,ormai c'ho fatto l'abitudine- e di pensare a quel che è successo. Chissà perché ieri sera mi ha fatto quella domanda abbastanza strana e ...sì, anche imbarazzante. Sembrava così triste, malinconica.Forse ha avuto solo paura dopo ciò che è siccesso al tempio: capisco che per lei non deve essere per niente facile guardare in faccia il suo ex fidanzato ,nonché discendente del Daimio oscuro, mentre tentava di uccidermi. Sinceramente, questo non mi ha smosso più di tanto. Perché? Devo ricordarvi che sennon fosse stato per il lupo bianco, sarei morto con la schiena spezzata per mano di mr malvagità? Ha già provato ad uccidermi, e comunque Set vuole assolutamente vedermi morto. È scontato e sia io che il resto del gruppo ne siamo consapevoli, compresa Marta. Allora come diamine riesce a tenerlo ancora stretto nel suo cuore dopo tutto questo? Ha tradito la fiducia di tutti noi -anche se io,in realtà ,non gliene ho mai data- e l'ha solo usata. O forse no? Mi aveva in pugno,mi avrebbe fatto fuori... ed ecco che arriva Marta, la guarda negli occhi e boom: ben tornata parte buona. Non lo sopporto. Chiamatr il mio comportaento come volete,ma non gelosia. È proprio odio puro nei suoi confrontu e non capisco davvero come Marta possa ancora credere nella sua parte buona. Mi viene da pensare con un po' di riluttanza che forse lei lo ama veramente, ma allora ...perchè si comportava allo stesso modo anche quando io venivo considerato il discendente oscuro? Comincio a credere che Marta sia soltanto buona ,incapace di odiare qualcuno che ha conosciuto e che le mie siano solp paranoie che rischiamo di allontanarla e non vogloo che accada. Sento un forte legame tra me e lei,un legame che mi fa stare talmente bene che lo irlrei al mondo,ma forse è soltanto perché prima.di lei non avevo alcun amico. Sì,lo so: sono troppo complesso per potermi capire. Se non capisco me stesso figuriamoci gli altri e Marta in particolare.
La sveglia suona facendomi sussultare e Sem la spegne ancora assonnato. "Dimmi che non è suonata davvero" di lamenta lui con la faccia sul cuscino. "Mi dispiace ,ma è così. Su alzati . " gli tiro il cuscino addosso e, dato che ho già lavato la faccia,comincio a cambiarmi. Lui intanto se la prende con calma,mettendo a fuoco la mia figura. "Tu non sei normale.
." Commenta allungando le braccia e facendo dei versi strambi. "Io? Mi sa che non ti sei visto molto bene." Commento divertito. " Perché mai hai questa considerazione nei miei confronti?" Si gratta i capelli biondi schiacciati ancora dal cuscino e poi mi punta il dito contro. "O sei così folle da svegliarti ed essere subito pimpante,o non hai dormito." Mi guarda in attesa di una risposta ed io sbuffo arreso. "La seconda." Confermo io e lui sorride malizioso, svegliandosi di colpo e sfiorandosi la cicatrice sul sopracciglio. "Brutto birbantello." "Che stai dicendo?" Chiedo confuso. "Hai parlato con qualcuno ieri sera alla finestra,mi ha svegliato il fresco che hai fatto entrare." "SÌ, era Marta. Era un po' giù così ..." mi poggia le mani su entrambe le spalle, ancora con quel sorrisetto stampato in faccia "Ah, Nyco...povero, povero Nyco!" Va in bagno saltellando per lavarsi la faccia e lasciandomi un po' perplesso. Finisco si vestirmi per poi chiedere "Perchè sarei povero?" Esce con già i capelli sistemati -rigorosamente ciuffo all'in sú- è già rinvigorito. " Amico mio non vuoi proprio scendere dal trenino dell'amore,eh?" "Ma smettila! Le ho solo dato un po' di conforto, tutto qui." "Oh,ma quanto sei dolce, don Giovanni! Con quegli occhietti celesti faresti cadere ai tuoi piedi anche le ninfee più belle,ma ,ahimè,il tuo cuore è ormai stato rapito dagli occhioni rossi della.discendente del fuoco." Rido per non imbarazzarmi. E comunque non è vero... "Non credo prorpio, Sem. E poi anche se fosse, lei pensa ancora a Rych, anche se non capisco perché mai..." "La gelosia è un difetto umano" "Ti ho detto che non sono geloso!" "No no, infatti. Altrimenti perché ti infurieresti tanto?Certo ,certo, sei fresco come una rosa.." "Sem non è vero!" "Che sei fresco come una rosa o che sei geloso?" Sbuffo apazientito. "Mi da solo fastidio che, che ..." "Ti da fastidio Rych." "Senti ti lascio perdere." "E poi se non potrai metterti insieme a Marta c'è sempre Aurora." Lo guardo confuso."In che senso?" Lui sembra più o meno serio.... non lo è mai,quindi non è che mi fidi poi così tanto. "Beh, intanto è l'unica ragazza del gruppo non ancora fidanzata o comunque non innamorata di discendenti oscuri, cosa davvero assurda per la bellezza che si ritrova ,e poi ieri era molto preoccupata per te... voleva esserci lei al posto di Marta." Mi fa l'occhiolino come soddisfatto di me. Io spalanco la bocca sconvolto e cerco di ridere per alleviare l'imbarazzo che mi ha fatto nascere questa conversazione. "Ma prima di andare a letto ti sei bevuto qualcosa, Sem?" "Ei,dico solo quel che è davvero successo." "Aurora innamorata di me? Nah,impossibile. È una ragazza abbastanza forte e che cammina a testa alta, non può essersi presa una cotta per me." "Può essere che è stata una mia supposizione... ma quasi sempre le mie supposizioni diventano realtà." "Saresti un esperto d'amore dunque?" "Suona bene. Sem: l'esperto d'amore." "Che ne dici di Sem,il cretino di turno? Dai basta blaterare, ci aspettano le ragazze." Prendiamo ognuno il proprio zaino e raggiungiamo il luogo do incontro con la Dria e le ragazze, sperando che Sem non apra più bocca.
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Unione di elementi -il destino di un Daimio-
FantasyMarta era arrivata al punto di non chiedersi più cosa avesse che non andava. A parte gli occhi rossi, va bene, era un mostro solitario che aveva perso tutto. Eppure non pensava che qualcos'altro , qualcun altro,potesse sembrarle tanto familiare. Nyc...