Capitolo 61
NYCO'S POV.
"Siamo qui da mezz'ora e non sappiamo ancora niente, dannazione: Cos'ha!?" non sia mai che qualcuno mi risponda. Se poi quel qualcuno è Cum, addio speranza. Cammino avanti e indietro preoccupato e così mi faccio trovare dal resto del gruppo che sopraggiunge. "Nyco che è successo?!" chiede Aurora preoccupata per tutti. "Vorrei saperlo anch'io, Pea... cavolo, non lo so." "Le hai fatto qualcosa?" "Cosa?! Io non le ho fatto niente... abbiamo litigato, lei è corsa via, l'ho inseguita e l'ho trovata priva di sensi. Poi del sangue le usciva dal naso, totalmente nero... credetemi, è stato Set." le loro facce hanno delle espressioni dubbiose "Dai ragazzi, sapete che non le farei mai niente!" "Non stiamo dicendo che lei hai fatto qualcosa fisicamente, ma con quel litigio puoi anche aver dato a Set un modo per ... ecco... traumatizzarla. Dopotutto è una veggente." tremo al solo pensiero e mi sento uno schifo. Quindi l'ho resa io vulnerabile? E adesso? sbuffo nervoso e ignoro tutti, mi sento il Rych che ho sempre odiato e adesso Pea... cosa? NOn si sveglia, perché? "Nyco è solo un'ipotesi" cerca di tranquillizzarmi Sem. " Io non credo che sia colpa tua" Lena ci raggiunge e , grazie al cielo, sembra come nuova, magari stanca,ma almeno non più blu. Bene, almeno lei si è ripresa. "Set avrebbe agito a prescindere, tu non c'entri, è stato un caso." "Grazie Lena, ma... non credo posso darti ragione." muovo compulsivamente le mani, cerco in ogni modo di frenare l'istinto di prendere a pugni qualcosa, è l'unica arma che avevo quando venivo incolpato di tutto sulla Terra. "Nyco, conosco poco di te, ma... mi hai salvato la vita e so che non faresti nulla per far del male a qualcuno" Lena cerca l'appoggio di tutti gli altri con lo sguardo, lo trova e mi sfiora la spalla. "Non è stata colpa tua." vorrei sorridere, ma solo una persona mi convinceva di non essere un disastro e quella è Cassiopea. Che guarda caso adesso rischia a causa mia. "Grazie Lena, ragazzi.Ma ho bisogno di stare un po' solo" Avanzo sempre più vicino al luogo in cui la stanno visitando, anche se non posso entrare. Spero percepisca che le sia comunque vicino. Sem aveva ragione: ho fatto soffrire entrambi. E' vero, non riesco ancora a capire cosa diamine porti Pea a fidarsi di Rych, né che motivo lui avesse di vederla, ma... il legame tra me e lei è innegabile, lei stessa lo ha ammesso. Io credevo di essere forte e di potervici rinunciare nel modo più sbagliato possibile. Allontanarla ha indebolito entrambi. Ho poche certezze, pochissime, nella mia vita, e tra queste la più solida era Cassiopea. Adesso mi sento in bilico e, sì, meschino. Le croci che ho fatto sul cuore ora sono come ferite profonde che continuano a sanguinare e a far male, bruciano dentro come è giusto che sia. Ero stato io ad avvertirla: la croce è indelebile, le avevo detto, ed eccomi , a violare le regole.
Finalmente i medici escono dalla tenda ed io dal mio stato di trans. "Allora? Come sta?" chiedo subito io mentre gli altri mi raggiungono. Cum traduce il tutto nella nostra lingua "Incantesimo mentale, troppo forte per veggente inesperta come lei. Ragazza debole, non riuscirebbe neanche a svolgere uno calcolo. Sua mente confusa e lei come scossa. Questo incantesimo sfrutta paure e disturbi personali, episodi recenti come potere essere visione o..." "...O Un litigio?" chiedo io con voce tremante. Dimmi di no, ti prego dimmi di no... "Potrebbe essere, dipende se litigio riguardava argomento delicato per lei." smetto di respirare per almeno dieci secondi. Voglio disperatamente prendere a pugni qualcosa. "Ragazzo stare bene? Tu pallido" Cum non lo dice poi con la preoccupazione dovuta, come se non gli importasse o sapesse cosa mi passi per la testa. D'impulso mi ficco nella tenda e quando la vedo ancora priva di sensi mi sento mancare. Giurerei di sentire Set ridere di me, forse Rych, forse lo stupido destino... mi hanno usato per colpirla. Cum mi riporta indietro con poca delicatezza "Se tu causa di disturbo, lei non potere vederti, ragazzino." "Non può vedermi!? Ma io..!" Cronos mi scrolla per le spalle. "Ei calmati! Andrà tutto bene! Non importa cosa è successo, è stato comunque Set l'artefice non tu. Senta dottore, sarebbe utile sapere cosa abbia visto nelle sue visioni, per evitare di disturbarla maggiormente parlandone." "Non potere saperlo con certezza, noi non veggenti: ma lei parlare nel sonno, parlava di lupo nero." se prima mi sentivo mancare, adesso quasi svengo. "Nyco?" Cronos mi scuote per il braccio, ma io rimango immobile. Un lupo nero... Oran, solo lui al momento può darmi delle risposte su come guarire Pea. Stringo i pugni ,mi allontano colpevole mentre la osservo lì immobile. Un litigio dovrebbe essere il nostro ultimo ricordo? Non posso permetterlo. "Ei" Sem mi cerca con la mano, sorride. "Andrà tutto bene. Occhi rossi si sveglierà , chiaro? Deve dirmi che avevo ragione." vorrei ricambiare il sorriso, ma non riesco. "Sentite,non so fin quando non potrò vederla, vi prego fatela stare bene, dovesse svegliarsi... ditele che non sono accanto a lei solo per..." "Va bene." m'interrompe Chiara comprensiva. Annuisco determinato. "E adesso dove vai?" chiede ancora preoccupata. "A cercare risposte." Cronos vorrebbe seguirmi, ma non gliene do il tempo. Corro a perdi fiato nel posto in cui mi sono svegliato , li troverò sicuramente il mio zaino e ,quindi, il libro. Una volta arrivato, tuttavia, guardo dappertutto ma non trovo nessuna traccia di entrambi. Il panico mi assale. Porto le mani ai capelli, devo resistere e non prendere a pugni nulla, riflettere lucidamente. Lo zaino diceva essere qui insieme a tutte le mie cose... a meno che l'ho perso durante lo scontro senza accorgermene. Continuando a cercare senza alcun risultato, l'idea che questa ipotesi sia vera mi fa sudare freddo, congelare di nuovo. Ecco che arrivano delle infermiere e sembrano stupirsi nel vedermi ridotto così, forse spaventate. Loro devono saperlo per forza. "Dov'é il mio zaino?" fanno una smorfia confusa, dimenticavo che non riescono a capirmi . Mi guardo intorno e vedo un foglio con una penna simile a quelle che usavamo all'accademia, la prendo e inizio a disegnare uno zaino, o almeno ci provo. "Questo!Dov'è?" lo indico col dito e tra tutti i volti incerti ne spunta uno sicuro e deciso . Il mio cuore rallenta quando lei annuisce. "Dimmi dov'è, ti prego." cerco di mostrarmi il più calmo possibile fino a convincerla. "Cum ." non so se stupirmi o meno, mi do dello sciocco perché c'era d'aspettarselo. Non dovevo lasciare il libro incustodito, ma andiamo ero appena scampato da morte certa, davo per scontato l'idea di essere al sicuro. Mi limito ad accartocciare il foglio nella mano nell'arrendermi all'errore, piccoli fasci di luce celeste illuminano la stanza e le donne sembrano spaventarsi. Cum... non ho fatto niente a quello lì, cosa diamine gli passa per la testa? Mettere a rischio la vita di Cassiopea quanto poteva prendersela direttamente con me... che poi,con me? Mio padre gli ha salvato la vita, perché odiarlo? Che c'entro io? Scommetto anche che sa cosa abbia fatto del male a Pea, sempre se non è lui l'artefice. Una parte di me spera vivamente di no. Scappo e trattengo la rabbia, devo assolutamente trovarlo, ma non attaccarlo. Parlargli, capire che cosa sta combinando. E farmi dare lo zaino. Cerco ovunque e non lo trovo, gli sguardi taglienti degli abitanti mi intimano spesso di allontanarmi. Giro su me stesso, di colpo questo spazio chiuso mi sembra troppo esteso.... calmati Nyco, respira. Cassiopea ha bisogno di te, tutti perché senza quel libro siamo perduti. Tento l'ultima mossa mai considerata e mi fiondo nel terrazzo reale di Yac, probabilmente a me vietato, per questo ,dunque, avanzo con cautela. A questo punto mi aspetto di tutti, anche una sua comparsa di soppiatto. Giunto alla terrazza,tuttavia, dimentico questa ipotesi: lo trovo lì affacciato, come se sapesse che io lo stessi cercando e che lo avrei trovato qui. Mi guardo intorno, tengo in mente che potrebbe essere una trappola. Quel sangue nero... l'ho sputato anch'io quando Set ha cercato di contattarmi, so che lui e Cum a questo punto collaborano e non mi stupirei se fosse tutta un'imboscata per uccidermi. Non mi guarda nemmeno eppure sa che sono dietro di lui. "Cum, ti prego..." silenzio. Assente. "Cum, ho bisogno di quello zaino. Cassiopea ne ha bisogno. Dimmi dov'è." "Non posso." osserva il suo popolo , poi torna su di me e non trovo la rabbia che mi aspettavo, quegli occhi glaciali mi fanno deglutire e non di paura. Che accidenti nascondi? Che ti ho fatto, dannazione? Perché condannare tutti? Se ho sbagliato, porrò rimedio ma dimmi in cosa. Avanzo lentamente. "Cum, per favore: non so perché tu ce l'abbia tanto con me, ma qui c'è in gioco una vita, va bene? Che dico una ... ogni vita. " eccolo qui" lo lancia a terra lasciandomi di stucco. Mi freno dal prenderlo, vedo palesemente che sia vuoto e sento le tempie avvampare. " Come sapevi del libro? " chiedo con cautela. "So molto più di te." torna a guardare giù con i pugni stretti, non capisco cosa diamine abbia intenzione di fare,ma non mi piace questa situazione. Perché non attacca e sta fermo lì senza il minimo cenno di nervosismo? "Cum, quel libro è l'unica arma che abbiamo." "Non lo ho più." Cassiopea perde i sensi di nuovo davanti a me, Sem la vista... tutti finiscono di sperare per un mio stupido errore,per il suo stupido rancore. Non lo sopporto. Decido di avanzare senza paura,pronto anche a prendermi una pugnalata,ma con gli occhi a bruciare la sua schiena,immagino siano quelli di Pea che pretende giustizia. " Ho ucciso il vostro guardiano, e va bene.Per proteggere noi rischiate ogni giorno e mi sta bene pure questo,lo so, vi chiedo immensamente scusa. Ti chiedo scusa per qualsiasi cosa io ti abbia fatto..." "Smettere devi." "Dovrei smettere!? Stai condannando l'universo per causa mia ed io non so perché! Spiegamelo e potrò darti ragione, se è stato per mio padre, chiedo scusa a suo nome. Ma prenditela con me, non con tutto il resto." le sue spalle si irrigidiscono, gli do fastidio. Decido di calmarmi,sono spaventato quanto lui, la mia voce trema . "Forse mi odio più io che tu...altrimenti mi avresti lasciato morire congelato non appena mi hai riconosciuto. Non lo hai fatto." sembro smuovere qualcosa in lui che inizialmente credevo si traducesse in un pugno, ma ecco che si volta finalmente con un'espressione distrutta e sull'orlo del pianto. Deglutisco paralizzato, del tutto impreparato alla situazione. "Cum, che cosa...?" si guarda le mani, sembra non riconoscerle. "Io non avere scelta, lui costretto me." indietreggia come spaventato da questo lui, io al contrario cerco di avvicinarmi il più cautamente possibile. "Lui chi? Chi ti ha costretto?" chiedo delicatamente anche se potrei anticipare la risposta. "Potere oscuro avrebbe fatto conoscere morte a mio popolo se io non obbedito lui. Avrebbe distrutto mia casa." scopre il braccio mostrandi una cicatrice identica a quella di Cronos, ancora fresca che sputa sangue a tal punto da disgustarmi. il suo terrore mi impone di riflettere in fretta, non ho la più pallida idea di cosa fare... di cosa lui voglia fare. Il terrore lo mangia da dentro,il pentimento lo soffoca e sembra prendere possesso del suo pensiero. Non è lucido, sembra delirare. "Sono marchiato ormai. Non posso dire niente più a te, non se devo proteggere mio popolo. Almeno potrei... " dalla tasca tira fuori qualcosa che inizialmente mi acceca, un cristallo piatto, cangiante ed ipnotico nei suoi riflessi luminosi. La sua pelle viene investita da questa magia , ma lui non ne gode, come se non se lo meritasse. "Non posso dire te chi preso libro ma posso darti cristallo -specchio per tuo amico" lo fa scivolare sul pavimento ed io lo afferro, indeciso se godermelo o pensare a lui ancora distrutto. Opto per la seconda opzione, così infilo il cristallo nello zaino, lo metto in spalla e poi mi avvicino a Cum, stavolta piangente come se le lacrime gli escono senza sforzo o comando. La compassione si fa largo dentro di me, devo aiutarlo, liberarlo da questo questo. "Lui controlla me come burattino." mi avvicino lentamente porgendogli una mano, come segno di aiuto, di pace. "D'accordo, non dirmi niente, però almeno fatti aiutare. Vieni con me e vedrai che le cose si sistemeranno, cercheremo aiuto." "Non possono sistemarsi per me, Nyco. Nemmeno per tuo amico." basta uno sguardo per capire che si riferisca spudoratamente a Cronos, e la paura si impossessa si me. Cosa comporta quella dannata cicatrice? "Chi lo dice, Set? Ho imparato a non ascoltarlo da tempo. Cum, io ti posso aiutare. Tu hai sacrificato te stesso per il tuo popolo e adesso meriti un aiuto, vieni con..." i suoi occhi si fanno di colpo totalmente bianchi, sono troppo vicino per sfuggire alla sua presa sulla mia gola "Non toccarmi!" parla perfettamente e questo mi fa capire che quello che ho davanti adesso è Set. Gemo soffocato dalla sua stretta, talmente forte che mi solleva da terra. Sento le energia oscura che cerca di soffocarmi, cerco di liberarmi. "Eccoci di nuovo, neo Daimio Bianco" dice con voce grottesca. la cosa mi spaventa e mi convince che devo necessariamente colpirlo per liberarmi, così spingo le gambe su per poi dargli un calcio. Mi ritrovo più indebolito del previsto. "Adesso sei mio.". Set mi avrebbe già assalito di nuovo se non fosse per Cum che cerca di resistere "No!" indietreggia e mette le mani sul capo e si agita come se migliaia di api lo stessero divorando. "Vattene potere maligno!Lascia me!" . Indietreggia fino al punto di arrivare troppo vicino alla ringhiera e perdere l' equilibrio "Cum!" senza esitare corro e riesco ad afferrargli il piede. "Resisti!" urla come un indemoniato, non si rende conto di essere in pericolo perché il potere oscuro lo confonde e lo fa anche con me. Non riesco più a tenerlo, mollo la presa e mentre vedo il suo corpo cadere, so di non poter volare con l'influenza di Set ed in un nano secondo tento una mossa disperata: Prendo la mira e creo con fatica una barriera sotto di lui prima che possa piombare al suolo. Funziona, ma sono stremato. Non avevo mai creato una barriera così distante da me, di solito servono a difendere se stessi quindi si creano ad una distanza abbastanza ravvicinata. prendo fiato poggiandomi sulla ringhiera. " ragazzo, cosa è successo!?" Yac é alle mie spalle e mi raggiunge zoppicante, accorgendosi poi di suo figlio giù. "Cum! Cosa...!? " "il Daimio oscuro si è impossessato di lui. stava cadendo ... io volevo salvarlo e... cavolo, Devo respirare." mi raddrizzò e cerco di tranquillizzarlo. " Vada da suo figlio,ha bisogno di lei" non se lo fa ripetere due volte e mi lascia solo a massaggiarmi la gola ancora scosso. Chi ha preso il libro, allora?
Vado il più veloce possibile alla tenda, ma tutto gira parecchio,non mi viene facile. Arrivo senza fiato trovando Chiara e Sem fuori . Lei si allarma subito "Nyco che succede!?" "Amico sento che hai il fiatone!" non riuscendo a parlare gli porgo il cristallo -specchio che fa nascere nel volto di Chiara un sorriso enorme . Sem ha un'espressione confusa. "Volete parlare per favore voi due?" "Stai per riacquistare la vista!" Chiara bacia Sem di colpo senza dargli il tempo di metabolizzare. È lui che poi l'abbraccia. "Avete trovato il cristallo! Evvai! Non vedo l'ora di vedere quanto siate diventati brutti, ragazzi! Oh, tranne tu, amore mio... tu sarai sicuramente più bella!" Chiara sorride felice,poi nota che non sono messo molto bene. "Nyco ma che ti è successo? Dove hai trovato il Cristallo?" "poi ... poi vi racconto tutto. Intanto devo assolutamente trovare il libro." "In che senso?" chiede già preoccupata " Qualcuno lo ha preso ed è l'unico modo con cui possiamo scoprire come guarire Pea,oltre che ,beh, è essenziale per sconfiggere Set e...". "Nyco, hai perso il libro!" "Ahi ..." commenta Sem "Me lo hanno rubato, non l'ho perso! vi prego,non mettete il dito nella piaga!Pensate a Sem, io devo continuare a cerca..." "Hai perso il libro!?" Cronos e Lena ci raggiungono. "La finite con questa domanda! è stato rubato, va bene!? Vado a cercarlo " "Aspetta e metti caso è uno dei piani del Daimio oscuro?" fa notare Sem. "Non puoi cercare da solo, quindi Cronos e Lena verranno con te" entrambi non esitano. "E chi vi dice no."SEM'S POV.
finalmente riacquistero' la vista. Convivendo con la mia paura ho imparato ad apprezzarne delle caratteristiche come ad esempio che quando si e' cieco non giudichi tutto dall'aspetto il che è una cosa positiva; oppure che ti concentri è molto di più ad ascoltare le persone visto che non hai delle distrazioni visive... insomma non ho più paura.
"Allora Sem, adesso specchiati e concentrati" non vedo nulla appartenenti me stesso riflesso in quel cristallo. E' stranissimo vedere una figura dopo tanto tempo.
Sono in quella fossa, con il gas che mi soffoca, solo che adesso vedo annebbiato. Perché mi ritrovo di nuovo qui? Forse perché posso aggiustare la situazione presente solo correggendo il passato. Inizio ad arrampicarmi verso la superficie, fino a quando, non appena arrivo non vedo più nulla . Sem torna tra noi .... No Sem vieni qui da questa parte... Nono di qua... un scavo di voci mi attirano a se. Devo scegliere la voce giusta e per farlo bisogna ascoltare bene... Sem ci sei... Vieni qui a spassartela .... T i divertirai di più con noi di sicuro non è la terza ... Sem forza... andiamo vieni... La prima voce ha un suono familiare... Chiara! Ora devo solo trovare la direzione giusta ...destra! Inizia a correre fino ad incontrare la luce."Sem ei eccoti!allora?" finalmente rivedo quel verde dei suoi occhi, sono al settimo cielo. Chiudo e riapro gli occhi per vedere se sto sognando "Sem allora? I tuoi occhi non sono più neri quindi.." ho voglia di divertirmi un po' " Chiara... Chiara non ha funzionato!" "Cosa?! O no Sem... mi dispiace" "Che bello poter rivedere la tua faccia quando caschi in pieno ad un mio scherzo" faccio una smorfia rispettosa " Cosa?! Tu... tu" mi da un pugno sulla spalla "Ahi!" "Scemo tu.. ahah vieni qui!" mi abbraccia "finalmente puoi vedere di nuovo!" "Sì e devo dire che sei diventato molto più sexy!" "Scemo!Ahahahah!" "Stai.. stai piangendo?" "No.. si, è che sono felicissima di riavere il vecchio Sem" "sono sempre stato lo stesso e ti adoro sempre come prima, o forse di più" mi bacia... che bello! "adesso però dobbiamo aiutare Nyco...andiamo!"
finalmente sono di nuovo me!!
ecco il nuovo capitolo. finalmente Sem ha riacquistato la vista, ma Pea? che succederà?
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Unione di elementi -il destino di un Daimio-
FantasyMarta era arrivata al punto di non chiedersi più cosa avesse che non andava. A parte gli occhi rossi, va bene, era un mostro solitario che aveva perso tutto. Eppure non pensava che qualcos'altro , qualcun altro,potesse sembrarle tanto familiare. Nyc...