Sguardi di ghiaccio

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Capitolo 58

Arrivare a riva si rivela così pesante che non appena tocchiamo terra ci sembra di vivere un sogno. Ci lasciamo letteralmente andare sulla neve gelida, fregandocene se questa ci graffi le guance e prendiamo quanta più aria possibile. Quanto vorrei un falò davanti in questo momento...
La prima a rialzarsi è Aurora che, barcollando, si dirige immediatamente verso Sem.
"Sem va tutto bene?" Si rialza anche con l'aiuto di Chiara. Le stringe le mani. "Si. Un po' stanco, ma sto bene. " prende fiato esausto, senza tuttavia far preoccupare la sua ragazza, tanto che le sorride e le accarezza la guancia. "Invece ho paura per Nyco, Cronos e Lena. " "Dici che non se la caveranno?" chiede Aurora sedendosi nuovamente a terra stanca. Io mi rialzo subito ripensando a loro tre, ma non vi nego che la testa gira talmente tanto che quasi crollo di nuovo. "Dico che riusciranno in qualche modo a sconfiggere quel mostro, anche se non so che stazza aveva e com'era, e a liberare Lena ,ma che saranno troppo affaticati per tornare" Porto lo sguardo sul lago che ci siamo lasciati alle spalle e non posso fare a meno di pensare a Nyco. Lo conosco: non si allontanerà dal pericolo se non lo fanno prima Lena e Cronos e questo mi terrorizza. E se non dovessero farcela? Se davvero non saranno in grado di tornare? Non possiamo nemmeno tornare indietro noi per il semplice motivo che perderemmo i sensi prima di arrivare a destinazione. L'aria qui è troppo rarefatta e il gelo non fa altro che diminuire la mobilità dei nostri arti, fondamentali per il volo. "Cassiopea tu non senti proprio nulla?" mi chiede Aurora, probabilmente preoccupata per Cronos. "No. Non sento dannatamente niente" provo perfino a creare un qualche legame con Nyco, ma non riesco. "Dobbiamo avere fiducia. Sono tutti in gamba -cero, non ho idea di come se la cavi Lena...- e vedrete che torneranno. Devono farlo. Magari lo faranno più tardi del previsto, decideranno di riposare prima di tornare.Aspettiamoli qui." suggerisce Chiara. Io non ho smesso di osservare l'immensa superficie del lago. Ti prego, Nyco, torna... devi farlo. Ce la farai, lo so, tu ce la fai sempre.

Ecco che un rumore in lontananza attira la mia attenzione, così zittisco bruscamente tutti. Forse non stavano nemmeno parlando. "Pea che succede?" chiede Sem. "Ascoltate. E' una voce!" immergo per sbaglio le caviglie e mi ritraggo immediatamente per il bruciore. E' gelida, fin troppo.

"Ragazzi!" Sollevo lo sguardo sperando di incontrare quello di Nyco trionfante, ma ho un tuffo al cuore nel vedere Lena gettarsi sulla riva esausta. Da sola. La faccio sollevare afferandola per le spalle, come se Nyco e Cronos sbucassero da sotto di lei. Non ci sono, non ci sono davvero. "Lena?!Dove sono Nyco e Cronos?! Perché non sono con te?!" riprende fiato , poi solleva lo sguardo finalmente guardandomi. Ha gli occhi colmi di terrore. "Sono ancora laggiù." "Li hai lasciati lì! Come... bah, non importa! Stanno bene?" si morde il labbro inferiore, credo si stia trattenendo dal piangere. Non dirlo, ti prego non dirlo.... "Per Nyco non va affatto bene. Non resisterà ancora per molto, quel mostro.... oh, povero Nyco!" comincia a piangere aumentando il mio stato di panico ."Cosa?! Che vuoi dire?!" la agito per le spalle e Auora è costretta a tirarmi indietro. "Spiegati meglio, cosa succede a Nyco?" la incita Chiara " Quel mostro vuole farlo annegare e lo tiene sommerso in acqua! Cronos ha voluto che mi mettessi a riparo e non ho potuto opporre resistenza. Sono esausta ma almeno sono riuscita a raggiungervi per informarvi. Voi dovete aiutarli!" Di colpo sento il gelo invadermi il petto, non riesco a respirare e sono costretta a cadere sulle ginocchia. Le mani non riescono più a muoversi come il resto del corpo, il cuore rallenta e capisco che tutto questo lo sta provando Nyco. Ritorno in me, prendo aria ritrovandomi tra le braccia di Aurora. "Cassiopea che ti è preso?!" "Sta morendo! Non ce la farà mai! Dobbiamo trovarli!" mi tiene per la vita senza permettermi di partire in volo."Lasciami! Hanno bisogno di aiuto!" "Pea ragiona! Sei sfinita e se riparti nuovamente in volo non riuscirai neanche ad arrivare a metà lago che perderesti i sensi! Non senti che abbiamo tutti il fiatone?!" il terrore s'impossessa di me. "Ma... ma loro..." "Riflettiamo un secondo. Calmati" "Non abbiamo tempo! Nyco potrebbe annegare da un momento all'altro in quell'acqua gelida. Probabilmente è già annegato!" " Pea vedrai che..." Aurora sabbalza per poi irrigidirsi improvvisamente e stringermi le braccia talmente forte da congelarmi la tuta in quel punto con i suoi poteri. "Aurora? Che ti prende?" chiude lentamente gli occhi e si lascia andare del tutto su di me. La poggio a terra prima di cadere con lei. Chiara mi guarda sconvolta. "Cosa le succede?!" "Non lo so, si è addormentata all'improvviso!" l'occhio mi cade sulla sua schiena : ha una freccetta infilzata proprio nella parte centrale. La tolgo da lì e annuso, sentendo immediatamente il senso di sonnolenza.. "Ragazzi e' stata questa a.." neanche il tempo di completare la frase, cadono addormentate anche Lena e Chiara. Sem sente le cadute smorzate dalla neve. "Cassiopea che diamine succede?" si alza lentamente. "Sem qualcuno non vuole che stiamo qui. Resta silenzioso." cerco di svegliare le altre ma niente, non vogliono sentirne. Mi guardo attorno, ma l'unica cosa che vedo è il bianco. Non riesco a percepire da dove vengono le freccette con la preoccupazione che ho addosso. "Pea giù!" ascolto il consiglio di Sem evitando una delle freccette, stessa cosa fa lui. "Sento fendere l'aria." mi informa, così mi metto al suo fianco. "Fa assoluto silenzio." mi avverte lui ed io non ho nessuno intenzione di trasgredire. "Spostati a destra!" obbedisco ritrovando nel punto in cui ero prima una freccetta incastrata sulla neve. "Oh, no..." "Che succede?" chiedo spaventata. "Qualsiasi cosa accada, resta giù!" detto questo mi spinge , facendomi letteralmente sdraiare. Quello che avviene dopo mi stupisce: Sem provoca uno spostamento d'aria deviando una miriade di freccette, e continua così per ben tre volte. Cessa tutto. "Sei stato geniale!" dico rialzandomi, ma ecco che non appena si volta vedo la freccetta sul petto. "No, Sem!" freno la sua caduta. Perfetto, sono sola. Sento delle voci, ma non vedo nessuno. Indietreggio per la paura di non sapere cosa fare. Ilò mio sesto senso mi obbliga di spostarmi a sinistra, poi di creare una barriera di fuoco che brucia ogni freccetta che cerca di colpirmi. Indietreggio confusa fino a ritrovarmi di colpo con un braccio gelido attorno al collo. Non posso nemmeno gridare per lo stupore: il gelo della sua pelle blu non mi permette di respirare. Ecco che un dolore fulmineo si irradia a partire dal collo in tutta la spalla e le forze vengono a mancarmi. Lo sconosciuto non smette di sorreggermi, mi solleva letteralmente da terre e l'ultima cosa che vedo sono i suoi occhi di ghiaccio.

Unione di elementi -il destino di un Daimio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora