Capitolo 4

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Dopo due settimane di meritato riposo sento la sveglia suonare. É il primo giorno di Università questo e mi sento eccitata. Mi alzo dal letto e dopo una doccia veloce mi dirigo allo specchio per un leggero make up; indosso dei pantaloni neri, una maglietta bianca e per finire un giubbotto in pelle.
Preparo lo zaino con alcuni quaderni per prendere appunti e scendo le scale saltellando.
Vado in cucina e noto mio padre ai fornelli, impegnato a fare  i suoi famosi pancakes. Dice sempre che sono la sua arma vincente quando arrivano ospiti a casa. È un po' strano si.
-" Buongiorno papà"
-" Hei tesoro, sei agitata per oggi?" Dice dandomi un tenero bacio sulla fronte;
-" Beh diciamo di sì"
-" Oh Iu andrà tutto bene, ormai sei diventata una donna. La mamma sarebbe così fiera di te"
Faccio un debole sorriso verso mio padre e accenno un sì ; mi manca troppo la sua figura, la sua voce squillante e sempre allegra alla mattina, il suo profumo..
Scaccio via i dolorosi ricordi e addento il mio pancake, pensando alla giornata che mi attende.
Esco di casa e mi dirigo alla fermata per prendere l'autobus. Dopo 15 minuti ancora non è passato e sto iniziando a spazientirmi ed agitarmi; per fortuna quando sto per dare di matto lo vedo in lontananza e mi tranquillizzo tirando un sospiro di sollievo. Sì sono una persona molto ansiosa come avete notato.
Salgo sul bus e mi siedo nel primo posto libero che trovo; il tragitto per fortuna non è lungo e per distrarmi osservo il cielo. Oggi è limpido, così tanto da sembrare dello stesso colore di quegli occhi così belli. Scuoto la testa, ricordandomi che è uno sconosciuto e probabilmente non lo rivedrò più in vita mia.
Dopo essere scesa dal bus mi avvio verso la facoltà e nell'attraversare tutta quell'area verde che circonda l'università mi sento osservata e a disagio a causa di tutti quegli studenti.
Mi reco dalla segreteria  per ricevere qualche informazione e scopro che sono nell'aula 1A; con passo svelto la raggiungo e mi siedo, iniziando a tirare fuori il quaderno.
L'aula si sta riempiendo lentamente, ma il professore che terrà il corso di anatomia non è ancora arrivato.
Sto bevendo un sorso d'acqua quando una mano mi tocca la spalla..
-" Hei ciao, posso sedermi qui ?"
Nello stesso tempo l'acqua che sto bevendo mi va di traverso e per poco rischio di strozzarmi.
Mi giro verso destra e vedo un ragazzo che indica il posto accanto al mio.
Bene, brava Jen, bella figura di merda già il primo giorno.
-" Oh ehm , certo siediti pure è libero" rispondo sorridendogli.
-" Ti senti bene? Scusami non volevo farti andare di traverso l'acqua "
-" Oh no tranquillo mi capita sempre"
-" Ti capita sempre di strozzarti ?"
Oh ma che cazzo ho detto ?
Quando sono nervosa sparo sempre stronzate, e infatti..
-" Ahahah lascia stare" accennandogli un sorriso imbarazzato.
-" Come ti chiami?"
-" Sono Iulia, e tu?"
-" Io sono Nick, molto piacere. Sei un po' stramba Iulia, però mi piaci, diventeremo ottimi amici" dice sorridendomi.
-" Lo spero" rispondo.
Nick è un ragazzo davvero carino.. ha degli occhi color nocciola che sembrano alquanto dolci, un sorriso da far invidia  e dei ricciolini gli contornano la testa.
Anche un bel fisico, sopratutto un bel fondoschiena. Eh beh non ho potuto non guardarlo quando si è alzato per raccogliere la penna. È un gran Figo in poche parole.
Io e Nick conversando, scopriamo che abbiamo un sacco di cose in comune; ad entrambi piace il sushi, facciamo schifo in cucina e amiamo gli animali.
Gli sto raccontando di quella volta in cui stavo per dare fuoco alla casa dei vicini, intenta a cuocere dei würstel per la bambina a cui dovevo badare, quando il professore di anatomia fa il suo ingresso in aula, sopprimendo tutti i brusii degli studenti.
Dopo essersi presentato, il professore Bonoli inizia il corso; parla in modo lento ed è molto ripetitivo nelle cose, ma se voglio passare l'esame mi conviene prestare attenzione dato che la materia ha molti crediti.
Dopo due ore di lezione e la mano in cancrena per tutte le pagine scritte il professore ci comunica già le date dell'esame...iniziamo bene si.
-" Vedete ragazzi, la mia materia non è affatto semplice. Richiede una notevole preparazione al fine di affrontare tutti gli anni che avete davanti al meglio. È la base questa. La modalità d'esame è scritta nelle slide che vi ho preparato e messo sul sito. Ah, quasi dimenticavo, per preparare l'esame al meglio sono a vostra disposizione dei tutor scelti da me. Loro sono ragazzi più grandi di voi pronti a risolvere qualsiasi dubbio. Domani verranno a presentarsi qua in aula. Bene con questo ho finito, a domani ragazzi"
Detto questo il professore esce dall'aula, e pian piano anche noi studenti facciamo lo stesso.
-" Iulia ti va di lasciarmi il tuo numero? Magari così ci possiamo sentire su whatsapp"
-" Certamente, dammi il tuo telefono che lo salvo"
Dopo avere scritto il mio numero sul telefono di Nick lo saluto e mi avvio alla fermata per rientrare a casa.
Tutto sommato non è andata male come giornata.

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