Capitolo 12

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Non può averlo detto sul serio. Mi sento avvampare a causa di quelle parole pronunciate dalla sua bocca.
Lui mi sta fissando intensamente, e io sono di fronte a lui, seduta, a guardarlo spiazzata.
Chris inizia a scossare lentamente la testa.
-" Ma che cazzo sto facendo.." dice.
E come se niente fosse apre il libro e inizia a spiegare l'apparato cardiovascolare.
La sua voce è fredda, dura e non si interrompe mai; parla come se fosse un cd in continua riproduzione, come se avesse paura di pensare troppo.
Non ascolto una parola di quello che sta dicendo, troppo presa a riflettere sulla situazione precedente.
Perché si sta comportando così? Perché delle volte si mostra gentile e poi diventa stronzo improvvisamente?
Il suo comportamento nei miei confronti mi causa confusione, e non poca; forse è attratto da me, o forse no. Forse è così e basta.
Facciamo una pausa dopo una mezz'oretta e mi avvio fuori per fumare una sigaretta, sperando che si allevi la tensione che sento in questo momento.
Accendo la sigaretta, e mentre la porto alle mie labbra, mi cade il mondo addosso per ció che noto. Non ho l'anello. Non ho più l'anello che mi regaló la mamma. Quell'anello che aveva ornato il suo dito per tantissimi anni, e che prima di andarsene mi regaló. Da quel giorno lo consideravo il mio portafortuna, il mio ricordo di lei.  Non l'ho mai tolto in questi anni e ora non c'è più.
Agitata mi guardo intorno e torno dentro nella speranza di trovarlo. Lo cerco ovunque, ma non è da nessuna parte porca puttana, e cominciano a scendermi le lacrime.

Inizio flashback.

-" Ciao mamma"
-" Iulia, tesoro mio"
Accenno un debole sorriso.
-" Come ti senti oggi?"
-"Quando ti vedo sto sempre bene bambina mia"
La guardo con gli occhi lucidi e sento che sto per piangere.
Le avevo detto che sarei stata forte in questi mesi, che ce l'avremmo fatta insieme a vincere questa battaglia, ma vedendola in questo modo,un momento di debolezza mi invade.
Scoppio in singhiozzi tenendole la mano su quel cazzo di lettino dell'ospedale.
-" Iulia.. non fare così"
-" No mamma non ce la faccio, non ce la faccio.." ripeto
-" Sii forte. Tu sei forte bambina mia." Dice accarezzandomi dolcemente la testa. Noto che si sta togliendo l'anello dal dito me lo mostra.
-" Ti voglio regalare questo.. ha molto valore per me Iulia"
-" Ti voglio un mondo di bene mamma, lo terrò con me per sempre." Dico tra i singhiozzi.

Fine flashback.

Mi prendo il viso tra le mani, completamente in preda alla disperazione. Le lacrime mi rigano le guance e mi accascio sul pavimento freddo del bagno, sconfitta dai ricordi incessanti e dolorosi di quel periodo.
Non so quanto tempo sia passato da quando sono seduta qui, ma non mi interessa.
Ad un tratto sento spostarmi dolcemente una ciocca di capelli, e alzando lo sguardo vedo gli occhi di Chris di fronte ai miei. Si è messo a terra con me.
-" Hei.." mi sussurra, e mentre lo dice inizia ad accarezzarmi lentamente il viso bagnato di lacrime.
Senza rispondere e presa dall'impulsività gli vado addosso e lo abbraccio. Ne ho bisogno in questo momento. Lo stringo forte e pianto il naso nel suo collo,piangendo ancora.
Lui preso alla sprovvista all'inizio, poi ricambia la mia stretta.
-" Shht.. Shht.. calmati Iulia.. ci sono io ora" dice vicino al mio orecchio.
Passiamo minuti e minuti in quella posizione, immobili, con le sue carezze rassicuranti , tra i miei respiri e singhiozzi.
È riuscito a calmarmi con la sua voce e con il suo tocco rassicurante..
-" Grazie.. grazie per tutto davvero" Dico alzandomi in piedi.
-"Te la senti di dirmi cos'è successo?"
E mi assale il panico. Il panico perché odio espormi e mostrarmi fragile davanti agli altri.

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