Siamo passione

Capitolo 2

Sono le 21.00 e Jennifer è già in camera mia con l'intero guardaroba appresso. Si è già provata una decina di vestiti,mentre io fisso la mia immagine allo specchio decidendo il trucco, una scelta di vitale importanza per noi ragazze.  Opto per un make up leggero, applicando un ombretto rosato,l'eye-liner, un po' di blush e per finire un rossetto nude; mi osservo e soddisfatta del mio lavoro vado verso l'armadio per decidere l'outfit di stasera. Intanto la mia amica si sta lisciando l'abito bianco e aderente appena indossato.
-" Baby come sto con questo vestito ?"
La osservo e la risposta è sempre
-" Sei una vera bomba!"
-" L'hai detto anche con i vestiti che mi sono provata prima"
-" Ah si ? Non ricordo.."
-" Sei peggio degli uomini quando accompagnano le donne a fare shopping!" Dice sbuffando.
In effetti è vero, non mi piace provare tanti abiti, perché alla fine la scelta ricadrà sempre sul primo indossato.
Dopo ben due ore e tutte le raccomandazioni possibili di mio padre finalmente usciamo di casa, io con un tubino nero e Jennifer chiaramente con il primo vestito provato.
Sul ciglio della strada ci stanno aspettando Michael e Andrea; sono due nostri ormai ex compagni di classe e devo dire niente male.
Andrea è innamorato pazzo di Jenny da quasi 1 anno,ed è alquanto evidente perché ogni volta che prova a parlare perde magicamente la proprietà di linguaggio.
-" Ciao Jen-Jennifer, sei ehm come dire... bellissima, no anzi stupenda..."
Ecco, come non detto.
Saluto Michael con un casto bacio sulla guancia e avvicinandosi al mio orecchio mi sussurra un " bella come poche, stasera mi renderai alquanto geloso"
Io arrossisco visibilmente. Lui è davvero un bel ragazzo, ma come dire, non fa per me. Dopo la gita di quarta superiore abbiamo provato a frequentarci per un breve periodo, finendo qualche volta a letto, ma tutto qua perché non provavo nulla e abbiamo deciso comunque di restare buoni amici.
Saliamo in macchina e in pochi minuti siamo al locale più famoso di Milano.
Anche stasera è affollatissimo e la fila al di fuori è chilometrica; per nostra fortuna conosciamo il proprietario del locale che ci fa entrare quasi subito.
Jenny appena entrata si è fiondata direttamente al bancone del bar e mi sono ritrovata in mano ben due long island. Storcendo il naso al primo sorso mi sforzo di bere almeno un drink ,mentre la mia amica sembra un camionista russo dato che è già al terzo...a volte mi chiedo quale sia il suo segreto.
-" Jenny vacci piano, non voglio portarti a casa in barella" dico soffocando una risata.
-" Ohh ma andiamo, qua quella che dovrebbe festeggiare sei tu!"
-" Per una volta forse hai ragione!"
E un sorriso maligno e divertito si stampa sui nostri
volti.