Three

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Una scossa mi fa saltare in aria, «ben svegliata, tranquilla è stata una turbolenza» guardo dorotea, «che ore sono?» lei guarda il suo orologio, «le 6 del pomeriggio» «grazie» mi sorride e ritorna a leggere il suo libro, sospiro, «ho un libro in più» lo prende dalla sua borsa e me lo porge, lo prendo, non ho mai letto dei libri, «é un libro adolescenziale, non é barboso, l'ho comprato per la mia piccolina» gli sorrido, «grazie» lei mi sorride e ritorna a leggere, leggo il titolo del libro "Cercando Alaska" di un certo John Green, lo apro, e comincio a leggere la descrizione finché non arrivo a pagina 1. Sono a pagina 120, adoro questo libro, e tutto il pomeriggio che lo leggo, «Dorotea che ore sono?» lei guarda l'orologio «le 9 tesoro» un hostess si mette vicino a noi, «buonasera, cosa volete per cena? Abbiamo del pollo o pasta» «per me della pasta» l'hostess gli passa una scatoletta di plastica con all'interno della pasta al ragù, non ho mai mangiato la pasta, «per lei signorina?» guardo il carrellino, «cosa sono quelle?» la signorina guarda cosa sto indicando, «lasagne» dice con un tono strano, sembrano buone, «OK, allora prendo le lasagne» la signorina me le porge insieme a delle posate di plastica e se ne va, le guardo, «come sanno?» domando a dorotea, «sono buone, non l'hai mai mangiate?» faccio no con la testa, ne prendo una forchettata e la metto in bocca, «ti piacciono?» annuisco, continuo a mangiarle silenziosamente, le finisco subito, anche Dorotea finisce, l'hostess ripassa e toglie i vassoi che ci ha dato , riprendo il libro e ricomincio a leggere tranquilla. Sono le 2 di notte, e ho quasi finito il libro, Dorotea dorme, chiudo il libro e lo metto sopra la borsa di lei, ce una fotografia vicino la sua borsa, la prendo, é un ragazzo, piercing ai due lati del naso, il collo tatuato e ora che guardo meglio anche le braccia, accarezzo con il pollice la fotografia, non ho mai visto un ragazzo così bello, «é mio figlio» mi giro verso la voce di chi ha parlato, «l'ho trovata a terra, ti sarà caduta, tieni» gli e la porgo, lei la prende e mi sorride, «é abbastanza testardo, e può sembrare un cattivo ragazzo, ma non lo é» annuisco, «ti assomiglia» lei annuisce, sospira e posa la fotografia dentro la borsa, «dovresti dormire Emy, buona notte» mi sorride e chiude gli occhi, appoggio la testa nel sedile e chiudo gli occhi.
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«Emy tesoro svegliati, stiamo per atterrare » mi sveglio e mi sgranchisco le braccia , «Signori, stiamo per atterrare, si prega di restare fermi e nel caso in cui foste senza cinture di rimetterle, grazie per aver viaggiato con noi e buona permanenza a los Angeles» sento uno sbalzo e l'aereo cambia movimento, mi aggrappo alla maniglia e sorrido, finalmente, sospiro, sento l'aereo atterrare, e pian piano rallentare finché non si ferma del tutto, il capitano annuncia di essere atterrati, un hostess ci fa alzare per fila, mantengono l'ordine, arriva il mio turno di alzarmi, prendo il bagaglio a mano e lo prendo, la mia valigia é sparita, controllo di nuovo, «signorina, la sua valigia gli e la facciamo avere noi dopo insieme alle altre» sospiro, pensavo che me l'avesserò rubata, sorrido alla signora di mezza età e ed esco dal mio sedile, arrivo nelle scale mobili, mi giro e dietro me ce Dorotea, gli sorrido e poi metto un piede nel primo scalino, la scala si muove, mi aggrappo al manubrio, ma anche questo si muove un pò, sorrido, scendo dalle scale mobili mettendo piede finalmente nella terra ferma, faccio un sorriso a 32 denti, «allora, andiamo?» annuisco, Dorotea mi supera entrando nella porta che entra nella grande struttura, entro anch'io, lei mi prende per un braccio per farmi camminare più velocemente, mi guardo intorno, ci fermiamo di colpo, vedo la mia valigia, mi stacco da Dorotea per prenderla, wow, non la ricordavo così pesante, «ti aiuto io» un ragazzo mi aiuta a prenderla , gli sorrido, «grazie mille» lui mi sorride, «oh, ehm...piacere» mi da la mano, gli e la stringo, «piacere Emery» «Harrison» «tesoro andiamo?» Dorotea mi affianca, «oh, Harrison, che piacere incontrarti» «Signora Mitchell ben tornata a Los Angeles, Demon mi aveva detto che sarebbe tornata domani» «no, tornavo oggi...lascia stare sai com'è Demon» si rattrista, «vedo che hai conosciuto la mia nuova amica» Dorotea mi guarda sorridendomi, Harrison mi sorride, «si» gli sorrido, «scusa tesoro ma adesso dobbiamo andare, passa qualche volta a farmi visita, e dì a tua madre che sono tornata» il ragazzo annuisce e poi la saluta, saluta anche me, Dorotea mi fa segno di seguirla, la seguo e usciamo dall'aeroporto, cerca con lo sguardo qualcuno, si sente un rumore di clacson, «Signora Mitchell» lei si gira verso un signora appoggiato a una limousine nera, sbarro la bocca, dio mio!, «Emy vieni, sono venuti a prenderci» la seguo, l'autista apre la portiera della limousine sorridendo a Dorotea, «signora..» Dorotea mi guarda, «lei é con me» l'autista annuisce e mi sorride, prendo la valigia facendola entrare, poi entro io, mi siedo nel sedile comodo in pelle, sorrido a Dorotea e mi rilasso nel sedile comodo. «Conoscerai i miei figli, sempre se Demon é in casa» butta le chiavi nel mobiletto, «lascia la valigia li, ora ci pensa a salirla il maggiordomo» annuisco, la villa é gigantesca, ho visto una piscina enorme e un giardino immenso, «mamma!!!» una bambina bionda vestita per bene corre verso Dorotea e lei la prende in braccio e la stringe a lei, «ben tornata signora» una ragazza mi guarda dalla testa ai piedi schifata, «Chanel lei é la nuova ragazza che aiuterà Romina con le faccende, é una mia amica, e ti prego di trattarla bene, Emy lei é la fidanzata di mio figlio» sorrido a Dorotea e guardo la ragazza di prima, «mamma, pensavo venissi domani» mi giro verso quella voce profonda e mascolina, il ragazzo della foto scende le scale, lo guardo, le braccia ricoperte di tatuaggi, il collo possente anche tatuato, mi mordo le labbra, fa quasi venir voglia di peccare, é una tentazione, il ragazzo mi passa accanto e saluta la madre, il suo profumo mi invade le narici, lui mi guarda da testa ai piedi e ghigna leccandosi le labbra, io lo guardo schifata, poverino, sarà di quale tic soffre, guardo Dorotea, «Demon lei é la ragazza che aiuterà Romina e le altre ragazze» lui mi riguarda, «ah, sei la nuova sguattera» la mia espressione cambia, la sua ragazza schiamazza, abbasso lo sguardo, «Demon, portale rispetto, é una mia amica e non osare usare questi termini lo sai» lui guarda la madre e poi me fulminandomi, io fulmino con lo sguardo la sua ragazza che ancora ride, «cosa trovi divertente? Dimmelo così rido anch'io » rispondo fregandomene, lei smette di ridere guardando il suo ragazzo, lui ride e poi se ne va, lei mi guarda, «portami rispetto sguattera» mi avvicino a lei, «io porto rispetto solo ai padroni di casa e a chi se lo merita il mio rispetto, tu per me non conti» lei sbarra le labbra, «Emy vieni» Dorotea mi chiama ridendo di quello che avevo appena detto a quella perfida, «hai fatto bene a risponderle tesoro, vieni ti faccio conoscere Romina e sua figlia» annuisco, la seguo in cucina,
sbatto contro qualcuno, alzo gli occhi ed é lui, «scusa» lo supero entrando in cucina, raggiungo Dorotea, «Romina, lei é la ragazza che ti aiuterà da oggi, ha preso il posto di Angelina, spiegagli tutto quello che deve sapere e mostrale la casa» mi sorride e poi se ne va, una ragazza si avvicina a Romina, «ciao, piacere veronica » gli sorrido e gli stringo la mano, «Emery» Ramona mi sorride, «tesoro mostragli la casa e spiegagli tutto» sorride a Veronica, lei mi prende a braccetto e io le sorrido, «bene, allora, questo é il salotto, salendo questa scale si va nel piano superiore, la villa si divide in 3 piani, piano superiore, piano centrale e qui, intanto ti mostro qui sotto». La villa é stupenda, enorme e lussuosa, «iniziamo alle 5 del mattino, e finiamo alle 11 di sera, certe volte anche a l'una se aspettano visite i signori» annuisco, «sta lontana da demon, lo dico per te Emy, non dargli filo da torcere e ignoralo, se ti fai mettere sopra il naso da lui, ti renderà la vita impossibile» «come sai queste cose?» lei si avvicina di più a me «l'altra ragazza se ne andata perché lui e la sua "adorata" ragazza gli hanno reso la vita un inferno qui dentro, si dice persino che lui ci sia andato un paio di volte a letto e che mentre scopavano registrava tutto e la ricattava, adesso quella ragazza ha una vita rovinata, il video si é spasso per tutta los Angeles, é tornata in Grecia di corsa» la mia bocca si spalanca, «il motivo di cosi tanta ira? Solo perché si é messa contro di lui?» Veronica guarda un attimo in giro e poi torna ad avvicinarsi a me «perché Angelina ha scoperto che il signore tradiva la moglie, così Antòn ha ordinato a Demon di vendicarlo, sta attenta, prima ho visto come hai risposto a Chantal, quella vipera ci sta un secondo a inventarsi una cazzata per farti buttare fuori di qui» annuisco, «adesso, cerchiamo Dorotea, ti da la divisa, ti fa vedere la camera e domani incominci, e magari più tardi possiamo andarci a fare un giretto, però solo alle 11 sono libera» «va bene, anche se é buio non fa nulla» lei sorride e camminiamo per il corridoio lungo e luminoso, ma proprio in questo momento esce da una stanza lui, mi guarda, cazzo, quegli occhi sono cosi magnetici, no...Emy ricordati che é impegnato e per lo più é un mostro senza sentimenti, «signorino sa dov'è sua madre?» Veronica attira la sua attenzione verso di sé, «e per lei?» dice indicandomi con lo sguardo, Veronica annuisce, «gli e la porto io, tu vai a fare quello che devi fare» guardo Veronica, cerca di farsi capire con lo sguardo e io annuisco, lei mi lascia il braccio e se ne va, lui si avvicina a me, mi prende dal braccio facendomi sbattere nel muro, sussulto, «ascoltami bene sguattera, non parlare mai più alla mia ragazza in quel modo e porta rispetto» «la tua ragazza non sa difendersi da sola? Ha bisogno del fidanzatino per farmi tenere la bocca chiusa? Patetica» lui allarga le narici e vedo i suoi occhi cambiare colore, un blu scuro li possessa, «mi piace il fatto che non pensi alle conseguenze di quello che dici» accarezza una guancia con le sue grosse mani tatuate, mi scosto, «mi accompagni da Dorotea o la cerco sola?» lui ghigna, si avvicina al mio orecchio, «puoi mancare di rispetto a Chantal, ma non a me, penso che ti abbiano avvertito su di me, perciò attenta, non sfidarmi perché potrai anche giocare bene, ma io so giocare meglio» si stacca da me e passa avanti, «vieni o ti stai lì?» resto imbambolata, questo ragazzo mi farà impazzire.

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