Forty Eight

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La mia testa girava senza sosta, la nausea aveva preso possesso del mio corpo, provavo a fermarmi ma lui, non faceva altro che strattonarmi e tirarmi per il braccio, fuori da quel locale, nessuno si accorgeva di cosa stesse accadendo, ed era meglio così,  odiavo avere gli occhi compassionevoli e impauriti degli altri addosso, l'aria fresca mi sbatte in faccia come uno schiaffo, speriamo solo, che domani, non mi sarebbe venuta la febbre a causa del cambio di temperatura, la mia giacca come la borsa, l'avevo lasciata a Christina, dovevo parlare con lui, ed ero pronta a tutto, improvvisamente la presa sul mio braccio diminuì, mi aveva lasciata, lui prese una sigaretta portandola alle labbra, l'accese e cominciò a fumarla, era silenzioso, nessuna scenata, nessuna violenza, non mi guardava neanche, dovevo dire qualcosa, ma, mi precedette, 《perché?》cominciai a mordermi l'interno della guancia, 《perché Christina ha insistito, e io, mi sono fatta influenzare》 lui restò in silenzio, 《ti avevo detto di restare a casa》 sospirai, 《lo so, e sono pentita perciò che ho fatto, ma in quel momento pensavo a divertirmi, dopotutto me lo merito》 lui strinse la mano facendo sbiancare le nocche, 《mi sono rotto i coglioni dei tuoi capricci da bambina e dalla tua non prudenza, non voglio una donna a cui devo fare da babysitter, voglio che la mia donna,  abbia i coglioni di saper dire no, di ascoltarmi perché conosco il pericolo, tu non fai altro che fare di testa tua, di metterti in pericolo, non mi ascolti e mi fai incazzare di continuo, ho già molti problemi, e non voglio pensare pure a quelli tuoi》 i miei occhi si riempiono di lacrime, 《Demon...che stai dicendo?》lui getta il mozzicone della sigaretta lontano da noi e mi guarda negli occhi, 《vattene a casa, prendi la tua roba, e sparisci dalla mia vita》 il mio cuore smette di battere, le lacrime escono senza sosta, 《non puoi dire sul serio》 lui si passa la lingua sul labbro inferiore, 《non lo ripeto una seconda volta Emery 》 comincio a negare ripetutamente con la testa, 《mi stai lasciando per una cazzata? Dici di amarmi e mi lasci andare come se non contassi niente? Come se fossi una qualunque?!》lui prende il telefono in mano, e sposta lo sguardo sullo schermo illuminato, 《Demon!!》urlo il suo nome, lui solleva lo sguardo, 《stai continuando? Cosa non capisci?》parlava tranquillamente, ma la voce lo tradiva, era incazzato, 《non capisco queste cazzate che hai detto una dietro l'altra,  mi stai lasciando senza un motivo sensato》 lui sorride nervosamente, 《ti lascio perché sono stanco, stanco delle tue cazzate, dei tuoi capricci e della tua superficialità,  mi hai preso per il culo, se non fossi stato qua, mi avresti continuato a prendere per il culo, ecco perché eri nervosa a casa》si avvicina al muro, e senza preavviso sfera un pugno, salto in aria per la paura, 《vuoi davvero che me ne vada? Non tornerò più se uscirò dalla tua vita》lui guarda le sue nocche insanguinate e resta in silenzio, 《vattene》 gli e lo sento sussurrare, indietreggio, 《allora è finita, è finito tutto, quel "noi" non esiste più,  gettato nell'immondizia, va bene Demon,  sai che ti dico? Vaffanculo!!》gli giro le spalle ed entro nel locale, vado verso il bancone 《fammi un margarita》 Christina mi porge le mie cose, 《senti, hai un'auto da prestarmi? Te la tornerò presto》 lei annuisce, 《anche una che non usi perché è vecchia o non ti piace》 lei annuisce di nuovo, 《Emy cos'è successo》 la sua serietà mi stupisce, 《io e Demon abbiamo chiuso》 prendo il margarita in mano e comincio a berlo, 《è tutta colpa mia, mi dispiace》 io nego ingoiando il liquido dolce, 《no, è lui, è troppo esagerato, odio quando fa così, ma stavolta è finita, non me ne frega più nulla》 sposto lo sguardo in alto, lo vedo affacciato, appoggiato nella ringhiera mentre mi fissa, 《mi sta guardando, so già che se ne sta pentendo》 Christina alza lo sguardo e lo riposa su me, 《mi stanno portando l'auto che devo prestarti, anzi te la regalo, non la uso mai e non mi piace più,  comunque dove andrai a vivere?》gli sorrido, 《ho ancora le chiavi dell'appartamento di Jeff, posso stare lì, non mi dirà nulla lui》 lei annuisce, 《vengo con te》 nego, 《tu resta qui, e dimmi cosa fa lui, e soprattutto, divertiti, non prendere i miei problemi, e non farli tuoi, sei la mia migliore amica, l'unica che abbia mai avuto, e ti sono grata per tutto》 lei mi abbraccia e io ricambio, 《la macchina è qui fuori, se hai bisogno di soldi, non dubitare a chiedermi》 annuisco, bevo in un solo sorso il mio margarita, Christina paga il mio drink ed usciamo fuori, un uomo ha le chiavi in mano, è appoggiato in un bmw x4,  gli prendo le chiavi dalle mani e abbraccio un ultima volta Christina, l'uomo si sposta e io apro lo sportello dell'auto,  mi siedo sul sedile e mi tolgo i tacchi, almeno guiderò meglio, lancio un ultima occhiata a Christina, chiudo lo sportello e accendo l'auto inserendo le chiavi nella toppa, inserisco la marcia e senza guardarmi indietro accellero. 《LUI TI HA LASCIATA?!》 Jeff mi aiuta a scendere le valigie, 《si, è la 20 esima volta che te lo ripeto, ci siamo lasciati, posso stare nel tuo appartamento? Almeno per il momento》 lui annuisce, 《hai le chiavi? Sennò te le vado a prendere, ce l'ho in auto》 mi metto le mani nei fianchi mentre mi mordo le labbra nervosamente, 《no ce l'ho,  grazie》 mi appoggio al bancone della cucina e mi passo la mano nei capelli spettinati, 《ei, andrà tutto bene, ci sono io, non sono mio fratello, ma accontentati 》sorrido stancamente, mi abbasso la felpa , mi sono cambiata, odiavo stare con quel vestito, 《grazie Jeff》 la porta improvvisamente si apre, essa sbatte sul muro con forza, entra una ragazza bionda mentre ride, dietro di lei Demon, il labbro comincia a vibrarmi, 《Jeff, di chi cazzo è quel bmw?》si blocca non appena mi vede, 《che ci fai ancora qui?》mi asciugo le lacrime, 《me ne sto andando》 prendo le mie valigie con le ruote e lo supero, la ragazza bionda mi fissa, si avvicina a me, 《stai bene tesoro?》mi giro verso Demon, lui mi guarda con superficialità,  《alla grande puttana》 lei sbarra la bocca, io apro la porta ed esco fuori, non la richiudo neanche, che se la chiuda lui la sua porta di merda, apro il cofano e con fatica metto dentro le valigie, lo richiudo, la mia attenzione viene attirata da Demon, è davanti la porta, lo guardo e poi mi volto,  sento dei passi dietro di me, velocemente apro lo sportello ma qualcuno mi blocca, mi giro, 《ce l'hai un posto dove stare?》 Demon mi guarda con gli occhi lucidi, vorrei solo abbracciarlo e farci pace, 《ho tutto》 mi passo le mani sudate sui miei leggings, sono nervosa, lui annuisce, 《se hai bisogno...》 lo interrompo 《non ho bisogno di te》 lui annuisce ancora, 《non avrei mai voluto che tu vedessi Ramona》 intuisco sia la bionda rimasta dentro casa,  《certo...devo andare, ciao》mi libero della sua presa sul mio polso e mi siedo sul sedile del guidatore, 《 se ti sposti, io chiudo lo sportello》 dico appoggiando la fronte sul volante, 《chi ti ha dato quest'auto?》sospiro frustrata, 《sai, dovresti farti un controllo da uno psicologo, sei bipolare, prima mi lasci, mi cacci da casa, ti trovi il mio rimpiazzo, e poi vieni a preoccuparti per me? Non sei coerente》 lui ride abbassando la testa, 《ci tengo a te, tutto qua》 io annuisco stringendo le labbra per non urlargli contro, 《io penso che tu non mi amassi più,  ed hai cercato una scusa, puoi dirmelo ormai, tanto me ne andrei comunque》lui si irrigidisce, 《e meglio che te ne vada adesso》 stringo lo sterzo, 《lo stavo per fare, ma mi hai interrotta》 lui mi chiude lo sportello e se ne va, le lacrime mi escono,le asciugo e accendo l'auto,  faccio retromarcia e molto velocemente, me ne vado lontana da quella maledetta villa, lontana da lui e da tutto ciò che lo riguarda, si cambia vita, si cambia tutto, sono pronta per ricominciare.

                                                         Fine....

𝑃𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora