«Cazzo rischi di uccidermi se continui così forte» i gemiti continuavano a fuori uscire dalla stanza accanto la mia, non ho chiuso occhio da quando sono rientrata in camera mia e mi sono poggiata sul letto, ho provato a dormire ma é stata una mattinata molto movimentata, urla, spari, risatine, gemiti, e non poteva mancare la scopatina mattutina di Christina, innervosita da tutto mi alzo dal letto matrimoniale tutto mio, prendo il pacchetto di Marlboro all'interno dello sportellino del comodino, né estraggo un sigaretta, me la porto alle labbra e l'accendo con l'accendino che si trovava all'interno del pacchetto, vado verso la porta che divide il balconcino con la mia camera e la apro, esco fuori e vedo la grande piscina che si trova nascosta nel retro della villa, dentro ci sono tutti, compreso Demon, ci sono delle ragazze a me sconosciute strofinarsi con gli altri ragazzi all'interno della piscina, continuo a fumare cercando di non farmi notare, non voglio che mi vedano, voglio rimanere sola per pensare un pò, non lo faccio da un pò di tempo, e ho bisogno di rimettere a posto tutti i problemi che mi frullano nel cervello o rischio di scoppiare, la mia attenzione viene attirata da un risatina fin troppo insistente, guardo meglio e una ragazza dai capelli rossi ricci prova a baciare Demon, lui continua a scostarsi ma nel farlo ride divertito dalla situazione, trattengo le lacrime, faccio l'ultimo tiro di sigaretta e la butto nel porta cenere in acciaio, rientro in camera, chiudo la porta e le tende, oggi il mio umore non é dei migliori, ho una strana sensazione allo stomaco, la riconosco fin troppo bene, qualcosa andrà storto, guardo l'orologio che mi ritrovo nel polso e mi accorgo che sono solo le 7 del mattino, ho "dormito" solo per un ora, sospiro frustrata, bussano alla mia porta, vado davanti ad essa e la apro facendo scattare la serratura, lui mi si presenta davanti, ha i capelli bagnati, entra senza chiedermi il permesso, «e se io non volessi farti entrare?» lui si volta con un espressione seria in volto, «ti ho vista nel balcone, non ti sei neanche degnata di scendere» incrocio le braccia al petto, «e perché dovevo scendere? Per godermi meglio lo spettacolo di come la rossa cercasse di baciarti? No, non ero interessata a farlo» lui si passa la lingua nel labbro inferiore, «che ti prende? » sospiro, «non mi prende nulla Demon, sono solo stanca, non ho dormito bene, e ho una strana sensazione addosso, come...come se stesse per andare storto qualcosa» lui si passa le mani nei capelli, si avvicina a me, mi attira verso di lui, «sta tranquilla, non andrà nulla storto, tra un pò andremo via da qui e ci lasceremo per un paio di giorni questa città e i problemi che ci perseguitano alle spalle» mi mordo il labbro, «la rossa non...non é riuscita a...ecco...» lui ghigna, «pensi davvero che mi sarei fatto baciare da una troia? Non voglio altre labbra che non siano le tue» sorrido, gli poggio le mani nel collo e sollevandomi lo bacio intensamente, «ho voglia di te, scopami ora, subito» sussurro mentre continuiamo a baciarci, lui mi prende dalle natiche e mi solleva, mi aggrappo con le gambe al suo bacino, gemo quando le nostre intimità si scontrano, mi butta nel letto in modo rude, lui mi guarda, si avvicina ai miei pantaloncini e me li strappa di dosso, gemo a questo suo gesto violento, mi tolgo la maglietta rimanendo in slip, lui si toglie il costume buttandolo nella parte opposta del mio letto, mi toglie gli slip, continua ad osservarmi senza dirmi nulla, mi siedo nel letto tirandolo dai boxer, «hai finito di osservarmi? Sembra che tu non mi abbia mai visto» lui resta in silenzio, si toglie i boxer, mi stendo, lui si mette in ginocchio, prende la sua erezione nelle mani e la strofina contro il mio clitoride, gemo sonoramente, lui ghigna, mi allarga di più le gambe, un colpo secco e mi penetra, urlo di piacere, lui spinge sempre più forte facendo scontrare il suo bacino con le mie coscie, gemo sempre più forte, «sto per...venire» la mia voce é strozzata dal piacere, lui continua a spingere, raggiungo l'apice urlando, lui continua a spingere, e quando si rende conto di essere senza preservativo esce da me, prende il pene nelle mani e comincia a fare su e giù con la mano, fa un ringhio animalesco e viene sulla mia pancia svuotandosi completamente, lui si alza dal letto andando verso il bagno, guardo quella sostanza schifosa sulla mia pancia, resto ferma sul letto a guardare il soffitto.
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𝑃𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛
ChickLitEmery Holt, una ragazza povera proveniente da Barranquilla, per far vivere la sua famiglia parte per los Angeles, ma chi l'avrebbe mai detto che un volo non programmato, potesse stravolgere completamente la sua vita, tutto é partito da lì, da un...