𝑃𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛

forty two

Resto in silenzio mentre Ricky facendo cautela mi mette i punti, «manca l'ultimo e ho finito», non rispondo, non ne ho proprio la forza, mi sento vuota, ho ucciso il fratello di Veronica, l'ho ucciso... Demon é appoggiato al muro guardando come Ricky mi cuce la ferita profonda, «Emery ho finito» resto ancora in silenzio, mi sollevo lentamente, mi fanno male, mi aiuta ad alzarmi e mi mette un cerotto enorme sulla ferita, Ricky osserva me e Demon e poi esce dalla stanza chiudendo la porta, lui si avvicina sedendosi accanto a me, «non eri costretta a farlo, avevo la pistola pronta, stavo per sparargli io» resto in silenzio, lui mette il braccio intorno alle mie spalle e mi tira a sé, mi bacia in fronte, «quando finirà tutto questo? Sono esausta Demon» lui resta in silenzio «non finirà mai Emy, ne vinci una, ma te ne aspettano altre dietro l'angolo, te l'ho detto dal primo momento che non sarebbe stato facile, puoi andartene di nuovo in Colombia e quando si sarà calmato tutto riscendere» sospiro, «no, ormai ci sono anch'io dentro, resto qui» lui fa un mezzo sorriso e si alza, «vuoi che partiamo? Solo io e tu, andiamo in qualsiasi posto tu voglia, cambiamo aria» io gli sorrido, «sei folle? Non possiamo» lui si lecca il labbro inferiore, «piccola, io sono Demon Mitchell, a me tutto è concesso, non scordarlo» sospiro, «va bene, partiamo, voglio andare lontano da questa cazzo di città» lui sorride soddisfatto, «scegli dove» ci penso, «andiamo a cuba, il sole, il mare, il caldo» lui annuisce, «prepara le valigie, partiamo sicuramente domani» sorrido eccitata al solo pensiero del mare e del suo meraviglioso odore. «Vorrei venirci anch'io, ma ho continuamente nausea e avendo la mano rotta a causa di quei bruti farei fatica, raccontami poi com'è andata» sorrido a Christina abbracciandola, «ti riprenderai e sarai più forte di prima» lei annuisce poco convinta, lei l'ha vissuta male, non oso immaginare le pene che ha dovuto subire mentre io ancora non avevo ripreso i sensi, «forse sono incinta» punto il mio sguardo nel suo volto pallido, «ed è una cosa così negativa?» lei si blocca, «si, è una cosa negativa, io e ben non andiamo d'accordo, forse vogliamo rompere e io non voglio essere una ragazza madre, voglio godermi ancora la vita, bere e fare cazzate, Emy per favore aiutami» io gli blocco le mani, «smettila di gesticolare, non sai se sei incinta, ho la conferma che domani mattina partirò, non starò lontano molto, super giù un due settimane, quando ritorno, facciamo tutti gli accertamenti e quando sapremo la risposta negativa o positiva si penserà, adesso respira e pensa che il peggio è superato, che siamo a casa e che non è andata malissimo» cerco di convincere più me stessa che lei, «ok, starò tranquilla e fingerò di stare bene» alzo gli occhi al cielo, «io adesso devo andare a sistemare le ultime cose in valigia, anche se la nuova domestica mi sta aiutando, non è niente male, simpatica» Christina annuisce poco convinta, esco dalla sua camera chiudendo la porta, sospiro, vado verso la mia stanza, apro la porta ed entro, lascio la porta socchiusa e prendo il borsone, lo poggio sul letto e sistemo le ultime cose che mancano, sento la porta aprirsi, mi giro ed è Demon, entra nella stanza chiudendo la porta, si toglie la maglietta e la lancia nel divano che ce nella stanza, mi abbraccia da dietro, smetto di sistemare le poche maglietta rimaste da sistamare e mi giro verso di lui, mi guarda negli occhi leccandosi il labbro inferiore, mi alzo in punta di piedi e gli prendo il labbro tra i denti, lui mugugna stringendomi i fianchi, «stasera andiamo in un locale, devo andare a sbrigare delle cose» mi stacco da lui, «come mai mi porti con te?» «non ce un perché» annuisco, mi da un bacio a stampo e si siede sul letto, mi avvicino a lui sedendomi sulle sue gambe, «Jeff ha chiesto di te, gli ho spiegato che sei tornata a vivere con me perché è più sicuro qui dentro» annuisco, mi appoggio alla sua spalla e chiudo gli occhi, mi sento stanca, sento pian piano il sonno impossessarsi di me, finché Morfeo mi porta fra le sue braccia.