1. Inizio

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Note autrice:

Ho deciso di aggiungere questa nota alla fine, dopo aver postato l'ultimo capitolo e aver dichiarato conclusa questa fic.
La scrivo perché ho visto che tanti hanno letto il primo capitolo e poi hanno deciso di non proseguire nella lettura. Beh, sappiate che lo capisco, se oggi, dopo cinque mesi e 46 capitoli, vado a rileggere il primo, ammetto che lo cambierei, e non di poco... ma non posso, non sarebbe corretto per chi la ha già letta e commentata... quindi vi dico solo questo, se siete capitati qui e il primo capitolo non vi convince, fidatevi, andate avanti per almeno un altro, perché migliora...
Se poi vi verrà voglia di farmi sapere cosa ne pensate, mi farete contenta...
Grazie a tutti e buona lettura!





Pioveva a dirotto, erano appena usciti dall'ufficio di Tsunade dopo averla aggiornata sull'ultima missione. Erano passati solo due mesi dalla guerra e, poiché il Villaggio era stato gravemente danneggiato un'altra volta e molti ninja erano morti o gravemente feriti, diverse bande di ladri tendevano ad avvicinarsi ai confini e fare razzie, per cui loro due erano continuamente in missioni di ricognizione insieme a Kakashi e Sai. Sakura era troppo impegnata a curare i feriti in ospedale.
Kakashi era rimasto nel palazzo dell'Hokage per partecipare ad una riunione, era stato eletto tra i nuovi membri del consiglio e quindi aveva un sacco di tempo in più impegnato, cosa che lo seccava moltissimo, ma non poteva farci niente, aveva provato a rifiutare, ma l'Hokage lo aveva minacciato di morte nel caso non l'avesse aiutata a tenere a bada il consiglio e, conoscendola, non era il caso di rischiare. Per cui aveva dovuto capitolare.
Sai li aveva guardati un attimo, poi aveva dato un'occhiata maliziosa ad entrambi, li aveva salutati e si era dileguato, lasciandoli soli all'ingresso del palazzo.
Naruto lo guardò e gli disse:
-Villa Uchiha è dall'altra parte del villaggio, vieni da me, casa mia è qui vicino o ti bagnerai come un pulcino.
Lo guardò un po' perplesso, con il sopracciglio leggermente alzato, e poi bofonchiò un ok a mezza voce. Naruto gli rivolse uno dei suoi splendidi sorrisi e lui si sentì arrossire, per cui distolse lo sguardo e iniziò a correre sotto la pioggia. Ma perché da quando era tornato gli faceva quell'effetto? Lo aveva visto sorridere un migliaio di volte, certo, quando erano piccoli, ma ora, quando Naruto lo guardava e gli sorrideva in quel modo, lui... si sentiva strano... se non fosse stato l'Uchiha freddo e calcolatore che era, avrebbe pensato che fosse imbarazzo... ma non era possibile... per cui preferì non pensarci e affrettarsi sotto la pioggia, seguito dal biondino. Saltando da un tetto all'altro ripensò a quante cose fossero successe in poche settimane, la guerra era finita, lui era tornato a Konoha e l'Hokage e il villaggio lo avevano riaccolto senza tante storie, grazie all'aiuto che aveva dato per sconfiggere Obito e Madara; non gli avevano praticamente neanche fatto un vero processo.

Appena era uscito dall'ospedale Kakashi gli aveva detto che l'Hokage voleva parlargli e lo aveva accompagnato nell'ufficio di Tsunade, lì aveva trovato Naruto, Sakura, Shikamaru e Iruka, più gli altri tre membri del suo team, Suigetsu, Jugo e Karin. Si era accorto che Naruto e Sakura erano agitati, lei non riusciva a stare ferma sul posto, lui si stava stringendo i pugni fin quasi a farli sanguinare.
L'Hokage aveva guardato tutti i presenti, serissima, poi aveva fatto un ghigno, e aveva detto guardandolo dritto negli occhi:
-Sasuke Uchiha, ex membro del team 7 del Villaggio della Foglia, nukenin, come ninja traditore la lista dei tuoi crimini contro il villaggio e contro le altre nazioni nostre alleate è innumerevole. In una situazione normale tu saresti stato processato e condannato in prigione fino alla fine dei tuoi giorni,- e qui volse lo sguardo verso Naruto, che la stava guardando fissa negli occhi con un'espressione indecifrabile.
-Ma, visto il fatto che hai ucciso solo altri ninja traditori della Foglia, visto il contributo che hai dato nella guerra contro Obito e Madara e per le testimonianze rese in tuo favore da tutte le persone qui presenti oggi, i tuoi crimini verso la Foglia sono cancellati.
Si sentì tremare. Non aveva mai distolto gli occhi da lei, poi si voltò e vide Naruto e Sakura rilassarsi, guardò tutte le persone che erano in quella stanza, basito, stavano sorridendo. Non riusciva a crederci, l'Hokage aveva liquidato anche la storia di Danzo in quel modo?
-Per quanto riguarda invece i tuoi crimini contro le altre nazioni,- continuò Tsunade, -il tentativo di cattura dell'Ottacoda e l'attacco ai Kage, l'assemblea dei cinque Kage riunita ha deciso di rimettere a noi della Foglia la tua punizione. Nonostante il Raikage sia ancora decisamente arrabbiato con te, e al posto tuo cercherei di stargli lontano come la peste, per evitare che ci ripensi, sappi che per questa sua decisione devi ringraziare l'intercessione di Killer Bee e Naruto.
Killer Bee si era esposto per lui? Ok per Naruto, ma... come era possibile? Comunque non poteva essere finita qui, stava aspettando, qualche anno di prigione glielo avrebbero dato per forza, no? Ma si accorse che l'Hokage sembrava divertita e non riusciva a capire perché.
-La tua punizione sarà quella di ritornare ad essere un ninja della Foglia, di giurare fedeltà all'Hokage e al Villaggio e di lavorare duramente nei prossimi dieci anni per riparare al male che hai procurato.
Non riusciva a crederci.
-Ti farò lavorare come un pazzo, ragazzino! Mi hai capita?– e qui definitivamente scoppiò a ridere vedendo la sua espressione.
-Dimenticavo, non potrai allontanarti dal Villaggio senza permesso e ti saranno assegnati dei supervisori. Saranno Kakashi e... Naruto.
A quel punto anche Naruto la guardò sconcertato, per poi scoppiare a ridere anche lui. Ci fu un momento di ilarità generale, quando Sasuke guardò Naruto e alzando un sopracciglio scocciato fece il suo solito:
-Tsk.
-Accetti queste condizioni o preferisci andartene in prigione, ragazzino?– gli intimò l'Hokage, a cui non era piaciuta la sua espressione.
La guardò, poi guardò Kakashi e Naruto, che sorridevano, e le fece un cenno affermativo con il capo.
-Bene,– disse l'Hokage, finalmente rilassata.
-Per quanto riguarda voi tre, invece,- e qui si rivolse a Karin, Jugo e Suigetsu, -anche voi siete considerati ninja traditori dalle altre nazioni, ma in virtù del contributo offerto durante la guerra e poiché avete deciso di legare il vostro destino a quello dell'ultimo degli Uchiha, l'assemblea dei Kage ha deciso di rimettere comunque alla Foglia il giudizio su di voi. Per cui, se accettate, come Sasuke, di diventare ninja della Foglia, di giurare fedeltà all'Hokage e al Villaggio e di riparare ai vostri crimini lavorando per il Villaggio, le altre nazioni vi cancelleranno dalla lista dei nukenin. Altrimenti siete liberi di andarvene immediatamente e il vostro destino sarà nelle vostre mani, ma continuerete ad essere dei ricercati per tutte e cinque le grandi nazioni.
-Accetto,- fu Jugo il primo a parlare.
-Anche io,-dissero Karin e Suigetsu subito dopo.
-Sasuke-kun, staremo insieme per sempre,- disse trillando Karin e gli si avventò sul braccio.
Sakura la fulminò, lei se ne accorse e di rimando le fece la linguaccia.
-Lo immaginavo, bene, anche voi avrete il divieto di allontanarvi dal Villaggio non autorizzati e avrete dei supervisori,- ribadì l'Hokage, -Karin il tuo supervisore sarà Sakura, la aiuterai con le tue doti nel suo lavoro di ninja medico, per Jugo e Suigetsu invece ci penserà Shikamaru.
Sakura la guardò sorpresa, poi si avvicinò a Karin, la staccò con forza dal braccio di Sasuke e le disse:
-Hai capito carina? Vedi di non farmi incazzare subito!– al che Karin mise il broncio e si girò dall'altra parte.
-Perché io?– chiese un allibito Shikamaru.
-Perché la tua tecnica del controllo dell'ombra li terrà a bada se faranno delle sciocchezze,– rispose l'Hokage categorica ad uno sconsolato Shikamaru.
-Per quanto riguarda dove abiterete, infine, il quartiere Uchiha, nonostante le numerose devastazioni che il Villaggio ha subito negli ultimi tempi, è rimasto miracolosamente intatto, anche se è abbandonato da diversi anni e non versa in buone condizioni. Sasuke se vuoi puoi tornare a vivere a casa tua e dare una delle altre case ai tuoi compagni.
-Va bene,- disse Sasuke.
Al che, la tensione finalmente alleggerita, tutti si misero a chiacchierare allegramente. Sasuke si avvicinò alla scrivania dell'Hokage, lei lo guardò maliziosa:
-Hai qualcosa da dirmi ragazzino?
-Grazie per i miei compagni,- disse a voce bassissima, sperando che nessuno lo sentisse.
-Non è me che devi ringraziare,- gli disse serissima e con uno sguardo duro, -io non ti perdonerò mai per il dolore che hai arrecato alle persone che amo, ma loro,- e lì la vide indicare con un cenno Sakura e Naruto, -non mi avrebbero mai perdonata se mi fossi comportata in modo diverso. Ti è stata data una seconda opportunità, vedi di non sprecarla.
Rivolgendosi poi a tutti disse:
-Ora sloggiate perché ho un villaggio da rimettere in sesto, Uchiha e voi tre consideratevi liberi. Andate a sistemarvi nelle vostre case, domattina alle otto vi voglio qui pronti per le missioni che vi assegnerò.
E tutti uscirono. Solo Naruto, che aveva ascoltato, cercando di far sì che Sasuke non se ne accorgesse, la conversazione a bassa voce che aveva avuto con l'Hokage, rimase un attimo in più nella stanza, guardò negli occhi l'Hokage e poi, con una lacrima che gli usciva, le disse semplicemente:
-Grazie baachan.
A lui, che era ancora sulla porta, non sfuggì quella lacrima.

Tutto è già cambiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora