41. Rinunciare alla vendetta

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Era tardi, si era ormai fatto buio. Ritornati nell'ufficio dell'Hokage il volto di Sasuke si era improvvisamente addolcito davanti alla vista della sua famiglia sul divano. Dormivano tutti e tre, mentre gli altri presenti nella stanza parlavano sottovoce cercando di non disturbarli. Naruto era steso e teneva tra le braccia Haruki, mentre Miki dormiva tra le sue gambe, con la testa poggiata su una sua coscia.
-Portali a casa Sasuke,- disse Tsunade, -siete tutti stanchi e avete bisogno di riposarvi.
Lui assentì e si avvicinò al biondo, svegliandolo dolcemente:
-Dobe, svegliati, andiamo a casa.
Lui aprì gli occhi e assentì.
-È tutto a posto?- domandò stropicciandosi un occhio.
Lui gli fece un cenno affermativo con il capo, anche se aveva ancora un'espressione triste sul volto. Raccontare e riesumare tutti quei ricordi gli era costato molto, ma era soddisfatto di ciò che aveva fatto. Il clan Uchiha stava rinascendo e sarebbe stato diverso da come era in passato. Quello era il desiderio di Itachi e lui voleva ardentemente che fosse così. Basta con l'odio e la vendetta. Un tempo nuovo stava iniziando e quello era solo l'ultimo atto di una storia ormai conclusa.
-Avevo mandato la tua copia a controllare che a casa fosse tutto a posto,- disse poi.
-Sì, mi sono arrivati prima i suoi ricordi, non ci sono danni,- rispose il biondo.
Poi il moro tiro su Miki, che dormiva profondamente, e con l'altro braccio avvolse il biondo che teneva stretto il bambino, salutarono velocemente e sparirono. Un kunai con il sigillo che permetteva di trasportarsi era sempre sopra la porta di ingresso di casa loro.

Nel frattempo Ino era stata mandata ad interrogare l'Ambasciatore della Roccia, grazie alle tecniche del suo clan poteva leggere la sua mente senza procurargli eccessivi danni e venire così velocemente a conoscenza del suo piano e di tutte le persone che erano coinvolte.
I tre ninja prigionieri erano invece stati interrogati da Gai, Karin e Temari. Ci avevano messo poco a confessare, da un lato erano ancora terrorizzati da quello che avevano visto fare a Sasuke e la volpe, dall'altro avevano anche ben compreso che il loro piano era ormai definitivamente fallito, sia il traditore della Foglia che l'Ambasciatore erano stati catturati e non avevano motivi per non parlare. Inoltre la minaccia che aveva usato Temari, dicendo che avrebbe chiesto all'Uchiha di usare anche su di loro il suo sharingan, lasciandoli poi in quello stato catatonico in cui ormai da ore versava il loro compagno, era stata decisamente efficace. Così avevano risposto a tutte le loro domande, sperando che almeno in questo modo gli venisse risparmiata la vita.

-Quei tre erano feccia della peggior specie!- esclamò l'ambasciatrice di Suna sbuffando mentre rientrava nell'ufficio dell'Hokage.
-Hanno confessato?- domandò Tsunade.
-Tutto,- sbuffò Karin, -e devo dire che era un piano assolutamente idiota!
-Tutto quello che abbiamo ipotizzato era corretto,- continuò a quel punto Gai, -e sembra non ci siano altre persone coinvolte.
-Il problema è il Daymio del paese della Terra,- disse Temari guardando torva l'Hokage, -pare sia stata tutta un'idea sua per spodestare lo Tsuchikage e mettere al suo posto uno dei suoi uomini... quel damerino sembra non aver apprezzato il modo pacifico in cui si è conclusa la guerra, voleva un bottino maggiore per il suo paese e ce l'ha con lo Tsuchikage per non averne approfittato!
-Questo vuol dire che dobbiamo immediatamente informare lo Tsuchikage per metterlo in guardia,- constatò l'Hokage.
In quel momento rientrò anche Ino.
Confermò quanto avevano appena detto gli altri, ma in più era a conoscenza dei nomi dei traditori che attentavano alla vita dello Tsuchikage e alla pace.
-Questo vuol dire che il loro obiettivo era sia quello di provare a scatenare una nuova guerra, sia quello di utilizzare il figlio di Naruto e Sasuke come arma una volta cresciuto, giusto?- domandò a quel punto Shikamaru.
Ino assentì, turbata.
-Maledetti!- sibilò Temari, -sono passati solo due anni dall'ultima guerra e già ne vogliono un'altra!
Tsunade la guardò per un attimo negli occhi, poi disse:
-Temari, credo sarai d'accordo con me sul fatto che dovrai partecipare ad una missione segreta nel Villaggio della Roccia, per parlare direttamente con lo Tsuchikage e informarlo di tutto quello che è successo.
L'Ambasciatrice della Sabbia assentì, aggiungendo solo:
-Informerò mio fratello immediatamente, possiamo partire anche ora per me.
-Bene,- aggiunse Tsunade, -ti affiancherò Ino, Shikamaru e Sai.
Temari fece un sorrisetto a sentir pronunciare quei nomi, Shikamaru invece guardò malissimo entrambe le donne e sospirò scocciato.
L'Hokage continuò guardando gli altri ragazzi:
-Ino, tu racconterai al vecchio Oonoki tutto quello che hai scoperto leggendo la mente dell'Ambasciatore e ti offrirai di fare lo stesso con i suoi collaboratori per capire chi sono i traditori. Shikamaru, tu e Temari sarete di supporto allo Tsuchikage per la strategia da utilizzare e per le questioni politiche annesse. Sai, andrai con loro come scorta, inoltre grazie ai tuoi animali di inchiostro potrete raggiungere velocemente il paese. Andate a prepararvi, voglio che partiate tra un'ora.
I quattro assentirono e uscirono.

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