46. Alla fine... Sesto Hokage

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Note autrice:

Questo è l'ultimo capitolo...
Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno seguita in questa avventura della fantasia, quelli che si sono divertiti a lasciarmi delle recensioni e quelli che invece hanno letto senza lasciare traccia... grazie a tutti per avermi sostenuta e accompagnata...
La storia finisce qui perché ogni cosa deve avere un inizio e una fine, ma probabilmente mi divertirò ancora a scrivere qualcosa su questa fantastica coppia o su qualche altro personaggio che amo particolarmente, o magari chissà, sui bambini che sono nati e il loro futuro... non so ancora...
Intanto auguro a tutti buona lettura,
se avrete voglia di lasciarmi un ultimo commento sappiate che ne sarò felice,
con affetto,

Yuko

Aprì gli occhi all'improvviso. Dalla finestra entravano le prime luci dell'alba, per cui capì che doveva essere ancora presto e si rilassò un istante. Per poi ricordarsi che giorno era. Diamine tra poche ore sarebbe stato proclamato Hokage!
Era così agitato... infatti... come era riuscito ad addormentarsi?
Provò a ripensare alla sera prima, avevano messo a letto i bambini a fatica, anche loro erano agitatissimi.
Miki era talmente emozionata che non riusciva a smettere di parlare, e da parte sua era strano perché, crescendo, il suo lato Uchiha era sempre più evidente e in genere comunicava a monosillabi, al massimo lanciava qualche frase sarcastica. L'adolescenza poi non stava particolarmente aiutando, aveva appena compiuto quattordici anni e tendeva ad essere insopportabile...
Essendo l'unica donna di casa la sua vita sarebbe potuta sembrare difficile dall'esterno ma, tra l'influenza di Sakura e il caratterino che aveva tirato fuori, la maggior parte delle volte solo Sasuke riusciva a rimetterla al suo posto. I fratelli la guardavano quasi sempre intimoriti, quando non cercavano di farle dei pessimi scherzi per farla sciogliere un po'.
Haruki, dall'altezza dei suoi sei anni, aveva saltato sul loro letto per un'ora buona, dando un pessimo esempio a Hideki, che non aveva ben capito quello che succedeva, avendone solo tre, però, visto che tutti erano agitati, aveva pensato bene di non essere da meno ed era corso per tutta la casa nascondendosi dai genitori che cercavano disperatamente di calmarli e farli mettere a dormire.
Il piccolo di casa in genere non era così monello, assomigliava più a Sasuke che Naruto nel carattere e tendeva ad essere abbastanza tranquillo, tranne quando il fratello lo coinvolgeva in qualche pessima idea, cosa che avveniva abbastanza spesso a dire il vero. Solo tendeva ad essere un po' lagnoso.
I due bambini sembravano l'opposto uno dell'altro, Haruki aveva i capelli biondi arruffati come Naruto, mentre col tempo il viso si era affinato e ingentilito e aveva i tratti tipici degli Uchiha, con gli occhi neri e i lineamenti un po' affilati. Hideki invece aveva il volto uguale a quello di Kushina, tondo e paffutello, gli occhi blu di Naruto e i capelli neri come Sasuke, ma li portava corti e al momento non sembravano essere all'insù come quelli del padre.
Naruto sapeva di non essere obiettivo, ma li trovava davvero bellissimi, tutti e tre.

Dunque, ad un certo punto Haruki e Hideki erano crollati, Sasuke aveva costretto Miki a chiudersi in camera sua e loro due, dopo un bagno rilassante, si erano messi a letto. Lui era così ansioso che il moro aveva provato a tranquillizzarlo facendo l'amore, ma anche dopo non riusciva proprio ad addormentarsi.
L'ultima cosa che ricordava era Sasuke che si lamentava perché non riusciva a stare zitto e poi... quel teme aveva usato lo sharingan! Ecco cosa aveva fatto! Ora se li ricordava benissimo quegli occhi rossi puntati nei suoi! Dannato... oh, ma gliela avrebbe fatta pagare, si sarebbe pentito amaramente di aver usato lo sharingan sul suo Hokage!
-Scemo, se non avesse fatto così non avreste chiuso occhio e tu ora saresti uno straccio...
-Non provare a difenderlo Kurama!- gli rispose mentalmente.
-Tsk...- fece la volpe per poi eclissarsi nel fondo della sua coscienza.
Non gli diede neanche la soddisfazione di battibeccare un po', quella volpe, però in fondo, doveva ammettere che forse aveva ragione... presentarsi alla cerimonia per la sua investitura con le occhiaie non sarebbe stato proprio il massimo... ma il teme sarebbe stato punito lo stesso! Se lo meritava!
Fece un sospiro e poi riuscì a rilassarsi un attimo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 29, 2018 ⏰

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