32. Di saluti, abiti e vasche termali

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-Allora Miki farai la brava con Hinata-chan, vero?
Il biondo era accovacciato di fronte a lei e le stava facendo una carezza sulla guancia.
La avevano accompagnata davanti a Villa Hyuga e avevano appena dato ad Hinata uno zaino con le cose della bambina. Loro sarebbero partiti subito dopo.
Miki assentì e rivolse un sorriso a Hinata che le stava accanto e la guardava con dolcezza.
-Poi la settimana prossima, visto che Hinata-chan deve andare in missione ti verranno a prendere Kakashi e Iruka e starai da loro, te lo ricordi?
-Lo so, lo so Naru-chan, non ti preoccupare, starò bene,- sbuffò la bambina.
-Ma come, non ti mancheremo neanche un po'?- le domandò lui facendo il broncio.
Lei lo abbracciò forte e gli disse nascondendo il volto nel suo collo:
-Certo che mi mancherete... ma forse almeno così la smetterete di litigare...
Lui la scostò da sé e le chiese, stupito:
-Ma non abbiamo litigato, perché lo pensi?
Lei si rabbuiò e abbassando lo sguardo disse:
-Non è vero, non lo fate davanti a me perché non volete che mi preoccupi, ma... io lo so... litigate di notte, infatti la mattina siete sempre stanchi e avete le occhiaie... l'altra notte mi sono svegliata per andare in bagno e vi ho sentito che urlavate...
-Come... urlavamo...- iniziò a dire il biondo, ma poi capì e arrossì vistosamente.
Il moro vicino a lui aveva sussultato e poi si era messo una mano davanti al viso, terribilmente imbarazzato. Diavolo, li aveva sentiti... in quelle notti ci avevano dato dentro, avevano anche usato più volte il giochetto della copia e non si erano certo trattenuti... da un lato il biondo era ancora arrabbiato e aveva deciso di sfogarsi in quel modo per la storia del torneo, dall'altro poiché da lì a qualche ora si sarebbe trasformato in donna per il prossimo anno e mezzo aveva deciso che doveva imprimere bene nella mente e nella carne di entrambi il sesso migliore della loro vita, o almeno era quello che aveva detto... in realtà lui credeva semplicemente che fosse terrorizzato dal fatto di vedersi senza uccello e di dover, in conseguenza, fare il passivo per tutto quel tempo...
-Sì, urlavate e vi siete anche picchiati!- continuò la bambina alzando un po' la voce, -e l'altra notte vi siete anche fatti male, infatti Ojisan non riusciva a stare seduto il giorno dopo...
-Miki, sai che mia sorella Hanabi ti ha preparato una sorpresa? Perché non vai dentro a cercarla?- la voce gentile di Hinata provò a far distrarre la bambina.
Il moro sollevò lo sguardo riconoscente verso la ragazza, ma poi si accorse con orrore che quella si stava trattenendo a stento dal ridere, si teneva la pancia con una mano, era lievemente arrossita e aveva le lacrime che iniziavano a sgorgarle dagli occhi.
-Ma Hinata-chan...- protestò la bambina.
-Miki, sono sicura che Sasuke-kun e Naruto-kun non stavano litigando, ma stavano facendo un allenamento speciale, non è vero?- disse lei cercando rinforzo nei ragazzi.
Naruto, che era caduto per terra per lo shock mentre Miki parlava, accolse con gratitudine il tentativo della ragazza di uscire da quella situazione e, maledicendosi mentalmente per aver fatto troppo rumore nelle notti passate, provò a dirle:
-Ma sì, piccola, era un allenamento...
Ma lei non sembrava convinta e guardò il moro davanti a lei.
Lui provò a darsi un contegno, fece un sospiro e le disse:
-È così Miki, non stavamo litigando, era... un allenamento...
La bambina li scrutò ancora un po' poi, evidentemente, si ritenne soddisfatta, per cui li abbracciò entrambi, li salutò ed entrò in casa andando in cerca di Hanabi.
Quando si fu allontanata, Hinata non ce la fece più a trattenersi e iniziò a ridacchiare.
-Hinata...- provò a dire il biondo.
Ma lei lo fermò scuotendo la mano e gli disse:
-Credo sia meglio tu non aggiunga altro Naruto-kun... del resto è normale... state andando in viaggio di nozze...
Al che il moro rabbrividì per la vergogna, poi prese il biondo per un braccio, lo tirò su e iniziò a trascinarlo via, salutando frettolosamente la ragazza.
-Grazie Hinata-chan, di tutto...- riuscì a dire il biondo mentre lei ancora rideva.

-Oddio Teme, credi che l'abbiamo traumatizzata?
Iniziò a dire Naruto mentre tornavano verso casa per prendere i bagagli.
-Non dire una parola,- sibilò lui, ancora sconvolto.
-Itachi ci verrà a cercare dalla tomba per aver traumatizzato a vita sua figlia...- continuò a dire il biondo mettendosi le mani nei capelli.
Ma quando il moro lo fulminò con un'occhiataccia, lui smise di bofonchiare, certo che, se avesse aggiunto qualcos'altro, Sasuke lo avrebbe ucciso.
-Quando torniamo inizieremo ad utilizzare il piano di sopra,- disse solo il moro dopo un po'.

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